Vi rigiro la lettera firmata da una decina di prof. dell'IPSIA: non ho parole! Non commento per la gravità della cosa.

Al Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale - Dott. M.Limina
Al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Parma - Dott. A. Acri
Al Presidente della Regione Emilia Romagna – Dott. V.Errani
All'assessore alla scuola della Regione Emilia Romagna – Dott. G. Sedioli
Al Presidente della Provincia di Parma – Dott. V.Bernazzoli
All'Assessore alla Scuola della Provincia di Parma - Dott. Romanini
Alla Dirigente Scolastica dell' IPSIA di Parma – Prof. A.Berna
Al Dirigente Scolastico dell' I.I.S. 'Zappa-Fermi' di Borgotaro – Prof. Angella
Ai sindaci e agli assessori alla scuola dei Comuni di: Bedonia-Borgotaro-Albareto-Berceto-Bardi-Compiano-Tornolo-Varsi
Al Presidente e all'Assessore alla scuola della Comunità Montana Ovest
Al Presidente del Distretto Scolastico n.5 – Prof. S. Tagliaferri e.p.c.
Alle organizzazioni sindacali Scuola CGIL- CISL-UIL-SNALS
Agli organi di stampa e alle emittenti locali.


Come insegnanti e come lavoratori della scuola, non possiamo tacere la situazione di disagio in cui versa l'Istituto Professionale IPSIA di Bedonia. Nell' anno scolastico 2009/10 il numero degli alunni è di 139 iscritti così suddivisi: settore elettrico : 76 settore meccanico: 43 settore moda: 18 settore chimico: 2 le classi sono 5 e sono articolate. Le alunne iscritte nel settore moda e nel settore chimico sono ufficialmente inserite nelle classi di Parma, pur seguendo a Bedonia le materie dell'area comune e una parte delle materie di indirizzo, attraverso un collegamento in 'videoconferenza'.
Due volte la settimana queste alunne frequentano le lezioni presso la sede di Parma. La classe prima articolata era composta al 1^ settembre 2009 da 41 alunni, suddivisi in 3 gruppi (elettrici 26, meccanici 9, operatrici moda 6).
Facciamo notare che questa situazione, evidentemente fuori norma, non è stata resa pubblica come sarebbe stato normale e doveroso, anche in occasione di precise richieste da parte del personale. Gli insegnanti solo alla fine di ottobre hanno ricevuto il registro personale perché non era ancora chiara la composizione delle classi, non essendo pervenuti da Parma gli elenchi ufficiali. E' evidente che questi numeri impediscono un insegnamento di qualità e pongono alcuni problemi di sicurezza. Le lezioni in videoconferenza non funzionano a causa del cattivo collegamento internet, e le alunne non hanno un tutor abilitato nelle loro materie in grado di supplire la mancanza fisica dell'insegnante in classe.
Ulteriore disagio è vissuto dai docenti e dall'assistente tecnico dei laboratori di meccanica a causa della presenza di macchinari obsoleti e della carenza di materiale di facile consumo. La Legge 133/2008 prevede “Obbligo delle Regioni a definire entro il 30 novembre 2009, già per l' a.s. 2009/2010, i piani di ridimensionamento degli Istituti Scolastici” (Riforma Ministro Gelmini). La stessa Legge conferma i parametri dimensionali per l'attribuzione e il mantenimento dell'autonomia fissati dal DPR 233/98 art.2. In questo quadro la Sezione coordinata di Bedonia, non rispettando tali parametri, è destinata alla chiusura.
Per questo motivo il personale chiede che la situazione della scuola sia attentamente valutata. L'unica soluzione a questo punto veramente praticabile per garantire la salvezza dell' IPSIA di Bedonia è l'accorpamento all'Istituto di Istruzione Superiore 'Zappa-Fermi' di Borgo Val di Taro. Tale accorpamento garantirebbe ai 139 alunni iscritti la possibilità di continuare a frequentare un corso di studi adeguato senza doversi spostare verso la città. Infine consentirebbe anche all'Istituto Zappa-Fermi di raggiungere le dimensioni previste dalla Legge.
Il rafforzamento di un polo professionale in Montagna manterrebbe vivo un territorio che è in difficoltà e contribuirebbe a preparare manodopera giovane e qualificata per le piccole imprese della zona.
Chiediamo che chi ha davvero a cuore il futuro delle aree marginali montane, costrette ad applicare le stesse regole delle aree urbane, si mobiliti per salvaguardare un patrimonio di risorse umane e materiali destinato altrimenti a disperdersi, privando la zona del suo apporto.

Risposta di Mattia Lezoli 15:04 - 16/11/09

Stavo per aprire io un post sull'argomento, sono stato preceduto di pochissimo...
L'argomento è molto serio e soprattutto delicato, problemi simili sono presenti anche nella sede di Parma: laboratori inagibili, macchinari non a norma, non rispondenti alle normative sulla sicurezza, classi assolutamente troppo numerose (si supera appunto quota 40 in alcune classi). Se a questo si aggiunge la totale mancanza di fondi in arrivo dal ministero la situazione è ancora più critica (mancano i fondi per far partire la cosìdetta Terza area, quelle attività di ''tirocinio'' che permettono ai ragazzi l'ammissione all'esame di terza, mancano i fondi per pagare i corsi di recupero GIà SVOLTI nello scorso anno scolastico, e tutti quei fondi che servirebbero per adeguare le officine ad un buon livello di insegnamento e di sicurezza...
Negli ultimi anni la tendenza è stata assemblare classi su classi, per mezzo delle sezioni integrate (materie comuni tutti assieme e materie professionali divise per classe).
Durante le ore di materie comuni quali italiano, matematica, inglese, ecc.., capita che un'aula contenga un numero di ragazzi ben maggiore rispetto a quello che la legge consente (calcolato su indici per metro quadro)...
Oltre tutto va considerato pure il problema disciplinare di così tanti ragazzi assieme, in quanto l'IPSIA è una scuola che purtroppo negli ultimi anni si distingue per il carattere ''vivace'' di gran parte dei frequentanti.. Già nei primi mesi di quest'anno si sono registrati danni alle autovetture di alcuni insegnanti, tralasciando tutto quello che è successo gli scorsi anni...La lista sarebbe troppo lunga...
A mio parere la scuola così com'è di certo non funziona, non so se un accorpamento con l'istituto Zappa-Fermi possa migliorare o meno le cose, di certo, prima di chiuderla definitivamente, tentare non nuoce.
Da notare che le lezioni in video-conferenza hanno oltre ad una scarsissima qualità (continui malfunzionamenti), un costo elevatissimo... Sempre sul fronte del costo, non so se ancora quest'anno (ma di certo fino a qualche anno fa) i ragazzi che dovevano fare 1 o 2 giorni nella sede di Parma avevano diritto ad un finanziamento per i viaggi, oltre che un ''bidello'' che pagato, dalla stazione di Borgo Val di Taro li accompagnava nella sede di Parma e idem per il ritorno...
Tutto questo porta la scuola, pur avendo un numero ridotto di iscritti, a registrare tantissime spese a bilancio...

Senza dubbio una soluzione va ricercata e trovata al più presto. L'avere un grande polo scolastico nell'alta valtaro sarebbe molto utile e funzionale..forse e dico forse, accorpandola allo Zappa-Fermi, considerandola come unica scuola assieme ai vari istituti di Borgo Val di Taro, sarebbe più facile tagliare qualche spesa ed accedere a qualche fondo in più...
Per ora la situazione in cui versa la scuola è drammatica...

 
Risposta di Claudio Agazzi 21:54 - 16/11/09

Allora, ho letto la lettera.

Ammetto di non essere una cima e quindi ho difficoltà oggettive nel comprendere normalmente ma in questo caso ne scopro qualcuna in più.

Allora ad un certo punto il testo recita:
“Facciamo notare che questa situazione, evidentemente fuori norma, non è stata resa pubblica come sarebbe stato normale e doveroso, anche in occasione di precise richieste da parte del personale.”
Fuori norma rispetto a cosa? 41 persone sono tutte in una classe oppure i gruppi sono in classi diverse? Il problema è la trasferta due volte la settimana a Parma? Il resto l’ho capito, fino ai materiali obsoleti.

Poi si entra nel merito della famosa “riforma Gelmini”. Ho fatto davvero fatica a leggere il testo della legge 6 Agosto 2008 n° 133, ma anche con l’ausilio del computer non sono riuscito a trovare il virgolettato “Obbligo delle Regioni a definire entro il 30 novembre 2009, già per l' a.s. 2009/2010, i piani di ridimensionamento degli Istituti Scolastici”.

Si fa riferimento poi ad un DPR il 233/98 nel quale sono indicati i parametri che stabiliscono se una scuola può rimanere aperta o deve chiudere per scarsità di alunni. Innanzi tutto DICIAMO che essendo un DPR pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 Luglio 1998 rientra a pieno diritto nei meriti dell’allora capo del Governo, Onorevole Prodi (un po' di pace per la Gelmini eh).

In particolare in questo DPR si dice: “.... Nelle piccole isole, nei comuni montani, nonché nelle aree geografiche contraddistinte da specificità etniche o linguistiche, gli indici di riferimento previsti dal comma 2 possono essere ridotti fino a 300 alunni per gli istituti comprensivi di scuola materna, elementare e media, o per gli istituti di istruzione secondaria superiore che comprendono corsi o sezioni di diverso ordine o tipo, previsti dal comma 6; nelle località sopra indicate che si trovino in condizioni di particolare isolamento possono, altresí, essere costituiti istituti comprensivi di scuole di ogni ordine e grado....”

Però lo stesso DPR dice anche al comma 7 “Nelle province il cui territorio è per almeno un terzo montano, in cui le condizioni di viabilità statale e provinciale siano disagevoli e in cui vi sia dispersione e rarefazione di insediamenti abitativi sono concesse deroghe automatiche agli indici di riferimento previsti dal comma 2, anche sulla base di criteri preventivamente stabiliti dalle regioni, in sede di conferenza provinciale convocata a norma dell'articolo 3.”

Quindi rimettendo un po’ le cose a posto possiamo dire che se si fa riferimento a questo DPR in esso è contenuta una norma salva situazioni tipo quella di Bedonia o simili. Però occorrerebbe un intervento ben più autorevole del mio, magari di un nostro amministratore che ci spieghi chiaramente come stanno le cose (cavolo quanto insisto eh).

Non ho scritto questo per dire che gli insegnanti non abbiano ragione, non sono abbastanza informato per avere un’idea precisa, mi pare però che spesso si voglia fare della sensazione, a volte senza motivo a volte con motivo.

Non ho infine che vantaggio avrebbe l’Ipsia di Bedonia ad essere accorpata con il Zappa di Borgotaro? Non è la stessa cosa che essere accorpati con l’Ipsia di Parma (lo chiedo da ignorante si intende). Oppure per accorpamento si intende la chiusura delle classi di Bedonia e la riapertura delle stesse classi a Borgotaro?

Se questa è la soluzione faccio fatica a definirla soluzione. Io stesso ho proposto l’unione di più comuni in un comune unico ma unire più comuni NON significa far morire i più piccoli a discapito del più grande.

Claudio Agazzi

Risposta di Fausto 23:10 - 16/11/09

Ti ringrazio per le precisazioni perchè mi si è parata innanzi una realtà ben differente da quella prospettata dal tam tam mediatico cui siamo sottoposti. Ora finalmente ci ho capito qualcosa, anche se il fatto che io abbia capito non comporta che il problema sia risolto.

Lasciando perdere le responsabilità che hanno portato a questa situazione, che mi sembra tu abbia estrapolato al meglio, la soluzione che lasci supporre nel finale quale sarebbe, chiamare in causa un politico influente e fargli leggere meglio il testo della legge in modo che possa derogare, come espressamente previsto?

La soluzione di accorpare e portare tutto a Borgotaro, tuttavia, non mi sembra male, in vista dell'inverno.

Poi in estate chiudete la piscina, il camping e tutto quello che ancora vi rimane ed accorpate pure quello.

Comunque io lo sapevo che sotto sotto ci stava lo zampino di Prodi, è mica quello della gestione dell'entrata nell'euro? E' specializzato nel "dimezzare".

Risposta di Mattia Lezoli 23:34 - 16/11/09

Rispondo alle primissime domande!!!
41 persone nelle ore di materie comuni (italiano, matematica, ecc) sono TUTTE nelle stesse 4 mura...Lascio immaginare la situazione... Il problema del viaggio a Parma e videoconferenza può essere visto sia dal punto di vista economico, sia educativo.

Attraverso la videoconferenza non si potrà mai garantire massima serietà nelle interrogazioni/compiti scritti, nei viaggi a Parma i ragazzi entrano sempre un'ora dopo e al pomeriggio escono/uscivano un'ora prima...QUindi non raggiungono il monte ore di legge...
Altro problema adeguare e rendere concomitanti le ore nelle diverse sedi, per esempio anche a parma sono costretti ad iniziare alle 8,10 anzichè alle 8, per essere in contemporanea con Bedonia per le video lezioni...
Quanto ai vari DPR io purtroppo non ho ancora avuto modo di leggerli, può essere che non sia corretti, che abbiano citato DPR vecchi o non aggiornati...Su questo non so che dire..
Il forse minimo e unico vantaggio di un'unione con Borgo Val di Taro non sarebbe tanto lo spostare le classi a BorgoTaro, quanto far raggiungere ad entrambe le sedi (sommati in un unica cifra) un adeguato numero di studenti per avere altrettanto adeguati finanziamenti. E forse ridurre il numero di ore in video-conferenza...forse... Rimarrebbe comunque il problema dei laboratori per le materie professionali..Non è nemmeno pensabile allestire un intero laboratorio di chimica per 2 ragazze, a me che non ce ne sia uno già presente presso il Liceo (minori trasferte)...
L'ultima possibilità sarebbe ridurreil numero di corsi da offrire, togliendo il settore chimico e meccanico...
Cmq una scelta difficile...

Risposta di Fausto 00:12 - 17/11/09

Ma come non funziona la videoconferenza? Meno di un mese fa (il 22/10) è stato presentato in un portale di zona un servizio simile per il corso di Laurea in infermieristica. Si tratta solo di connessione un pò sfigata che avete a Bedonia o non va neanche quella di Borgotaro? A questo punto veramente se le istituzioni non sono in grado di fornire un servizio simile (ma di presentarlo si) allora siamo proprio alla frutta e tanto vale che le chiudiamo veramente le scuole e ci concentriamo sulla qualità dei treni... Poi facciamo così, visto che anche i Professori faranno i pendolari, riserviamo un vagone per la scuola e sia all'andata che al ritorno da Parma si ottimizza e si recuperano due orette. Però se qualcuno lo conosce sto politico influente secondo me è meglio se un chiamo glie lo da. Scusate la vena sarcastica relativamente ad un argomento così importante, ma concordo con Claudio quando ci invita a non piangerci addosso. Muoversi fino a che siamo in tempo altrimenti finisce come con le poste. Io sono veramente ignorante in materia politica perciò la mia è una domanda seria : ma in Regione chi abbiamo che ci potrebbe appoggiare (indipendentemente dallo schieramento)?

Risposta di claudio agazzi 18:59 - 17/11/09

Ciao Fausto,
no non penso che l'intevento di un politico sia la panacea di tutti i mali e quindi neppure quella di questo "problema".

Penso però che l'IPSIA di Bedonia sia un valore aggiunto dell'alta Valle del Taro, spesso dimenticata e quindi chiedo che le istituzioni facciano il massimo per salvaguardarle ma anche per valorizzarle ulteriormente.

Sui temi specifici non so addentrarmi, sinceramente non ho ancora capito cosa si intende per accorpamento. Nel senso: vuol dire chiudere la scuola a Bedonia e riaprirla a Borgotaro???? Vuol dire questo? Mah.

Qui servirebbe l'Amministratore locale, un suo intervento, un incontro con chi di dovere in loco al quale fare domande specifiche e così perlomeno capire se il rischio di chiusura c'è veramente oppure è solo "propaganda".

Ma purtroppo gli amministratori non leggono questo forum, e se lo leggono non sono interessati a farci sapere cosa ne pensano. Un peccato :)

Claudio

Risposta di Fausto 15:46 - 19/11/09

A beh... se continua lo "snobbismo" tre secondi e andiamo su RTA a farlo presente. 

Che ci vuole, come è stato fatto il servizio di presentazione, così si può fare il servizio di "richiamo all'attenzione".

I numeri che ha snocciolato gigi sono veramente interessanti perciò volenti o nolenti ne devono prendere atto.

Colgo l'occasione per far risalire il post, perchè di risposte non se ne sono sentite.

Risposta di Rodolfo Marchini 22:47 - 23/11/09

Non conosco il problema evidenziato dall'IPSIA di Bedonia e non entro nel merito di questa Prima articolata formata da 41 alunne/i. Tuttavia l'argomento del riordino delle scuole Superiori è di attualità e mi spinge ad esprimere il mio pensiero. La presenza di 131 alunni nella sezione di Bedonia rappresenta una risorsa che non si può assolutamente perdere. Quello che si dovrebbe decidere è di costituire un blocco unico tra le Scuole superiori di Borgotaro e quelle di Bedonia, in modo da conservare i corsi Professionali a Bedonia. Non sarebbe uno scandalo se a Bedonia fosse trasferito anche il professionale di Borgotaro. A questo punto bisogna anche proporre quali siano i settori e gli indirizzi professionali più utili e legati alle vocazioni del nostro territorio. Personalmente vedrei molto bene l'inserimento di corsi legati allo sviluppo rurale. E' infatti vero che l'agricoltura da noi è ridotta al lumicino, ma non si può certo pensare che un ambiente rurale come il nostro possa fare a meno in futuro di un adeguato numero di addetti alla cura dell'ambiente e della ruralità. Certo ci sarà ancora bisogno di meccanici e di elettrici, ma qualcuno a curare i boschi e la campagna occorrerà pure averlo. Altrimenti ci sarà il deserto!? Mi rifiuto di pensarlo. Siccome la Riforma scolastica prevede di semplificare in sei indirizzi i corsi professionali, ci può stare anche l'indirizzo per Ambiente, Agricoltura e Sviluppo rurale, un corso, a mio parere, molto calzante per il nostro territorio.

 
Risposta di Comune di Bedonia 16:31 - 25/11/09

Provo a dare un chiarimento a tale delicatissima tematica di cui l'Amministrazione di Bedonia si sta occupando proprio in queste settimane. In base alle riforme scolastiche, alla scarsa presenza di studenti in alcuni corsi, alla difficoltà di chiedere finanziamenti: l'IPSIA di Bedonia rischia di sparire ed è inutile sottolineare cosa significherebbe l'indebolimento e la perdita di un'istituto professionale nel nostro comune: SPOPOLAMENTO e DEGRADO. Si è così cercato di anticipare i tempi intraprendendo una "lotta" per tutelare questa realtà e molto si avvicina a l'intervento di Rodolfo. Una risposta logica e di prospettiva è  unire i due poli scolastici della Valtaro con un'unica presidenza, un numero maggiore di alunni e poter avere così più peso politico nelle sedi istituzionali e scolastiche. A Bedonia verrebbe portato, presso l'IPSIA, un nuovo indirizzo denominato enogastronomico-alberghiero, che bene si inserirebbe nel tessuto economico della vallata e contestualmente ci sarebbe l'impegno degli enti per rilanciare gli indirizzi meccanici ed elettrici, che negli ultimi anni hanno risentito di un forte calo di iscrizioni.

Veronica Galli

Risposta di Claudio Agazzi 21:27 - 30/11/09

Ciao Veronica, come commenti l'intervento sugli organi di stampa di questo dirigente scolastico? Dice la verità? Se la dice perchè hai detto che l'Ipsia rischia la chiusura anche a causa della riforma scolastica?

Mi pare, da quello che ho letto io, che tale riforma non prevede rigidità in alcuni ambiti quale potrebbe essere il nostro e, se verosimile quanto affermato dal dirigente, non ci sarebbero neppure i presupposti numerici per rischiare una chiusura.

L'ho già scritto precedentemente, dobbiamo lottare con tutte le forze per far si che i corsi rimagano in quella sede e non che un'ipotetica unione con lo Zappa nasconda invece una "necessità" politica di avere iù corsi a Borgo Val di Taro.

Ciao

Claudio Agazzi

Risposta di Remo Ponzini 17:38 - 01/12/09

Cara Veronica, confesso che anch'io mi sono posto gli stessi interrogativi di Claudio non disgiunti anche da qualche perplessità. Capisco che non si possano tenere aperti dei corsi per un numero esiguo di alunni ma la dirigente responsabile nella sua relazione ha precisato che (cito testualmente) :

“ In particolare l’esperienza, innovativa ed efficace, delle lezioni in videoconferenza, consente ormai da anni a numerosi giovani di Bedonia di seguire percorsi di studio non presenti sul territorio (in quanto gli allievi non sarebbero sufficienti per costituire una classe), quali i tre indirizzi: Abbigliamento e Moda, Meccanico, Chimico e Biologico. “

Quindi alla luce di quanto dichiarato non ci sarebbe alcun rischio ne di chiusura totale e ne di eliminazioni di alcuni corsi formativi. Da rilevare, inoltre,  l'importanza delle molteplici sinergie tra la sede di Bedonia e quella di Parma.

Anche il ventilato “ accorpamento “ con il Zappa di Borgotaro mi fa arricciare un po il naso. Ci vedo, al pari di Claudio, il rischio che possano essere dirottate alcune attività che potrebbero depauperare e/o ridimensionare la ns. scuola professionale. Questo non va interpretato come sciocco campanilismo ma come equa ripartizione e dislocazione dei servizi scolastici sul ns. territorio.

Ben vengano i nuovi servizi enogastronomici ed alberghieri ma senza togliere o trasferire quelli che ci son già.

 

 
Risposta di Dirigente scolastico Anna Berna 11:26 - 30/11/09

Risposta alla comunicazione del 9/11/2009 di alcune unità di personale della Sede di Bedonia.

Si trasmette copia integrale della risposta della Dirigente della scuola IPSIA a tutti gli organi di stampa e a quanti si sono occupati della questione.

Risposta alla comunicazione del 9/11/2009 di alcune unità di personale della Sede di Bedonia. Con rammarico e sgomento ho letto la comunicazione di cui all’oggetto, che per praticità si fornisce in allegato. Tale missiva è infatti piena di inesattezze e imprecisioni e getta un ingiustificato discredito sulla sede coordinata di Bedonia di questo Istituto che al contrario non presenta assolutamente aspetti di particolare criticità se non quelli di quasi tutte le Istituzioni scolastiche Italiane. Il contenuto di tale documento pertanto non depone certo a favore della professionalità, responsabilità e correttezza degli autori. La sede di Bedonia offre al territorio un servizio scolastico di qualità apprezzato dall’utenza che partecipa attivamente alle attività educative attraverso la massiccia e fattiva partecipazione degli alunni e dei genitori agli organi collegiali. In particolare l’esperienza, innovativa ed efficace, delle lezioni in videoconferenza, consente ormai da anni a numerosi giovani di Bedonia di seguire percorsi di studio non presenti sul territorio (in quanto gli allievi non sarebbero sufficienti per costituire una classe), quali i tre indirizzi: Abbigliamento e Moda, Meccanico, Chimico e Biologico. Senza questa opportunità questi giovani sicuramente avrebbero abbandonato gli studi dopo aver magari tentato un indirizzo di studi a loro non congeniale ma presente sul territorio. Il filo diretto con la sede di Parma consente l’istituzione di classi integrate con le quali si riesce a rispondere a molteplici esigenze formative dei giovani di quel territorio. Inoltre con l’ampliamento dell’offerta formativa, attraverso gli indirizzi di cui sopra, in particolare Abbigliamento e Moda, si è riusciti a migliorare anche il clima relazionale della sede. Infatti con l’iscrizione delle ragazze si sono superati gli svantaggi che comporta un’utenza prettamente maschile quale era quella dell’ dell’IPSIA. Sento quindi il dovere di presentare, ai medesimi destinatari della missiva di cui all’oggetto, una nota con cui si contestano tutte le affermazioni presenti nella missiva stessa.
1) Innanzitutto i firmatari sono 6 su 23, per la componente docente, e 2 su 4 per la componente ATA, per un totale di 8 firmatari su 27.
2) La sede di Bedonia non è assolutamente a rischio chiusura. Infatti l’IPSIA “P.Levi” ha circa 800 allievi di cui 139 nella sede coordinata di Bedonia, quindi, per i parametri richiesti dalla normativa sul dimensionamento, è in regola;
3) Per quanto riguarda la “classe composta da 41 allievi” si specifica che il numero massimo raggiunto dagli alunni frequentanti è stato ed è al massimo di 35 e quindi non di 41. Pertanto è una classe assolutamente nella norma considerando poi che è una classe articolata in vari indirizzi per cui i 35 allievi si trovano insieme solo nelle ore di lezione delle discipline dell’area comune (poco più della metà dell’orario settimanale). Inoltre la sottoscritta ha incontrato i genitori della classe in questione il 16 settembre (il secondo giorno di scuola) a Bedonia ed ho spiegato i motivi, indipendenti dall’Istituto, che hanno portato ad una classe così numerosa ma, ripeto, non fuori dalla norma. Inoltre ho illustrato le strategie che si sarebbero adottate per affrontare didatticamente e logisticamente la numerosità della classe. La classe infine dispone di una bella aula luminosa con le pareti molto ben decorate e adeguata al numero degli allievi;
4) Il motivo della differenza tra i due elenchi degli alunni, quello fornito all’inizio della scuola e quello fornito il 20/10/09, risiede nella normale fase di assestamento che coinvolge tutte le scuole nelle prime settimane di lezione (trasferimenti degli allievi da una scuola all’altra);
5) L’organizzazione didattica della videoconferenza si avvale di un tutoraggio continuo da parte di un Assistente tecnico che garantisce il funzionamento delle attrezzature informatiche e di un analogo tutoraggio assicurato nella sede di Parma. Non appena sono venuta a conoscenza di problemi nel collegamento, ho subito coinvolto alcuni gestori dei servizi telefonici ed ho stipulato il 7 ottobre 2009 un contratto con la VODAFONE per la ristrutturazione degli impianti e un loro potenziamento (la stessa modalità tecnologica utilizzata con successo nel progetto scuola@bardi);
6) Per quanto riguarda i “macchinari obsoleti” si deve innanzitutto sottolineare che a scuola si fa istruzione e non produzione, pertanto i macchinari in dotazione all’Istituto, anche se non recenti, sono adeguati ai fini didattici e formativi che l’Istituto si prefigge. Inoltre, l’adeguamento alle innovazioni dei dispositivi tecnologici presenti in Istituto, richiede risorse economiche che, alla luce degli attuali magri finanziamenti, non trova facile riscontro, nonostante siano state avanzate richieste in più occasioni sia alla Provincia che all’USP di Parma (oltre che a Enti privati). Da tali richieste la sottoscritta, già dal mese di settembre, ha ottenuto dall’Amministrazione Provinciale delle risorse per ammodernare parte del patrimonio tecnologico delle sedi di Parma e Bedonia. A tal proposito mi preme sottolineare che a Bedonia è presente da molti anni, nei laboratori meccanici, una macchina utensile a controllo numerico di tipo professionale (CNC – Graziano – donazione di un italo-americano della Val Taro ) atta a specializzare ulteriormente gli studenti del settore meccanico. A Parma invece un analogo dispositivo è stato acquistato solo da cinque anni;
7) Il pendolarismo a cui si fa riferimento riguarda quest’anno solo due giorni alla settimana, ma l’alternativa per gli allievi a questo sopportabile disagio, sarebbe la rinuncia ad un corso di studi congeniale perché, in caso di accorpamento all’Istituto di Borgotaro, sarebbe quasi certa la chiusura dei corsi. Concludendo, la sede coordinata di Bedonia potrà continuare ad offrire un servizio scolastico e professionale di qualità sul territorio solo se rimarrà strutturalmente legata all’IPSIA di Parma (unico Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato nella Provincia);
8) La sopravvivenza dello “Zappa-Fermi” è assicurata dal fatto che l’Istituto conta circa 450 allievi ed è l’unica scuola superiore in una vasta zona per di più montana.

Tanto si doveva al fine di tutelare l’immagine ed il buon nome dell’istituto scolastico che rappresento.

Il Dirigente scolastico Anna Berna

Risposta di michele porcari 19:08 - 30/11/09

come al solito fatti interpretati in modo scorretto...

 
Risposta di Comune di Bedonia 18:34 - 02/12/09

IPSIA DI BEDONIA - UN PROGETTO PER IL FUTURO

GIOVEDI 10 DICEMBRE, ALLE ORE 20.45, PRESSO LA SALA CONSIGLIARE A BEDONIA

si terrà una pubblica assemblea ed interverranno:

1) Carlo Berni - Sindaco di Bedonia

2) Silvano Tagliafferi - Presidente del Distretto Scolastico

3) Giuseppe Beccarelli - Assessore all'Istruzione del Comune di Borgotaro

4) Claudio Filippini - Dirigente settore scolastico della Provincia di Parma

Concluderà l'incontro L'Assessore all'Istruzione Pier Luigi Granelli

La popolazione è invitata a partecipare.

Risposta di Claudio Agazzi 18:53 - 02/12/09

Buonasera,
ottimo l'incontro con la cittadinanza, mi rammarico di non poterci essere.

Mi aspettavo una risposta ai miei dubbi sollevati in merito all'intervento della Veronica (dubbi miei e di Remo) e invece è arrivato questo comunicato del comune. Comunicato che credo sia sempre a firma di Veronica (PS. Io adoro Veronica eh, tanto perchè non si facesse confusione).

Vengo all'incontro:

Abbiamo Silvano Tagliaferri presidente del distretto scolastico, abbiamo un assessore del comune di Borgo Val di Taro, un assessore del comune di Bedonia, un dirigente del settore scuola della Provincia di Parma (se non erro), il nostro sindaco.

E la Signora Berna, che tanto si è data da fare in questi giorni per difendere l'operato dell'IPSIA? Peccato che non sia presente perchè di persona si potevano chiarire tante cose.

Sarò curioso ma mi dite come mai non potrà venire?

Se per caso non l'aveste invitata sarebbe opportuno farlo, è possibile?

Grazie mille per la risposta

Claudio Agazzi

Risposta di Gruppo docenti IPSIA Bedonia 09:15 - 14/12/09
I sottoscritti sono gli “altri” insegnanti che hanno prestato o prestano tutt’ora servizio presso l’IPSIA di Bedonia. Si premette che lo scopo di questo documento è quello di far sapere pubblicamente che ci dissociamo da quanto affermato, negli ultimi tempi e in diverse occasioni anche in forme eclatanti, da un ridotto gruppo di colleghi (sei docenti su ventiquattro). Teniamo a precisare che a Bedonia si è sempre lavorato in un clima sereno e produttivo sia per spirito di collaborazione tra colleghi, sia per disponibilità di strumenti didattici e laboratoriali. Grazie a queste due condizioni ambientali, i nostri alunni, nonostante l’iniziale demotivazione e scarsa autostima, riescono a frequentare regolarmente e proficuamente prima i corsi di qualifica professionale e poi i corsi post-qualifica, conseguendo alla conclusione degli studi il diploma di Tecnico. I nostri Dirigenti scolatici, nonostante la lontananza della sede da Parma, hanno sempre prestato molta attenzione al servizio scolastico offerto dall’IPSIA di Bedonia. In particolare ci si è impegnati costantemente nella ricerca di esperienze didattiche innovative (vedi utilizzo videoconferenza, integrazione, ecc.) per aumentare e garantire agli studenti della zona un’alta qualità formativa e le migliori opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, prestando anche un’attenzione concreta con investimenti documentabili su attrezzature e attività. Naturalmente, come nella maggior parte degli Istituti scolastici Italiani, le difficoltà esistono, ma gli scriventi sono sempre riusciti, con professionalità, spirito di servizio, buon senso e buona volontà, a superarle ottimizzando le risorse disponibili. Riteniamo che il perdurare di atteggiamenti polemici, da parte del ridotto gruppo di colleghi, non solo getti discredito sull’operato di chi svolge quotidianamente, in silenzio e con professionalità, la propria attività, ma - ancora più grave - generi disorientamento e sconcerto negli allievi e nelle loro famiglie. L’accorpamento proposto allo “ Zappa-Fermi” da una parte toglierebbe l’identità di un Istituto Professionale operante nel territorio da oltre trent’anni, dall’altra diminuirebbe l’offerta formativa per i giovani, a vantaggio della sola dispersione scolastica. Ricordiamo inoltre che il ruolo svolto dall’IPSIA ha consentito negli anni la formazione di generazioni di tecnici altamente specializzati che hanno trovato facilmente sbocchi occupazionali coerenti con le loro aspettative. Alcuni allievi si sono laureati e ricoprono tutt’ora ruoli di prestigio, altri sono imprenditori. Infine, se qualcuno “deve“ valutare l’operato, la validità e l’aderenza alle esigenze del territorio di questo Istituto, crediamo che questo “qualcuno” debba essere l’utenza, cioè gli alunni e i loro genitori.
Risposta di Il puntinator cortese 10:32 - 14/12/09
In pratica, è solo la solita disputa politica o c'è dell'altro che giustifica queste due visioni così diverse della stessa "materia"?
 
Risposta di claudio agazzi 13:31 - 14/12/09

Mi aggiungo anche io al puntinator... E quindi?

Come dissi all'inizio la lettera pareva più un pretesto che una disamina sui vari problemi dell'IPSIA di Bedonia.

Il mio timore era che fosse in atto un'azione volta ad accorpare l'istituto di Bedonia a quello di Borgotaro in quanto quest'ultimo soffre di carenza strutturale in base al DPR di Prodi e all'integrazione della legge del governo attuale.

Ebbene se è così perchè non dirlo????? La verità aiuta sempre e migliora le relazioni tra le persone. Se invece per ottenere uno scopo si deve scrivere un testo politico e mutuare enfasi quali "colpa del decreto Gelmini" e altre amenità, beh allora...

Un po' di chiarezza non farebbe male.

PS. Mi è stato detto da Maria Pia Che all'incontro sono stati invitati anche i dirigenti dell'IPSIA, cosa che non appariva dall'annuncio fatto da Veronica Galli e dall'elenco dei partecipanti.

Chiedo a Veronica allora chi erano i dirigenti IPSIA di Parma presenti all'incontro e soprattutto (visto che purtroppo non ero presente) se l'incontro è stato utile per addivenire ad una "soluzione".

Grazie Claudio Agazzi

Risposta di Luigi 09:04 - 16/12/09
Che all'interno dell'Ipsia ci sia un disagio è evidentissimo e questo è risaputo in tutta la provincia. E' un disagio che dura da anni ma che non importa a nessuno. E'vero, i docenti hanno pubblicizzato la cosa perchè sperano in un cambiamento vero e importante sotto tutti i punti di vista, per gli alunni e per chi vuole lavorare nella scuola con serenità. E' giusto però che chi vive in montagna difenda il territorio e l'autonomia scolastica. Solo attraverso un accorpamento tra due scuole vicine si può essere più forti nell'organizzazione didattica e finanziaria. Rafforzando un Polo Professionale con offerte formative adeguate si può rispondere meglio alle esigenze di un territorio sempre più precario. Penso che un obiettivo vero sia costruire un scuola per tutti e non solo per alcuni. Spero inoltre che comunque vinca il senso di responsabilità verso la montagna e non l'interesse personale.
 
Risposta di Claudio Agazzi 18:33 - 17/12/09

In data 2 Dicembre il Comune di Bedonia, credo nella persona di Veronica Galli, comunicava l'evento: "IPSIA DI BEDONIA - UN PROGETTO PER IL FUTURO".

Ho fatto notare al relatore del messaggio che non erano presenti nell'elenco indicato rappresentanti della dirigenza dell'IPSIA di Parma e che la cosa mi parva strana. Ho chiesto delucidazioni e purtroppo non sono rimasto nella stessa ignoranza di prima.

La Maria Pia mi ha detto che i rappresentanti dell'IPSIA c'erano e allora ho RIchiesto a Veronica di confermarmi la loro presenza e il loro nome. Questo in data 14 Dicembre.

In data 30 Novembre chiedevo sempre a Veronica di commentare l'intevento del dirigente dell'IPSIA di Parma in quanto asseriva cose completamente diverse dalle sue e da quelle di 6 insegnati su 24 dell'IPSIA di Bedonia.

Ho anche chiesto se l'incontro è comunque andato bene, se ha portato ad un risultato.

Purtroppo ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta.

I Casi sono tre:

1° Caso

Claudio Agazzi non è degno di risposta

2° Caso

Non c'è stato il tempo per rispondere

3° Caso

Non si sa cosa dire

Il secondo caso lo accetto, il terzo lo apprendo, il primo ... me ne farò una ragione.

Ciao CLaudio Agazzi

Risposta di Luigi 11:28 - 18/12/09

L'incontro è andato bene perchè l'amministrazione ha voluto chiarire una volta per tutte l'importanza di questo passaggio e per mettere a tacere l'infondatezza di notizie che circolavano al riguardo.
In qualità di responsabile dell'Ipsia di Bedonia era presente solo Bernazzoli Maurizio e l'ex preside Ferrari in pensione da due anni (sic !). Non c'era la Dirigente Prof.ssa Berna. Se ci fosse stata, sarebbe stata solo la terza volta che veniva a Bedonia. Ti sembra professionale e partecipativa? Ci tiene veramente all'Ipsia di Bedonia? Non credi che tutte le forze politiche debbano operare per il bene della Montagna?
Dare un'autonomia scolastica è fondamentale per questa zona e la stessa Gelmini ha fatto la riforma degli Istituti Professionali e Tecnici proprio per legare la scuola al territorio.

Risposta di Claudio Agazzi 12:57 - 18/12/09

Luigi,
forse hai letto male le mie parole. Io non sono per niente contrario a nulla solo per partito preso. Solo mi piace la chiarezza e la trasparenza.

Un privato può fare quello che vuole. Il pubblico no e la trasparenza dovrebbe garantirmela.

E' interesse del nostro territorio ralizzare questa unione tra Bedonia e Borgotaro? Bene la si faccia ma questo interesse l'Amministrazione Comunale lo deve palesare chiaramente, senza tralasciare nessun particoalre. Ad esempio se ci sono dei vantaggi per Bedonia a rimanere legata all'Ipsia di Parma vanno mostrati.

Ancora: è vantaggioso per Borgotaro realizzare questa unione con Bedonia in quanto da solo soffrirebbe di una carenza di numeri? Bene, aiutiamo Borgotaro ma non da Buon Samaritano ma negoziando con loro un nostro giusto tornaconto.

Non so in che veste tu intervenga, magari se me lo dici capisco meglio.

Rimango un po' dubbioso pemettimelo ma magari sbaglio.

Ciao Claudio Agazzi

Risposta di Fausto 14:59 - 18/12/09

Claudio,
mi hanno spiegato che il criterio per misurare il valore di un politico è quello della sua capacità di spostare i voti.

Pensa che invece io credevo che fosserole sue capacità e la sua preparazione il corretto metro.

Evidentemente se non ti si degna di risposta significa che sei in grado di spostarne pochi.

Perciò non lamentarti e segui la strada maestra : 1 creati il consenso 2 fai un buon accordo con chi pensi che vincerà 3 se ti restano 5 minuti pensa a cosa fare di buono e di innovativo 4 se ti avanza qualche minuto fai quello che hai pensato, altrimenti che ti frega, ormai sei qualcuno... sposti i voti!!!

Secondo me stai rompendo parecchio a chi aveva già pianificato il tutto, comunque la giusta contropartita per l'accorpamento potrebbe essere che la struttura di Borgotaro si accolli le spese di trasporto (tanto per dirne una).

Magari si potrebbero utilizzare un pò di quei fondi europei, statali, regionali, provinciali che orbitano tutt'ora intorno all'istruzione pubblica e che servono fondalmentalmente a mantenere certi equilibri.

Sono convinto che Berni comunque difenderà il territorio con il coltello tra i denti perciò credo che la chiave di soluzione non possa essere che lui.

Risposta di Claudio Agazzi 20:08 - 18/12/09

EH Mauro, rispondere è soprattutto CORTESIA e EDUCAZIONE, la madre di tutte le buone maniere.

Ma io sono fiducioso... vedrai che prima o poi rispondono. :)

Ciao

Risposta di Remo Ponzini 12:45 - 19/12/09

Sull'argomento non sono più intervenuto da tempo perchè c'era già il Claudio Agazzi che si arrabattava a porre le stesse domande che avrei posto io. Ma purtroppo nonostante il suo impegno assiduo ed incessante volto a chiarire gli eventi, a cercare di districarsi in questa gazzarra di competenze, ad interpellare dirigenti scolastici, i ns. amministratori locali e quant'altro , mi sembra che non sia riuscito ad ottenere le risposte che sia lui che noi tutti ci attendavamo.

E se ha floppato lui che è molto incalzante e che sa porre domande con acume e perspicacia, , temo che la "faccenda " IPSIA sia veramente in alto mare e che qualcuno ci nasconda qualcosa.

A questo punto ho grossi timori che il ns. Istituto stia per essere oggetto di saccheggio da parte dello Zappa  o di altri, e che gradualmente venga depauperato ed immiserito sino alla sua scomparsa trasferendo il tutto altrove.

Timori eccessivi ? Esagerazioni senza fondamento ? Allarme spropositato ?  Mi auguro che qualcuno venga a smentirmi categoricamente. Urgono risposte inequivocabili e sincere. E' ns. diritto pretenderle.

 
Risposta di Luigi Battoglia 10:06 - 19/12/09

Piccola precisazione fuori tema:

dal momento che sul forum risultano presenti altri Luigi (per altro più che legittimamente), volevo solo precisare che i miei interventi sono esclusivamente quelli firmati con nome e cognome.

La precisazione è dovuta al fine di evitare fraintendimenti.

 
Risposta di claudio agazzi 13:19 - 21/12/09

Le risposte dal comune non sono arrivate. Allora me le sono andate a cercare direttamente.

Ho appena sentito telefonicamente la Professoressa Berna Preside dell'IPSIA di Parma la quale mi dice che ufficialmente non ha ricevuto nessun invito per l'incontro tenuto a Bedonia.

Potrebbe essere che le sia arrivato e non l'abbia visto, in un primo momento mi sembrava molto incerta (al telefono) ma poi ha fatto anche controllare ad un suo collaboratore il quale ha confermato che non c'è stato invito ufficiale.

Mi ha anche detto di essersi risentita (sue testuali parole) per questo episodio.

Non sono entrato nel merito della vicenda, troppo complicato e che meriterebbe più tempo da parte mia e io non ne ho.

Era solo una precisazione.

Ora ritorno a chiedere all'Amministrazione Comunale di Bedonia: il preside dell'IPSIA è stato ufficialmente invitato al convegno che doveva parlare delle sorti di questo istituto oppure no?

Ritorno a dire che non sono contrario ad un accorpamento con l'Istituto di Borgotaro se dovesse servire, sono invece contrario alla politica delle mezze parole, delle cose preparate a tavolino e poi "condivise" fintamente a giochi fatti.

Grazie per la gentile risposta.

Claudio Agazzi

Risposta di Remo Ponzini 15:55 - 21/12/09

Caro Claudio,  la tua indomabile tenacia e risolutezza mi fa sovvenire gli arieti bellici che usavano, tanti secoli fa, per sfondare i portoni d'ingresso delle città. 

Stai picchiando con grande virulenza da diverso tempo ma ho l'impressione che qualcuno faccia il finto sordo.

Eppure basterebbero due righe di semplice spiegazione; tempo occorrente 1 o 2 minuti.
Evidentemente o non contiamo un cacchio o siamo considerati dei rompicoglioni.

C'è però una terza opzione : ...entrambe le cose.   Alleluia !!!!!!

Risposta di Comune di Bedonia 14:08 - 11/01/10

Buon giorno, chiedo scusa per la lunga assenza dal forum, per problemi personali, durante le festività, sono venuta meno nei vostri confronti. Negligenza da attribuire esclusivamente alla mia persona.
Caro Claudio, mi rivolgo principalmente a te, al tuo primo post di lamentela sulla mia mancata risposta; ti faccio presente di aver segnalato la riunione del 10 dicembre proprio come risposta. Durante la suddetta si è parlato apertamente della situazione IPSIA con diversi interventi da parte di esperti, professori, genitori, preside IPSIA e persino ex preside IPSIA. TUTTI gli interessati sono stati invitati, incluso la Sig.ra Berna. Chi non era presente ha 'probabilmente' preferito astenersi da questo esplicito dibattito. Senza contare le diverse interviste che il vice sindaco ha prestato a tvtaro. Ribadisco.
La scelta dell'aministrazione comunale di Bedonia di portarsi verso un possibile accorpamento con lo Zappa, è stata semplicemente un anticipare i tempi, un salvaguardare qualcosa che POTREBBE rischiare l'indebolimento.
Credo non ci siano neccessità politiche o interessi ambigui nell'incentivare, in un futuro prossimo, la scelta di un ragazzo che deve decidere dove proseguire gli studi e si senta così più orientato verso una struttura che abbia da offrire migliori servizi in quanto a studio, materiale didattico e compatibilità di sbocchi lavorativi sul territorio.
Rinnovo le scuse per la mia mancanza, e terrò gli interessati aggiornati sulla vicenda. Ma Claudio, ti chiedo un favore, visto che tu sei molto informato e perseverante ben saprai che la mia delega è anche ai rapporti coi cittadini, quindi, non è necessaria la raccomendata RR, bensì quando mi vedi in Scaletta (quasi giornalmente) esponimi i tuoi dubbi o fammi un sollecito se vengo meno. Grazie

Risposta di Remo Ponzini 16:47 - 10/12/10

Ecco il link di un articolo apparso sul quotidiano on-line PARMADAILY titolato:

SCUOLA ALBERGHIERA a BEDONIA  " PROPOSTA INDECENTE ".

www.parmadaily.it/Notizie/Dettaglio.aspx?pda=PRB&pdi=39616

Lo lascio commentare a Voi. Ora devo uscire.

Ciao a tutti.

 
Risposta di Claudio Agazzi 19:27 - 08/01/10

A distanza di un mese, due, non ricordo bene la risposta dell'Amminstrazione, sia direttamente dal sindaco, sia indirettamente dalla Veronica, sia ancor più indirettamente da Granelli sollecitato dal buon Remo, non è arrivata.

La domanda era come mai ad un convegno così importante sull'IPSIA di Bedonia non avessero invitato la preside di tale istituto.

Il perchè l'ho capito da solo, rimane il rammarico di vedere che l'Amministrazione ha un criterio tutto suo per staibilire quando essere trasparente e quando non esserlo oppure quando comunicare e quando non farlo.

Si era partiti bene, anche con l'utilizzo di Facebook ma poi mi pare si sia tutto un po' arenato.

Carlo e Veronica, sia ben chiaro, non sto cercando un pretesto per mettere in cattiva luce il vostro operato, NON sono in grado di farlo perchè non ho elementi di valutazione reali, ma purtroppo in questo caso non mi siete davvero piaciuti e ci voleva molto poco per piacere a me e forse non solo a me.

Voglio essere ancora più chiaro. Se voi operate bene io sono contento, se fate il bene di Bedonia io sono contento, lo dico qui e lo confermo de visu. Quello che mi da molto fastidio e intuire che qualche volta il "bene" del paese può passare in secondo piano rispetto a "urgenze" molto più pressanti dei capi partito stranieri... chi vuol capire capisce.

PS. per la risposta ha intenzione di inviare una formale richiesta all'organizzatore dell'evento con Raccomandata RR vediamo se ottengo soddisfazione :)

Ciao Claudio

Risposta di Remo Ponzini 12:03 - 09/01/10

Caro Claudio,  mi sono illuso quando ho letto, nell'indice,  il titolo " risposta dell'amministrazione comunale ".
Ho pensato per un attimo che qualcuno si fosse degnato di rispondere ai ns. quesiti, ma ahimè, era solo una falsa speranza in quanto si trattava di un ennesimo tuo intervento a sostegno di chiarimenti che non ci perverranno mai.
A questo punto dubito persino che qualcuno risponda alla tua raccomandata.
Avrei una gran voglia di dire cose sgradevolissime, ma preferisco lasciartele intuire.
Non sono un frequentatore di chiese ma il primo pensiero che mi è venuto in mente (riminiscenze del seminario) è stata questa frazione di prece : Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum. Amen.

 
Risposta di claudio agazzi 21:03 - 11/01/10

Cara Veronica,
parto dalla fine perché è importante: a me non piace fare polemica, soprattutto a Bedonia, mi piace costruire, cerco di fare questo tutti i giorni, non piace parlare dietro la gente ma piuttosto cercare di capire. Posso parlare al bar come in qualsiasi altro luogo pubblico o privato con amici o conoscenti e posso farlo volentieri anche con te. Non ci vediamo purtroppo quasi giornalmente :) magari... ma non cambia. Ci siamo visti qualche volta e volutamente per rispetto per garbatezza per non disturbarti nel tuo lavoro me ne sono guardato bene dal parlati di questo argomento.

Poi ti dirò anche che è giusto queste cose dirle qui, nel luogo pubblico dove certi dubbi sono emersi, penso sia anche un dovere, un rispetto verso coloro che qui scrivono o semplicemente leggono.

Mi fa male parlare con te in questo modo, tanto male, per tutto il bene che ti voglio per tanti motivi ma ahimè purtroppo per sfortuna tua  e per fortuna nostra hai scelto di dedicare del tuo tempo agli altri e quindi nel dare e nell'avere ci sono anche queste incombenze.

In merito alla risposta: la mia domanda è datata 2 di Dicembre 2009. Qualucno all'interno dell'amministrazione avrebbe potuto aiutarti rispondendo per te non avendo tu avuto modo di farlo. (Senza nessuna ironia). Il tuo post dove si rendeva pubblico l'evento e precedente quello della mia domanda alla quale è stata data risposta solo ora (circa 40 giorni dopo).

Sul fatto che abbia partecipato un ex preside. Ben vengano tutti gli ex presidi. Io mi chiedevo come mai non fosse stato invitato il Preside.

Sull'invito del Preside. Tu dici che è stato invitato. Il preside da me interpellato dice di no. Considerato che è lo stesso preside che con una nota stampa ha sostanzialmente sconfessato quanto asserito dal gruppo dei 6 docenti dell'IPSIA mi vien da pensare che la sua presenza non avrebbe aiutato una "serena" discussione al convegno. (Con molta ironia). Quindi da una parte tu, l'Amministrazione, dici di aver mandato l'invito e dall'altra parte si dice di non aver ricevuto nulla, a chi credere?

Nella tua risposta dici che diverse persone hanno parlato dell'argomento, cito "...professori, genitori, preside IPSIA, ..." Ma c'era il preside dell'IPSIA?

Nella sostanza. Parli di anticipare i tempi per evitare possibili indebolimenti. Bene, guarda che io non sono contrario a nulla, forse questo non è ancora chiaro, sono contrario ad operazioni fatte a tavolino che utilizzino mezzucci di comunicazione inadeguati per l'importanza dell'argomento. Tu mi confermi quindi che la nostra amministrazione, il nostro sindaco Carlo Berni ha avuto da solo o con il vostro aiuto questa intuizione di salvaguardare l'IPSIA di Bedonia e quindi ha contattato le istituzioni, l'istituto di Borgotaro per vedere se era possibile questo accorpamento? Bene mi fa piacere io un po' più macchiavellicamente ho  pensato che invece fosse stato l'istituto di Borgotaro a contattare qualcuno dell'entourage bedoniese per vedere se questo accorpamente fosse possibile.

Comunque, sia che il caso sia più vicino al primo che al secondo o viceversa quello che a me preme è CHE QUEL POCO CHE ABBIAMO VENGA MANTENUTO e che non finisca come tutte le cose in vallata dove il capoluogo accentri tutto quello che gli serve per una continua crescita a discapito degli altri comuni valligiani. VOI AMMINISTRATORI BEDONIESI avete questo compito, far crescere il nostro comune e non foraggiare gli altri.

Non vorrei sentire fra 5/10 anni argomenti del tipo: "mah vedete i ragazzi di Berceto fanno fatica ad arrivare a Bedonia, sarebbe meglio spostare alcune sezioni a Borgotaro in quanto più centrale", oppure "Signori lo stato ci impone di risparmiare, dobbiamo tagliare alcune classi, dobbiam accorpare dove possibile e quindi ci dispiace ma a malincuore dobbiamo eleminare una sezione di Bedonia, scomoda, disagevole, obsoleta, ecc". Ecco non vorrei succedesse questo e allora cari AMMINISTRATORI BEDONIESI salvaguardate la vostra terra.

Ciao Veronica

Claudio

Risposta di Remo Ponzini 17:08 - 12/01/10

Caro Claudio,  non ho nulla da aggiungere a quanto hai scritto perchè l'argomento è stato sviscerato in ogni dettaglio come sai fare solo tu.
Sei tenace, puntiglioso (nel senso buono del termine), ed hai una capacità di analisi davvero invidiabile. E' un vero peccato che tu non occupi una bella poltroncina del consiglio comunale. Spero che alla prossima volta tu ti metta in gioco partecipando alla competizione. Io penso che a te manchi solo una cosa: la faccia tosta necessaria di andare in giro a caccia di voti. Purtroppo, a volte, le persone più meritevoli, o si astengono o non possiedono quella malizia/furbizia, quella scaltrezza ed anche quella cattiveria che serve per accaparrarsi i consensi. Ecco perchè, troppo spesso, trovano più spazio e poltrone i faccendieri ed i trafficoni che le persone rette e capaci.
Comunque questo forum ha consentito a tante persone di conoscerti ed apprezzarti. Forza e coraggio. Dicono che Obama abbia vinto le elezioni usando sapientemente internet. Quindi anche tu puoi ambire, in futuro,  a occupare cariche importanti nella ns. piccola vallata....sempre che tu lo voglia.
Non ti sto incensando; ho scritto quello che penso. Anche il Fausto, nel blog " Spalavo ", ha espresso giudizi molto positivi su di te. Come vedi, non sono il solo.

Tornando all'argomento in oggetto, ho compreso tutto il tuo " imbarazzo " nel dover disquisire ed eccepire con la Veronica. Sono certo che Lei abbia compreso ed apprezzato. E' giovanissima ed alla prima esperienza politica. Mi sembra che abbia volontà e grande desiderio di apprendere; non è facile muoversi in mezzo agli snodi ed ai gangli dei volponi della politica. Forza anche a te Veronica e vedi di restare idealista qual sei.

Risposta di Claudio Agazzi 19:48 - 12/01/10

Remo, Grazie! Fausto, Grazie!

Nonostante tutto penso che chi come me si diletta a scrivere mostrando il proprio pensiero sia sempre in difetto rispetto a coloro che magari non scrivono ma dedicano il loro tempo per tutti noi. Parlo del Sindaco, parlo della Veronica, parlo dell’Amministrazione, parlo dell‘0pposizione, parlo di chi organizza le feste, parlo di chi ci lavora.
Io la domenica pomeriggio, la sera, durante le feste sono libero di fare quello che più mi aggrada, un Sindaco, un Assessore spesso no, spesso devono partecipare a questa o quella manifestazione, spesso devono andare a vedere lo stato di una frana o anche semplicemente farsi vedere nel bar di quel paesino. Sinceramente credo sia un grandissimo sacrificio che non valga quel poco di “onore” che si può avere dall’essere un uomo pubblico.
Quindi più che a me i complimenti vanno fatti a tutti coloro che stanno seduti là in municipio.
Per questa vicenda dell’IPSIA, ho avuto il piacere di chiaccherare sia con Carlo Berni che con la Maria Pia Cattaneo, sono stati loro a contattarmi e la cosa va detta in quanto a mio avviso è lodevole.
La sostanza dell’argomento l’abbiamo già discussa e quindi non ci rimane da augurarci come bedoniesi che sia tratto il massimo, lecito, vantaggio da questa operazione.
Carlo mi ha anche spiegato un po’ nel dettaglio il perchè si è pensato di intervenire sull’IPSIA e mi ha detto che l’azione degli insegnanti (la lettera) non era legata all’attività dell’Amministrazione. Gli ho esternato a voce quelli che sono i miei pensieri, quelli già scritti qui e cioè che poteri forti (si fa per dire per carità) impongano certe decisioni dall’alto. Il Sindaco mi assicura di no. Gli voglio credere!

Gli voglio credere anche perché se pur non lesini una critica, se penso sia giusta, sono anche stufo dell’atteggiamento di questo paese, di questa valle, sempre pronta a criticare senza pensare, senza saper aspettare, senza valutare, senza riconoscere a chi lavora il proprio merito.

Quindi per quanto mi riguarda sull’IPSIA aspetto gli eventi. Ma per quello che posso, come cittadino, vigilerò.

Ne approfitto per dire che ho esortato il Sindaco a comunicare un po’ di più, anzi a comunicare proprio :). La vedo un po’ dura (lo dico sorridendo) perché ci crede ma non abbastanza (nella comunicazione). Invece io penso che una corretta pubblicità di tutto quello che ruota intorno all’Amministrazione del Comune possa aiutare il comune stesso. Possa evitare malintesi e malumori e possa aiutare COSA MOLTO IMPORTANTE una rinascita mentale di questa gente che da anni ormai è completamente scollegata dal bene comune.

Claudio Agazzi

 
Risposta di Fiorella 13:32 - 05/12/10

Per fortuna ci sono i nostri figli che si fanno sentire!!!!

La gazzetta di Parma ci ha dato voce...... GRAZIE adesso confidiamo nella stampa locale..... AIUTATECI

Una quarantina di studenti dell'Ipsia di Parma e di Bedonia hanno raggiunto la sede della Gazzetta, questa mattina, per protestare contro il progetto di riorganizzazione dell'istituto. Una delegazione è entrata in sede e ha spiegato le ragioni del malcontento dei ragazzi, che hanno bussato anche alla porta della Provincia.
Il progetto, secondo quanto spiegano i ragazzi, diminuisce l'offerta formativa dell'Ipsia e costringerà parte degli studenti a spostarsi su Parma, con tempi di percorrenza lunghi e maggiori spese per le famiglie. «I ragazzi di Bedonia dovranno prendere la corriere o il treno alle 5,30 tutti i giorni, pagando 418,50 euro per i 9 mesi di scuola - dice tra l'altro il volantino degli studenti dell'Ipsia -. Mettiamoci le tasse di iscrizione e tutte le spese aggiuntive... diventa una spesa improponibile per una famiglia».
I ragazzi lamentano che «presto la nostra scuola Ipsia P. Levi non esisterà più. Diminuiranno le iscrizioni e preferiranno chiuderla...».

Risposta di Fiorella 13:35 - 05/12/10

E poi ancora sulla gazzetta di Parma.....

Gli studenti dell’Ipsia dicono no all’accorpamento del distaccamento di Bedonia con l’istituto Zappa-Fermi di Borgotaro. Lo dicono con una protesta silenziosa ma convinta, che ieri ha portato una delegazione di studenti di Parma e Bedonia, prima in Provincia, dove sono stati ascoltati da Nicola Fusco, dirigente del servizio Scuola, e poi alla Gazzetta di Parma.
«Già lo scorso anno si parlava di un possibile accorpamento - racconta Sara - ma la circolare è arrivata solo pochi giorni fa. Ci hanno messo davanti al fatto compiuto».
«Se la sede di Bedonia passerà sotto Borgotaro - spiega Stefano - perderemo alcuni corsi, come Moda e Chimico-biologico. Chi li frequenta sarà costretto a venire a Parma per completare gli studi».
Una trasferta quotidiana di 60 km che vorrebbe dire, per 137 studenti, prendere la corriera o il treno ogni mattina alle 5.30 (per molti la stazione dista 20 km da casa) e uscire da scuola un’ora prima per rientrare alle 14.25.
Perdita di tempo e di denaro: l’abbonamento al treno costerebbe ad ogni famiglia 418 euro al mese.
«Chiediamo solo - le fa eco Carmen - che i nostri compagni possano terminare gli studi dove hanno scelto. Oggi lavoriamo insieme, noi a Parma e loro a Bedonia; la teleconferenza funziona benissimo e permette loro di seguire le lezioni senza spostarsi. Il distaccamento di Bedonia non ha mai avuto problemi in 40 anni, perché cambiare? Senza nemmeno ascoltare prima noi o i nostri genitori».
E non è tutto. «In progetto c'è l’apertura di un corso enogastronomico - spiega Stefano - che in teoria dovrebbe aumentare l’offerta formativa, ma in pratica la peggiorerà. Accorpandoci a Borgotaro non solo perderemo i corsi Moda e Chimico-biologico, ma saranno a rischio anche il Meccanico e l’Elettrico, per mancanza di un numero di studenti sufficienti».
Pare che a decidere l’accorpamento allo Zappa-Fermi (che ha percorsi formativi completamente diversi) siano stati i sindaci di alcuni comuni della Val Taro e Val Ceno. «In Provincia - spiegano i ragazzi - ci hanno ascoltato ma ci hanno detto che non possono fare nulla». Da tempo genitori e studenti chiedono un incontro con gli amministratori locali, «E' stato sempre rinviato - spiega Carmen - ed ora è stato spostato a dopo il 9 dicembre, quando l’accorpamento sarà ufficializzato».
«Non ci spieghiamo i motivi di questa scelta - concludono gli studenti -  forse è politica, forse serve per ridurre i costi, ma così le spese graveranno sulle famiglie».

Risposta di PK 17:30 - 05/12/10

Fiorella: Pare che a decidere l’accorpamento allo Zappa-Fermi (che ha percorsi formativi completamente diversi) siano stati i sindaci di alcuni comuni della Val Taro e Val Ceno


Potresti essere più precisa, la cosa interessa.

Risposta di Fiorella 11:43 - 06/12/10

Per fortuna sono intervenuti in molti e le rispote le hai già potute leggere!!

Sindaco di Bedonia = PD
Sindaco di Borgotaro = PD
Presidente di Provincia = PD
Presidente di Regione = PD

Ministro dell'istruzione = PDL

La colpa su chi va scaricata secondo te?

 
Risposta di Claudio Agazzi 14:49 - 05/12/10

Ieri, sabato 4 Dicembre 2010, è apparso sulla Gazzetta di Parma, nella prima pagina della provincia, in bella evidenza, un articolo dal titolo: “In provincia la protesta degli studenti di Bedonia”.

Sottotitolo: “Si oppongono all’unione dell’Ipsia con lo Zappa Fermi di Borgotaro”.

Intanto la notizia bomba: sono stati ricevuti in Provincia del dirigente del servizio scolatico Nicola Fusco e dalla Gazzetta di Parma. E’ una notizia perché nello stesso articolo si legge che invece l’incontro con i nostri amministratori chiesto dai studenti e genitori è sempre stato rinviato (che strano, non è d’uso da noi non ascoltare...) e che ora ne è stato fissato uno il 9 di Dicembre quando ormai pare le cose siano state fatte. (venite gente il padre vi ascolta ma non vi caga).

Sempre l’articolo mette in risalto come verranno persi alcuni corsi dell’Ipsia come Moda e Chimico-Biologico con l’obbligo a questo punto di chi li frequentava di recarsi a Parma con aggravio di disagi e costi.

Nell’articolo ci si chiede come mai invece di migliorare un servizio che funzionava da 40 anni si sia pensato di procedere in questo modo. La decisione pare sia stata presa da alcuni SINDACI della valle del Taro e del Ceno e quindi anche da quello di Bedonia.

Le conseguenze, cita l’articolo sono che l’Istituto si fonderà con il polo scolastico Zappa-Fermi di Borgotaro e che verrà attivato un nuovo corso di Enogastronomia. I corsi di Chimica e Moda verranno trasferiti definitivamente all’Ipsia di Parma mentre i corsi di Elettrica rimarranno attivi SOLO per gli studenti già iscritti ai corsi.

Quindi, considerato le capacità medie di un lettore si dovrebbe leggere: dal prossimo anno ci si potrà iscrivere solo per il corso di Enogastronomia? I corsi di Moda e Chimico saranno trasferiti da subito (contenti ovviamente studenti e genitori) mentre per i corsi Elettrico e Meccanico ci si potrà ancora iscrivere? Oppure terminati gli anni per quelli ora iscritti anche questi due scompariranno da Bedonia?

In qualunque modo vada è per NOI BEDONIESI!!!!, quei pochi che ancora hanno le palle per chiamarsi così, una sconfitta sonora.

Mi auguro, senza ironia, che il corso di ENOGASTRONOMIA vada bene, ma se questo non andrà bene? se gli iscritti saranno pochissimi? Cosa succederà? diremo addio per sempre ad una scuola superiore a Bedonia? Non era meglio andare e ottenere miglioramenti dall’Ipsia di Parma? Non era meglio consolidare quello che era per noi un ruolo importante in seno alla comunità dei comuni della montagna?

Qualcuno di voi ha pensato che ridurre a niente una scuola, o farla chiudere significa ridurre anche l’economia di un paese? Signori Commercianti gli affari non si fanno solo con il parcheggio davanti casa ma anche con la gente che vive o transita in paese. Qualche panino in più e due penne acquistate saranno poca cosa ma sono sempre meglio di nulla. Non avere più 130 alunni a Bedonia vorrà dire far decrescere la nostra economia che mi pare non stia molto bene.

Ridurre gli alunni vuol dire anche ridurre di conseguenza i servizi di collegamento, quindi meno mezzi di trasporto pubblico da Bedonia verso gli altri comuni.

E poi rimane il fatto dell’accorpamento che in sostanza è un passare direttamente sotto le dipendenze dell’Istituto di Borgotaro. Non mi risulta che in tutti questi anni la politica del capoluogo Valtarese sia stata tanto magnanima verso gli altri comuni.

Spero davvero di sbagliarmi altrimenti un altro pezzo della nostra cultura se ne andrà per sempre. Ci vuole tanto a costruire e pochissimo a distruggere. Mi pare che qui si ascoltino poco le esigenze culturali della nostra popolazione: non importa se ci sono dei beni storici da tutelare, non importa se centinaia di persone vogliono dire la loro sulla ristrutturazione del Breia, non importa se Bedonia perderà un suo pezzo di cultura come l’Ipsia... Non importa a chi però? Forse a chi non ama questo paese e a quanto pare sono in tanti a non amarlo, prima fra tutti coloro che invece potendolo amministrare lo dovrebbero preservare.

Un plauso infine ai ragazzi dell’Ipsia, che senza andare sui tetti, senza essere ascoltati in patria se ne sono emigrati a Parma e sono stati ricevuti nello stesso giorno da Provincia e Gazzetta.

E’ una battaglia persa questa in partenza. I grandi poteri, quelli del “PARTITO” avranno la ragione e CHISSENEFREGA se la comunità bedoniese ci rimetterà...  I se rangieran.

Ah dimenticavo, ovviamente è colpa delle GELMINI (ma andate a...)

Claudio Agazzi

Risposta di Fausto 00:22 - 06/12/10

Cavolo, sinceramente non me lo aspettavo che presentassero la pappa già pronta nel piatto. Io ho sempre speso parole di elogio per questa Amministrazione di Bedonia, ma se la faccenda è come l'ho capita, qui qualche punticino se ne va...

Per questo motivo mi piacerebbe in maniera molto pacata che qualcuno dell'amministrazione delicidasse la faccenda.

Io sono fermamente convinto che l'unico modo per non abbandonare le nostre montagne sia quello di qualificare la produzione artigianale a discapito di quella industriale (che possono fare tranquillamente, meglio e a minori costi nelle città).

Avevo proprio pensato e letto in questi giorni di un'iniziativa interessante portata avanti da un impresa femminile e riguardava la realizzazione di linee di abbigliamento, fatte anche su misura, per le persone diversamente abili.

E qui che si fa? Si hanno dei corsi già avviati e si spostano verso Parma?

Non esprimo alcun tipo di parere perchè vorrei veramente sentire prima l'altra campana, e l'unica cosa che metto in rilievo è che secondo me è arrivato il tempo di fare le cose in maniera seria, perciò per cortesia lasciate le scuole ai nostri figli in montagna e lasciamo i corsetti sull'importanza dei socialnetwork alla città.

Dite pure che sono guerre personali, ma la realtà dei fatti è che le cifre in ballo non giustificano sperperi del genere a fronte della chiusura (perchè è di questo che si tratta) delle nostre scuole (vere).

A Claudio dico solo una cosa... oggi mi si è inchiodato il PC e subito mi è venuto in mente che la colpa non poteva essere altri che di quella cattivona dela Gelmini... ovviamente scherzo perchè uso linux che al pari della Gelmini è un affidabile sistema operativo, certo non è a prova di ignoranti (come si suol dire...)

Risposta di Marchini S. 10:54 - 06/12/10

Signor Agazzi, signora Fiorella, signor Fausto mi sento di assecondare i vostri pensieri e le vostre preoccupazioni. Non c'è dubbio che questa scelta sia da imputare ai nostri politici. Queste 2 amministrazioni sono nella stessa linea di partito, è quindi evidente che il gioco tra le parti è "sporco". Studenti e genitori manifestate per non farvi mettere in piedi in testa. Quelle che sentirete saranno solo scusanti, colpe di altri ecc eccc ma la realtà è 1. E' già evidente.

Risposta di Fausto 12:43 - 06/12/10

ecco il link in cui viene presentato questo progetto di imprenditoria femminile.

http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/169583_e_ad_olgiate_olona_la_moda_veste_i_disabili/ .

Si tratterebbe di un mercato di nicchia per il quale è richiesta qualificazione... ed un alto livello di personalizzazione, di conseguenza potrebbe essere una strada percorribile.

Lo riporto perchè si capisca che non parlo di aria fritta... sono cose reali che non si devono inventare... basta informarsi e fare le scelte giuste in base al territorio in cui si vive.

Anzi, perchè non puntare proprio tutto sulla realizzazione di un paese fatto per una popolazione diversamente abile? Infrastrutture ecc.. Le nostre valli potrebbero diventare proprio un centro terapeutico a cielo aperto, un luogo in cui chi ha dei problemi può vivere meglio. Penso a laboratori fisiatrici e tutto quello che può ruotare intorno alla struttura ospedaliera che già c'è.

Certo che lo scoglio principale da superare è che tanti dei valligiani sono "diversamente furbi".

Lo stesso ragionamento potrebbe essere fatto per un polo linguistico. Da qui a 10 anni sarà obbligatorio utilizzare molte lingue altrimenti i mercati in espansione per noi saranno solo un problema invece che una risorsa.

Ciao

Fausto

Risposta di Claudio Agazzi 14:18 - 06/12/10

Ciao Fausto,
trovo questo spunto semplicemente fantastico.

Oltre all'utilità per l'economia, oltre all'utilità per i diversamente abili, diventa un fantastico strumento di marketing territoriale.

ciao

Claudio Agazzi

 

Risposta di Giovanni 09:23 - 07/12/10

Ciao Fausto,
concordo con te su alcune idee ma lascia che ti dica una sola cosa... hai presente la ferrovia? secondo te (mi pemetto di darti del tu) a Borgotaro rimarrà?

Oppure come prevedo io, tempo che finiscano i lavori della Pontremolese le FFSS chiuderanno e metteranno due bus-navetta x Ghiare?

Secondo me vi è da sperare(per noi) che i lavori della Pontremolese siano il solito appalto Italico che dura all'infinito! altrimenti se rispettano i tempi pr il 2020 fatevi/facciamoci l'abbonamento del Bus......

Io spero di arrivare alla pensione ma mia figlia ho paura che dovrà fare tanti tanti KM x lavorare o per studiare.

Quà se non si danno uno scrollone finisce tutto;un esempio pratico: mia moglie cercando lavoro si iscrive alle varie agenzie di lavoro(oltre ad effettuare colloqui diretti)per verificare se vi è la possibilità di trovare un lavoro nel settore delle lingue.

Bè ti devo dire che anche pur essendo Parma una città ad alta densità produttiva raffrontata ad altre provincie (es.Padova, Ravenna, Forlì, Vicenza...) non offre tante oppurtunità di lavoro.

Su un giornale nei gg scorsi è apparso un raffronto sulla differenza di utili e tasse pagate da un imprenditore con ca. 50 dipendenti in Italia e la stessa azienda trasferita all'estero (non si parla di Romania ma di paesi come l'Austri, Slovenia) ebbene :

Italia: utile 39000,00 € - tasse 79%

Altri: utile 80000,00 - tasse 53%

Come possiamo sperare di andare avanti??

I nostri governanti (tutti,opposizione e governo) ci dovrebbero spiegare come fare.

Per il tanto decantato Made in Italy (bella cosa certo) non servono 20 milioni di dipendenti ma solo 5.... e gli altri? li mandiamo in Cina?

 

 
Risposta di Remo Ponzini 15:46 - 06/12/10

Carissimi Claudio, Fausto, Marchini S. e Fiorella

Non posso che unirmi alla vostra deplorazione ed al vostro sdegno per questa invereconda rappresentazione che tutti i cittadini di Bedonia hanno subito, impotenti e vilipesi, da questa amministrazione comunale.
Già mesi orsono avevamo manifestato su questo blog le innumerevoli perplessità e preoccupazioni, che già si intravedevano, nella gestione di questa scuola professionale che per il nostro Comune era ed è di vitale importanza.

Una vera indecenza che va a colpire in primis tutti gli studenti e le famiglie interessate ma, come ha fatto notare Claudio, anche l'intera nostra comunità.

Ed ora davanti a questo sfascio che cosa ci attenderà ???
Le solite bugie pietose ???
Le solite triti giustificazioni ???
I soliti rimpalli di responsabilità ???

" Pensate male e ci azzeccherete sempre " diceva un noto politico ormai quasi centenario.
Ma vi confesso che, pur avendo una mente abbastanza fantasiosa,  non riesco a concepire come si possano prendere delle decisioni così drammatiche senza consultare i diretti interessati e la popolazione intera.

Mi viene da pensare che a noi poveri derelitti siano state taciute alcune sordide verità o quantomeno delle compiacenti sozzure politiche.
Il Sindaco ha il dovere sacrosanto di darci delle risposte; anzi se ci fossero state negligenze o altro DEVE fare di tutto per ripristinare la situazione pre esistente.

Penso di interpretare il pensiero di tanti miei concittadini.

Ciao a tutti.
Remo Ponzini

 
Risposta di Veronica Galli 17:09 - 07/12/10

Dopo avere letto i numerosi interventi sul Forum e anche i diversi articoli di stampa (vedi Gazzetta di Parma) riteniamo doveroso fare alcune precisazioni sul futuro del Polo Professionale di Bedonia.
 
1) il nuovo indirizzo enogastronomico-alberghiero che nascerà a Bedonia è la trasformazione automatica del Professionale Turistico già esistente allo Zappa Fermi di Borgotaro.
 
2) l'accorpamento allo Zappa Fermi permetterà di rafforzare l'intero polo scolastico della vallata, la cui unica Presidenza sopravvive grazie a una deroga rinnovata annualmente dalla Regione.
 
3) gli indirizzi già esistenti, elettrico e meccanico, continueranno ad essere garantiti come oggi. Il collegamento di videoconferenza esistente per le materie di indirizzo sarà garantito attraverso collaborazione di rete tra le scuole come già emerso in incontri con il Provveditore e i Presidi.
 
4) per i pochi numeri esistenti al corso di moda, è in fase di studio una risposta concreta per ridurre al minimo gli eventuali disagi sino alla conclusione del ciclo di studi.
 
5) la scelta effettuata è nata con l'obiettivo di rilanciare un Polo Scolastico che negli anni ha visto una lenta e graduale riduzione degli iscritti e nell'ottica di dare una nuova possibilità di scelta di studio ai nostri ragazzi.
 
6) il percorso per tale scelta è iniziato lo scorso anno, anche con incontri pubblici, dove mai sono emerse alcune posizioni intransigenti come quelle delle ultime ore. Peraltro dove la politica locale, al di là dei colori, si è dimostrata convinta di questa iniziativa.
 
7) questa scelta richiederà nuovi e importanti investimenti, non solo nel settore enogastronomico-alberghiero, ma necessariamente anche nei corsi già esistenti. Investimenti necessari per ottenere anche in montagna una scuola di qualità che deve essere l'obiettivo centrale di noi tutti.
 
8) nei prossimi giorni avrà luogo l'Assemblea degli studenti dell'IPSIA, al quale parteciperanno l'Assessore Provinciale Romanini, i Presidi dell'IPSIA  e dello Zappa Fermi, i Comuni di Bedonia e di Borgo Val di Taro e nella quale verrà spiegato in tutti i suoi aspetti il nuovo progetto.      

Risposta di Gianpaolo Serpagli 18:48 - 07/12/10

Faccio seguito a quanto ha ben scritto l'assessore Galli.

Leggendo gli ultimi post di questo forum ho ragionato sulla difficoltà che si incontrano nell’innovare e nel trovare nuove forme per migliorare la qualità della vita nelle nostre zone. Forse è un male italico o forse un eccesso di provincialismo che non ci fa mai pensare ai risvolti migliorativi e al passato. E’ vero siamo in un’epoca in cui la storia è sconosciuta ai più e in cui in un anno si perde la memoria.
Mi sono preso la briga di leggere i commenti che erano stati fatti l’anno scorso su questo argomento e ho notato cambi di direzione imbarazzanti.

Vengo al nocciolo.

L’Ipsia di Bedonia a cui noi bedoniesi siamo particolarmente affezionati, essendo l’unica scuola media superiore nel nostro comune, versa da parecchi anni in uno stato di totale abbandono da parte sia della politica locale sia della dirigenza scolastica. Ragione per cui abbiamo inserito nel nostro programma amministrativo un punto particolare sull’argomento che parlava di un rilancio della scuola e un potenziamento di quello che è e resterà il “core business” dell’Istituto: meccanica ed elettrica. Quindi appena insediati si è cercato un rilancio. Abbiamo tirato fuori un vecchio sogno che da tempo era nei cassetti delle amministrazioni comunali bedoniesi e abbiamo cominciato a incontrare esperti del settore e amministratori per consentire un duplice progetto:

·         un nuovo indirizzo enogastronomico – alberghiero
·         un polo scolastico della montagna – ovest.

Occorre ora spiegare il perché di questi due progetti.
Il primo. Sono più di vent’anni che le amministrazioni locali cercano di portare in valle un istituto alberghiero, così si chiamava in passato, per dare la possibilità ai nostri giovani di educarsi a quella vocazione turistica a cui Bedonia ha sempre aspirato ma che non si è mai data gli strumenti per diventarla. Da anni non si innesta nella nostra valle quel cambio generazionale necessario nell’attività di ristorazione e alberghiera, ma vale anche la pena di dire che i giovani coraggiosi che vogliono entrare nel settore specializzandosi non sono pochi e molti di loro sono costretti ad andare a studiare a Massa o a Salsomaggiore.

Il secondo. Questo è veramente un sogno comprensoriale che va al di là della politica e dei campanili. Creare una direzione locale delle scuole medie superiori che ci garantisca la sopravvivenza di tutti senza più deroghe e soprattutto quella autonomia necessaria anche dal punto di vista finanziario per far vivere meglio entrambi gli istituti.

Dopo diversi incontri anche a ore tarde con l’assessore provinciale Romanini che personalmente ringrazio e con i tecnici del settore abbiamo riscontrato che questo progetto era realizzabile. All’inizio ci sembrava potesse andare in porto già nell’anno scolastico in corso, ragione per cui avevamo fatto una bella assemblea molto partecipata, anche se non dagli scrivani di questo forum, in cui era emerso un via libera sommario anche da parte degli studenti e dei genitori. Poi purtroppo a causa dei regolamenti in ritardo del ministro non si è potuti procedere per l’anno scolastico 2009/2010.

Ora siamo quasi al traguardo. E qualche indottrinatore interessato che in questi anni ha fatto il bello e il cattivo tempo nell’istituto cerca, senza riuscirci, di far fallire un progetto ambizioso che va a potenziare una struttura che può avere enormi potenzialità.

A chi in questi giorni si diletta a scrivere senza informarsi e senza mai partecipare alle assemblee svolte in passato per illustrare i progetti voglio dare un consiglio. Non siamo a Milano e non vi costa nulla, credo, fermare qualsiasi amministratore per chiedere come stanno proseguendo i progetti.

Ho già dovuto, qualche mese fa, sopportare una campagna disinformativa sull’area Breia condotta da persone in conflitto d’interessi. Poi tutto si è sopito. I lavori stanno andando avanti e chi blaterava di dimezzamenti del campo Breia si è dovuto ricredere dall’evidenza dell’opera parzialmente realizzata.

Per anni si è lasciato che l’area Breia diventasse un’area di degrado senza raccolta firme e senza sommovimenti popolari, poi quando si è deciso di metterci mano per migliorare il paese è successo il finimondo. Lo stesso sta succedendo sull’ Ipsia.

Questo era quello che mi premeva dire. Prima di sentenziare Vi chiedo di informarvi e partecipare alle assemblee che vengono organizzate.
Scusate lo sfogo.

Con affetto per questo strumento che ci ha messo a disposizione Esvaso vi saluto e mi metto a disposizione per aiutare a migliorare la comunicazione.

Gianpaolo Serpagli

Risposta di Fausto 23:50 - 07/12/10

Ho letto con attenzione e, a parte la solita uscita infelice sull'indottrinatore mascherato (non so chi sia ma a questo punto immagino che un docente dell'avversa corrente politica la pensasse in maniera difforme dalla vostra), la faccenda mi sembra leggermente meno offuscata.

Rimangono tuttavia aperte e senza risposta le dolianze proposte da quegli studenti che "in corso d'opera" si vedono privati del corso che hanno iniziato.

Il fatto che vi fosse un corso vicino a casa potrebbe aver influito sulla scelta dell'indirizzo di studio, ora non penso sia sufficiente chiuderla con un ... vedremo di venirci incontro (punto lasciato aperto da Veronica). Io se fossi un genitore e mio figlio fosse costretto ad andare a Parma invece che studiare a Bedonia dopo che ha iniziato un indirizzo mi incazzerei di brutto, e secondo me, fareste lo stesso pure voi.

Per il resto mi sembra che anche se impopolari le giustificazioni addotte siano state motivate al meglio e personalmente le condivido (anche se ritengo che un indirizzo scolastico orientato alla moda ed all'immagine sia una scelta di qualità al pari di un indirizzo gastronomico-turistico).

Come l'avete messa giù sembrerebbe che la presenza degli alunni dovrebbe aumentare invece che diminuire ma questo ce lo dirà il tempo credo.

Resta anche a me il dubbio sollevato da Gigi sul motivo per il quale gli studenti abbiano scelto una via alternativa a quella del confronto diretto con l'Amministrazione.

Comunque in qualsiasi caso... è bello sentir suonare le campane... ah ora che mi ricordo... devo andare a suonare le campane del Borgo perchè da noi mi sa che le hanno legate!!!

 
Risposta di Gigi Cavalli 19:43 - 07/12/10

Una domanda mi sorge spontanea...

Veronica o Gianpaolo, mi potete dare, alle luce di quanto letto sopra, una motivazione per cui gli studenti IPSIA hanno dimostrato i loro timori presso la sede della Gazzetta e dal Presidente della Provincia?

Grazie!

 
Risposta di Fiorella 12:05 - 08/12/10

Chi vuole vedere la dimostrazione dei genitori alla Comunità Montana può guardare il video di Videtaro

http://www.videotaro.it/news_dettagli.php?idnews=1372 .

Risposta di Fausto 17:28 - 08/12/10

Ho visto il video, ed effettivamente dalle parole dei genitori traspare la delusione per il fatto che i loro figli siano costretti a rivedere le cose "in corso d'opera". Perciò penso che il vero sbaglio sia stato quello di non prevedere questa situazione qualche anno fa e chiudere le iscrizioni. Una volta che li hai lasciati iscrivere gli devi garantire il servizio fino in fondo.

Ho però notato una cosa... erano pochini i genitori, perciò poco potere politico in gioco.

Non dovrebbe essere così, ma secondo me si tratta di un numero di studenti "sacrificabile", di conseguenza di speranze, sinceramente, ne vedo poche.

E aggiungo una considerazione... quando si tratta di andare contro i poteri forti... (vedi 3 operai della Fiat) la sinistra ne fa sempre un motivo di principio... ma quando è lei a prendere le decisioni mi sembra che non abbia la stessa sensibilità...

Comunque personalmente vi sono vicino perchè ripeto che se può essere una scelta condivisibile quella di variare l'idirizzo della scuola, non è però pensabile cambiare le carte in tavola. Una volta smazzato si gioca con quello che si ha nel tavolo.

Mah.... noi speriamo che ce la caviamo!!!

Ps. comunque se veramente si vuole il bene della scuola è ora che la finiamo di mettere ad insegnare materie scientifiche a chi ha insegnato materie ludiche fino a ieri (anche se la legge lo permette, non so con quali accrocchi, bisognerebbe attenersi a criteri di opportunità e qualità). E tra l'altro gente che... come dice Serpagli... fa proseliti politici all'interno della scuola... e magari ha anche il coraggio di protestare contro la Gelmini. Qui non si interviene mai? Sulla qualità degli insegnanti? Mai?

A me è capitato di arrivare in 5° liceo e che l'insegnante (molto bravo) ci abbia fatto ripartire a studiare dal programma della terza in avanti, e fortunatamente era così in gamba che ci è riuscito. Anche in questi casi sono stato di fronte a persone completamente fuori ruolo.

 
Risposta di Claudio Agazzi 17:46 - 08/12/10

Ciao Gianpaolo, come vedi io sono abituato a parlare direttamente alle persone senza giri di parole.

Ti concedo tranquillamente questo sfogo, e ti assicuro che lo prendo davvero così perché viceversa, troverei il tuo modo di scrivere ed argomentare abbastanza fuori dalle righe.

Vengo ai punti: dici “cambi di direzione imbarazzanti” Considerato che stai commentando i post miei, di Remo, di Fausto e di Fiorella non riesco a capire dove siano questi imbarazzanti cambi di direzione. Anche se cambiare opinione non è mai negativo. Il mio personale punto di vista è: ben venga il corso di enogastronomia, ben venga l’accorpamento con lo Zappa Fermi di Borgotaro ma allo stesso tempo mettiamo NERO SU BIANCO E IN PUBBLICO gli obblighi vita natural durante che l’istituto di Borgotaro avrà nei confronti della SEDE di Bedonia. Visto la vostra massima disponibilità e trasparenza non credo che questo sia uno sforzo così terribile. Una sola cortesia, il NERO SU BIANCO facciamo in modo che sia molto più chiaro del comunicato per punti che avete redatto (riportato da Veronica) perché sinceramente in alcune parti, per mia pochezza culturale, faccio fatica ad intendere... e quindi se permetti, dubito.

Amichevolmente ti dico anche che stona un po’ il fatto del tuo rimarcare: “mi sono preso la briga di leggere i commenti...” Dal mio punto di vista siamo invece noi liberi cittadini che pagano anche le tasse a Bedonia che ci siamo presi la briga di verificare cosa sta facendo l’Amministratore. L’Amministratore invece non si deve prendere nessuna briga, se ha scelto di candidarsi, se vuole fare bene il suo lavoro, legge per dovere.

Per la scelta dell’alberghiero. Per me è un fatto positivo. Avrete sicuramente fatto analisi dettagliate per sapere che c’è richiesta, ma comunque sia mi pare uno stimolo valido, se poi sarà anche una buona idea tanto di cappello, se andrà male non sarò certo io a ridere, anzi mi dispiacerà doppiamente.

Sul polo unico Borgotaro Bedonia come ho già detto non avrei nulla in contrario, salvo che quando si fa qualche cosa ci si deve guadagnare tutti. Rodolfo Marchini, che mi pare che oltre a predicare quando serve dimostra anche, suggerisce di spostare alcuni corsi da Borgotaro a Bedonia, ma sicuramente l’avrete già previsto.

Sull’indottrinatore non saprei risponderti. Probabilmente non ti riferivi a me. Certo che se questo signore/signora sta lavorando così strenuamente per distruggere l’IPSIA di Bedonia, mi piacerebbe conoscerne l’identità.

Anche quando scrivi: “a chi in questi gironi si diletta a scrivere senza informarsi” non ti rivolgi a me giusto? Hai preso la briga di rileggere dall’inizio e avrai letto con che perdita di tempo ho scoperto che il padre di questo famigerato decreto ammazza scuole non sia la Gelmini ma piuttosto il buon Prodi, avrai letto sicuramente come mi sia presa la briga di sentire il dirigente scolastico dell’IPSIA di Parma che mi confermava di non aver ricevuto nessun invito da parte vostra per il convegno sul tema e che affermava che l’IPSIA di Bedonia non rischia la chiusura perché facente parte del complesso di Parma, oltre al fatto che è lo stesso decreto a sancirlo. Per quel poco tempo che ho ebbi anche occasione di parlare con la Maria Pia e con Carlo dell’argomento ma probabilmente sai con certezza che Fiorella, Fausto e Remo sono disinformati...:)

Farò di tutto per essere presente al prossimo vostro incontro. Mi interessa.

Vedi prima di additare a “senteziatori”, disinformati, scrivani le persone come il sottoscritto che dedicano il poco tempo che hanno, DISINTERESSATAMENTE, al bene pubblico dovresti riflettere un attimo.

Mi pare che Gigi abbia posto una bella domanda, come mai così tanti ragazzi sono andati a protestare a  Parma? Non sono andati sui tetti, non hanno messo sterco davanti la casa di qualcuno ma sono andati in Gazzeta e in Provincia a parlare. Parlare, parlare, parlare, condividere. Qualcuno dovrà pur iniziare a capire che non siamo più nel 2009. Non ho sbagliato, ogni anno che passa il modo di comunicare di rapportasi si evolve ma l’Amministratore, chiunque esso sia pare non comprenderlo...o a fatica.

Spero tu legga queste righe con il giusto tono, amichevole :)

Saluti a tutti

Claudio Agazzi

 
Risposta di Remo Ponzini 23:43 - 08/12/10

Buongiorno a tutti.

Un doveroso ringraziamento a Veronica e Gianpaolo per la dettagliata esposizione informativa che ci hanno fornito.  Questa compartecipazione attiva tra cittadini e pubblici rappresentanti è utilissima alla causa della comprensione ed, al contempo, può aiutare a disciogliere dubbi, malintesi e dissapori.

E' molto lodevole, caro Gianpaolo, la tua disponibilità a fornire delucidazioni in ogni dove. Ci sono fasce di persone anziane che, non interfacciando con il web, abbisognano anche di questi approcci personali. A volte anche la scrivania o il bancone di un ufficio possono rappresentare una barriera.
Personalmente però reputo che dall'apporto di un confronto pubblico (mi riferisco a questo forum) si possano estrapolare quei suggerimenti e quelle intuizioni che potrebbero essere utili alla risoluzione dei problemi. E questo anche dalle persone più impensate. Da rilevare poi che può anche servire a ridurre lo stacco ed il disinteresse verso le cose pubbliche che i politici spesso lamentano.

IPSIA : E' indubbio che restano interrogativi e perplessità. Questi ragazzi-studenti che sono andati ad esporre le loro problematiche alla Gazzetta di Parma (una quarantina) rappresentavano l'intero Istituto.
E' evidente ed ineluttabile che le loro motivazioni fossero legittime e sacrosante. Avrebbero dovuto trovare nei nostri rappresentanti locali i dovuti supporti ed attenzioni.
E' una frattura gravissima che dovrebbe indurre e fare riflettere tutti gli amministratori locali. Un vuoto veramente disdicevole.
L'auspicabile impegno NERO su BIANCO prospettato da Claudio non mi sembra concretamente raggiungibile. Non riesco proprio a scorgere politici in grado di assumersi queste responsabilità.
 
Ritengo che sarebbe un errore spostare il timone di comando allo Zappa di Borgotaro.      Lo trovo autolesionistico.

SAPPIAMO TUTTI CHE CHI COMANDA DISPONE.
 
Non vorrei che nel giro di qualche anno il ns. istituto si dissolvesse come neve al vento e che Bedonia si ritrovasse orfana di questa unica ed importantissima scuola professionale.
Scusate ma io sento odore di bruciato. Temo il torbido sottobosco politico e temo pure che qualche ns. rappresentante, pur in perfetta buona fede, si faccia buggerare ... buggerando l'intera ns. collettività.

Un saluto a tutti.
Remo Ponzini.

 
Risposta di Marino Manfredi 12:25 - 10/12/10

ragazzi, parlo alla veronica e a gianpaolo, io vi voglio bene e lo sapete, ma prima di parlare bisognerebbe viverci dentro alla scuola, mi sembra che prima di aprire qualsiasi indirizzo, indipendentemente dalle intenzioni, bisognerebbe fare una cosa più democratica e vedere cosa ne pensano sia i ragazzi che tutti i professori che dentro alla scuola ci vivono, dire che la scuola versa in un totale abbandono è un insulto verso chi ci lavora nella scuola e , specialmente verso chi si è fatto il culo per anni per farla funzionare.

io sono sempre stato di sinistra ma la sinistra penso si basi sulla democrazia non sul colpo di mano politico senza chiedere niente a chi la scuola la vivrà, ossia ai ragazzi e tutto il corpo docente, non ho niente contro l'appertura di un indirizzo eno ma le cose andavano fatte in modo diverso, poi non ritengo giusto che vengano trattate come pedine sacrificali le ragazze della moda.

se si voleva aprire un indirizzo eno democraticamente bisognava intavolare un confronto con tutte le parti in causa, aprendo la discussione ai rappresentanti dei ragazzi e dei genitori, poi non ritengo certo che l'eno garantisca la soppravivenza degli altri indirizzi, l'utenza è sempre la stessa e, forse solo Gesù Cristo moltiplicava i pani e i pesci a suo piacimento.

la vostra supposta dittatura direzionale ha permesso alla scuola, tra mille difficoltà di andare avanti tutti questi anni, sono curioso di vedere se lo zappa fermi ha la pietra filosofale che trasforma tutto in oro, vedremo.

forse avere più considerazione per chi lavora e venire a vedere come stanno le cose, sentendo tutte le campane, sarebbe stato più giusto e rispettoso; se si chiede rispetto bisogna anche darlo.

I ragazzi hanno tutto il diritto di protestare per esprimere il loro parere, alla base della democrazia c'è la protesta civile, altrimenti siamo in una dittatura e questo non penso sia propriamente di sinistra.

chiedete agli studenti se in tutti questi anni sono stati soddisfatti o meno della dirigenza che voi chiamate dittatoriale, chiedete se da questa dirigenza sono stati aiutati oppure no.

prima di parlare informatevi ed evitate i sermoni politici, tanto poi nella scuola non ci vengono i sindaci o gli assessori ci vengono i ragazzi e i professori a lavorare.

Noi abbiamo un'utenza di lavoratori e di gente semplice, a volte difficile, non sono certamente gente da liceo, per questo ritengo le professionali l'ambiente più difficile dove lavorare ma anche il più necessario a formare masse pensanti e non solo pedine nelle mani della politica quale essa sia.

 
Risposta di Remo Ponzini 17:02 - 10/12/10

Ecco il testo di un articolo apparso sul quotidiano on-line PARMADAILY titolato:

SCUOLA ALBERGHIERA a BEDONIA  " PROPOSTA INDECENTE ".

Lo lascio commentare a Voi. Ora devo uscire.

Ciao a tutti.

La Provincia esamina la possibilità di aprire una nuova Scuola alberghiera a Bedonia e il PdL insorge.
Da una parte la Giunta Bernazzoli che in sede di Commissione Formazione e Scuola, presentando il nuovo POF, il Piano dell’Offerta Formativa, e adducendo come scusante la scarsità di alunni dello Zappa-Fermi – l’IPSIA di Borgotaro che ha una sede distaccata anche a Bedonia – lancia una sfida all’ultimo studente all’Istituto alberghiero Magnaghi di Salsomaggiore. “Tanto - come si affretta a precisare l’assessore Romanini - per la Provincia si parla di costi ridotti, la maggior parte dei fondi sono statali…”; dall’altra il consigliere provinciale PdL Simone Orlandini che parla di “Proposta indecente, di concorrenza sleale a Salsomaggiore – che verrebbe ulteriormente penalizzato in una delle poche cose che ancora funzionano – e di gesto gravissimo, soprattutto in un momento di obbligata austerità, in cui risulta di cattivo gusto, oltre che disdicevole, fare dei distinguo tra soldi che vengono messi da un’amministrazione locale e quelli che vengono stanziati dal Governo”. “Il tutto – continua Orlandini – in aperto dissidio con la politica di razionalizzazione dei costi promossa dalla riforma Gelmini”.
A Orlandini fa eco il coordinatore provinciale del PdL Luigi Giuseppe Villani.
“È evidente che alla Provincia stia veramente poco a cuore il futuro di Salsomaggiore e della sua comunità. La presenza di un Istituto alberghiero di fama nazionale come il Magnaghi rappresenta oggi, purtroppo, una delle poche risorse per la cittadina termale che dopo essere stata depredata delle sue Terme – e in questo sacco la Provincia e gli uomini da lei indicati hanno ben più di una colpa – oggi rischia di perdere un altro dei suoi gioielli”. “Inoltre – continua Villani – è anche evidente che lo Zappa-Fermi lo si rilancia costituendo un doppione ma, piuttosto, ricercando ed attivando indirizzi scolastici che abbiano maggiore attinenza con quel territorio”.
“Ma l’aspetto più triste di tutta questa vicenda – continua Villani – è constatare quanto immatura sia tra Bernazzoli e i suoi, la coscienza della sobrietà da tenere nell’amministrare la spesa pubblica. Si sa infatti che sulla scuola vi è stata una netta razionalizzazione delle risorse anche perchè molte di esse sono state negli anni usate in modo improprio. Nel momento stesso in cui ci si accinge a deliberare una spesa di alcune centinaia di migliaia di euro, pur provenendo queste per la gran parte dallo Stato la Provincia dovrebbe pensare ad utilizzarle nel migliore dei modi non per attivare una Scuola doppione e quindi scarsamente utile. L'unico merito che questa scuola avrebbe sarebbe infatti quello di sistemare, almeno temporaneamente, alcune beghe all’interno della maggioranza di sinistra in provincia, ma questo non è il bene comune”.

Da: www.parmadaily.it/Notizie/Dettaglio.aspx?pda=PRB&pdi=39616

Risposta di Fausto 17:55 - 10/12/10

Spero solo che ti sia inventato tutto Remo... o che tu abbia fatto un copia incolla sbagliato... o di essermi sbagliato a leggere...

Per farla breve... la sinistra avrebbe venduto la pelle dell'orso (del lupo o che dir si voglia) senza averlo catturato e quel che è peggio è che i miei timori che anche i vertici Provinciali della PDL siano da rivedere di brutto.

Saremmo di fronte al solito rimpiattino in cui alla fine chi se la prende nel (posso Gigi???) CULO!!! siamo solo noi perchè siamo rappresentati in Provincia e in Regione da destra e da sinistra da gente che non glie ne fotte na cippa della Montagna.

Giocano al poliziotto bravo e a quello cattivo ma tanto il finale è già scritto.

Venga l'amico (a sinistra si chiamano compagni) Villani (sempre che le abbia dette veramente) a ripetere le stesse parole qui in montagna.

E venga il compagno Bernazzoli a fare quello che ha promesso con i soldi degli "altri", cioè lo Stato (che però siamo sempre noi...).

Remo dimmi che non è veo!!!

Ciao

Risposta di Comitato della montagna 10:40 - 11/12/10

Carissimi,
è proprio vero che chi ha scritto non è informato bene sul mondo della scuola!!

Cominciate a leggere i decreti applicativi della Riforma Gelmini, e cominciate a guardare questo territorio che sta morendo. I personalismi non servono in questo momento e dire che per l'Ipsia è sempre andato tutto bene negli ultimi 30 anni è una parola forte. I poveri ragazzi dell'Ipsia e le loro famiglie non sanno ancora cosa significa ASSISTENZA e MANUTENZIONE TECNICA  e cosa significa la RIFORMA.  Forse è ora che i Dirigenti dell'IPSIA lo spieghino.

 Rafforzare il Polo Professionale della Montagna è indispensabile. La scuola sta cambiando a tutti i livelli e allora tutti dobbiamo fare uno sforzo per migliorarla dando ulteriori opportunità alle nuove generazioni della Val Taro- Val Ceno che vogliono imparare un mestiere  attinente al territorio. Gli elettrici e i meccanici possono stare tranquilli perchè loro avranno sempre la possibilità di questa opportunità formativa visto che la zona offre anche per loro possibilità lavorative.

Tutti vogliamo cambiamenti in questo paese chiamato ITALIA ma alla prima opportunità ci si spaventa e vengono fuori i personalismi di pochi. Cominciate a informarvi sulla riforma e poi tirate le vostre conclusioni. 30 anni sono passati così, diamo una possibilità diversa ai nostri figli e una svolta alla montagna che affonda sempre di più nel clientelismo e nell'interessi di pochi.

LEGGETE LA RIFORMA!!!

Risposta di Michele 12:14 - 11/12/10

Caro Remo,
la democrazia come la libertà di parola è uno dei cardini della libertà. Prima di parlare bisognerebbe documentarsi. Un onesto cittadino come te non dovrebbe cadere nella trappola dei vecchi e navigati politici (Villani) anche se sei di parte. Dire che l'eventuale apertura di un indirizzo enogastronomico a Bedonia provocherebbe la chiusura del Malpighi di Salsomaggiore è una bufala di tale proporzione che non la credono più neanche i bambini dell'asilo-nido. La sinistra ha i suoi difetti, litiga come e più degli altri ma quando partorisce un'idea decente per rafforzare il polo professionale della ValTaro, non seguire questi progetti vuol dire non vedere niente davanti al proprio naso. Per tanto, conoscendoti come onesta persona, ti prego...informati sui dati tecnici della scuola e non seguire i pifferai magici del tuo partito... impara a ragionare con la tua testa.

Cordialità Buon Natale

Michele

 
Risposta di Remo Ponzini 00:07 - 11/12/10

Caro Fausto,
ormai mi pregio di conoscerti abbastanza bene. Conosco le tue visioni e/o percezioni, la tua franchezza, la tua concretezza.
Questo articolo non ha fatto imbestialire solo te ma anche il sottoscritto; ma vedrai che anche altri condivideranno il nostro disgusto.

Ci hanno fornito la solita rappresentazione farsesca, la solita esibizione di insipienza, la solita bieca sciatteria ed il dispregio totale nella gestione del bene collettivo.
Hai detto bene; costoro proprio non ci caccano. Ci considerano dei burattini anchilosati da manovrare, da usare ed infine da cestinare.

Da questo censura generale non salvo alcuna forza politica ma quello che mi ha maggiormente angustiato sono state le dichiarazioni pro-Salso dell'on. Villani.
Il dispregio che questo signore ha mostrato nei confronti di Bedonia temo derivi dal fatto che alle ultime elezioni amministrative gli hanno preferito il sign. Lavagetto. Ripicche personali all'interno dello stesso partito che non tengono in nessun conto delle necessità di questo paese di montagna.
A sentire Lui i poveri ed i bisognosi risiederebbero nella ricca cittadina termale; veramente inconcepibile la sua insolente protervia.

La sinistra, il centro, la destra. Ne farei un fascio ed accenderei una pira; non vedo spiragli all'orizzonte.
Ciao.
Remo Ponzini.

 
Risposta di Carlo Berni 14:19 - 11/12/10

Credo che la verità dovrebbe essere sempre al centro dell'attività amministrativa e politica di chi ha incarichi istituzionali.
 
Mi auguro pertanto che gli interventi sulla stampa in queste ore da parte del PDL provinciale, sull'apertura di una nuova Scuola Alberghiera a Bedonia, siano dettati solo da una non conoscenza dei fatti.
 
Quando si parla di investimenti per centinaia di migliaia di euro, vorrei sapere da cosa si ricava tale cifra. Perchè il personale è quello del Professionale Turistico di Borgotaro che verrebbe chiuso contestualmente, i locali sono già a disposizione e non occorrono attrezzature nuove per almeno i primi 2 anni di corso. Gli investimenti saranno invece necessari nel Polo Professionale di Bedonia nei due corsi meccanico ed elettrico, al fine di renderli più adeguati al nuovo mondo del lavoro.
 
"Concorrenza sleale con Salsomaggiore", perchè? Solo due ragazzi del comprensorio si recano in quell'istituto alberghiero, mentre la maggiorparte si reca nella vicina Liguria usufruendo di autobus di linea per oltre 60km.
Non sono d'accordo sul fatto che una scuola legata al turismo e all'ospitalità non sia attinente alle peculiarità della Valtaro e della Valceno, anzi in un periodo di crisi come quello attuale può aiutarci a diversificare il tessuto economico.
 
Chiarito l'aspetto economico di un Alberghiero a Bedonia senza sperpero di denaro pubblico, resta il rammarico di vedere così tanta tempestività nell'intervenire nel dibattito politico sulla montagna criticando eventuali nuovi servizi e nuove politiche per il futuro, mentre regna il silenzio quando le nostre fabbriche e le nostre scuole chiudono.
 
Se qualcuno crede a quello che ho affermato, potrebbe chiedersi il perchè di questi duri interventi. Ad una non conoscenza dei fatti come affermato in premessa, aggiungerei di pensare a cosa riserva il calendario di Salsomaggiore il prossimo anno... 

Risposta di marino manfredi 20:14 - 11/12/10

carissimi, vedo che nessuno si è sognato di ripondermi sul perchè non sia stato instaurato un tavolo di confronto aperto ai rappresentanti degli studenti, dei genitori e dei professori che, nella stragrande maggioranza non ritengono l'attuale direzione deleteria.

Sono tutti capaci di criticare il lavoro degli altri senza esserci dentro,o, pur essendoci, non facendo altro che distruggere, poi, a mio parere, le critiche sono in larga parte dettate da motivi personali che esulano qualsiasi contesto inerente al bene degli studenti.

Ho già detto che non ho nulla contro l'enogastronomico ma voglio proprio vedere se le cucine che abbiamo a Bedonia sono a norma, io penso, al contrario che sia necessario un forte investimento per metterle in condizione di funzionare.

non c'è nulla di male a proprorre un'alternativa ma bisogna essere chiari e sinceri, di propaganda in giro ne ho vista anche troppa.

 

Risposta di Fausto 00:05 - 12/12/10

Mi sono già espresso sulla positività della scelta di accorpare, a patto di mantenere poi i giusti servizi presso l'Istituto di Bedonia, ma quello che mi lascia perplesso è il fatto che abbiate "segato per certo" i due rami senza avere la certezza matematica della sostituibilità... se non ho capito male per l'enogastronomico a Bedonia siete ancora in fase decisionale.

Per quanto riguarda le obiezioni relative all'infelice uscita mi vedono perfettamente d'accordo.

Una cazzata è una cazzata indipendentemente da chi la pronuncia, e, mi sembra evidente, non sono certo di idee sinistrorse.

Queste uscite avvalorano solo la mia tesi che ci voglia un partito della Montagna slegato dalle correnti e ideologie nazionali perchè quelle non fanno altro che dividerci e frammentare il nostro potere contrattuale nei confronti della Provincia e della Regione.

Ps. le criticità mi sembrano comunque ancora di più ampia portata... vedi A.P., le poste sono sempre chiuse al pomeriggio, la situazione treni è rimasta invariata, non solo l'edilcuoghi fatica, tante aziende locali, le righe blu hanno ammazzato il centro storico di borgotaro, tarsogno sta scomparendo, a compiano crolla un pò tutto, i commercianti non fanno gruppo (significa che l'Ascom non ha più le redini della situazione in pugno..), l'espansione dei progetti di copertura a banda larga sono arenati, l'informatizzazione della pubblica amministrazione è all'era della pietra e tanto tanto altro.

ps. ps. : comunque complimenti per l'intervento perchè sarebbe stato facile cavalcare l'onda e piantare tutto a metà scaricando la responsabilità addosso agli altri. Rinnovo la mia stima a chi ha il coraggio di agire per il bene comune.

 
Risposta di Claudio Agazzi 18:07 - 11/12/10

La differenza tra gli uomini "liberi" e quelli "prigionieri" sta tutta qui. Da una parte quel che dice Bersani è oro colato, non serve capire cosa dice, si accetta e si difende.

Dall'altra si è liberi di dire che il Sig. Villani ha detto una sciocchezza grande come una casa e che lo stesso pare non abbia mai fatto nulla per noi.

Parlo di me e mi permetto di interpretare il modo di pensare di Remo e di Fausto da quello che leggo.

Mi piace che ci sia un Comitato per la montagna. Io la riforma l'ho letta e allora? Ho trovato molti punti dove si tenta di "distruggere" questo sistema delle baronie e qundi non mi scandalizzo se i baroni facciano di tutto per dire il contrario. Siete per caso dei baroni?

Caro comitato, parlo a nome mio, io i cambiamenti li voglio ma devono garantire il pregresso se questo c'è. E' stato un cambiamento anche cambiare la destinazione d'uso del ex cinama di Bedonia, l'aver rifatto alcune strade del centro storico con ciottoli rossi ma se permette non li ho trovati positivi. Come vede i cambiamenti devono essere ponderati e se mi permette ancora, il più possibile condivisi e rispettosi.

Detto questo ben venga tutto quello che può aiutarci.

Abbasso i Villani e abbasso i gerarchi della sinistra che dispongono e impogono agli amministratori comuncali il da farsi.

 

Cordialmente

Claudio Agazzi

 
Risposta di Paolo 16:57 - 13/12/10

Ben ci stà....... la colpa è sempre nostra e di quei politici bedoniesi che pensano di essere dei veri politici invece sono solo dei galli in un pollaio. Se la locale sezione del PDL "omissis" non faceva espressamente votare "omissis" anzichè "omissis" qualche possibilità in più l'avevamo, invece illusi eravamo e illusi saremo!!!!  Complimenti!!! Grazie! Seguiremo ancora i vostri preziosi consigli!!!!

Risposta di Fausto 23:38 - 13/12/10

Il mio voto.

Ho riletto con attenzione Paolo per evitare di dire fesserie, ma anche rileggendo mi sembra di capire che hai votato chi ti è stato indicato.

Orbene la mia personale scelta è stata quella di depennare in automatico chiunque cercasse di influenzare il mio voto.

Se il Centro Destra deve vincere lo deve fare con criteri diversi dalle logiche partitiche che dominano le nostre valli da secoli (e cioè di venire a chiederti il voto a casa, parlo per esperienza vissuta).

Perciò nella tua vena polemica noto un rammarico che non puoi che addossare a te stesso.

Se tutti facessero come me... stai tranquillo che te lo chiedono una volta e poi non lo fanno più!

La verità che sta dietro è però che non conosciamo nè uno nè l'altro perchè nè uno nè l'altro si è preso la briga di farsi conoscere (e forse è stato meglio così viste le ultime sortite).

Tra l'altro nessuna smentita ufficiale è stata presentata e tanto meno sono state presentate scuse pubbliche.

Se quella del turistico è stata una "vendetta" allora comunque nel bene e nel male hai votato per il meno peggio.

Io non so se i vertici della PDL siano contenti dell'operato dei loro rappresentanti provinciali, io personalmente SERO. E, visto che sono sempre secoli che in Emilia vince il Centro Sinistra anzi... la Sinistra forse sarebbe meglio che cominciassero a metterli in discussione.

ps. la mia non è una presa di posizione nei tuoi confronti... ho preso solo spunto perchè finalmente mi hai chiarito che giochetti ci sono dietro. E con i giochetti noi ci spegnamo loro (in Provincia intendo) ci campano.

Risposta di Assemblea genitori IPSIA Bedonia 10:15 - 15/12/10

Su richiesta dell'Assemblea dei genitori IPSIA "P.Levi" sede coordinata di Bedonia, inviamo copia della delibera del Consiglio di Istituto inerente all'argomento trattato. Vedi allegati...

 
Risposta di Remo Ponzini 18:32 - 17/12/10

Ecco un articolo della Gazzetta di Parma riguardante l'Ipsia di Bedonia :

http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/2/67481/La_scuola_cambia%3A_arrivano_nuovi_corsi_tarati_sul_mercato_del_lavoro.html .

Anche Repubblica on-line ha pubblicato un articolo al riguardo:

http://parma.repubblica.it/cronaca/2010/12/17/news/scuole_superiori_si_punta_sul_lavoro_otto_nuovi_corsi_professionali-10326618 .

 
Risposta di Marco S. 11:52 - 18/12/10

Notizia di oggi:

LA RIORGANIZZAZIONE DEGLI ISTITUTI. Sul versante della riorganizzazione le novità riguardano lo spostamento della sede distaccata dell’Ipsia Levi da Busseto a Fidenza e l’accorpamento della sede dell’Ipsia Levi di Bedonia con lo Zappa-Fermi di Borgotaro. Nella sede di Bedonia sarà come detto attivato l’indirizzo enogastronomico e ospitalità alberghiera: una scommessa sul futuro della scuola e dello sviluppo dell’Alta Val Taro, attraverso cui si formeranno tecnici per gli esercizi di ristorazione e le strutture ricettive.

 
Risposta di Remo Ponzini 15:41 - 18/12/10

Nonostante la protesta l'Ipsia di Bedonia sarà accorpato con lo "Zappa-Fermi"

Nonostante il freddo pungente, gli animi degli studenti di Bedonia continuano a essere surriscaldati. La protesta montata negli ultimi giorni ha visto studenti e genitori uniti contro la delibera, approvata ieri pomeriggio in Provincia, che stabilisce l'accorpamento dell'Ipsia di Bedonia con il polo scolastico Zappa-Fermi di Borgotaro. In mattinata un gruppo di studenti intirizziti dal gelo, ha  manifestato davanti alla sede della Provincia di piazzale della Pace, chiedendo un incontro con l'assessore alle politiche scolastiche Sergio Romanini.
«Quest'unione forzata va in direzione della nuova riforma Gelmini, fare numero per garantire il servizio, a discapito degli studenti di moda e di chimica che saranno costretti a venire a Parma tutti i giorni e di quelli di meccanica e elettrica che dovranno trasferirsi a Borgotaro»  dice un genitore impugnando un megafono. Sua figlia, iscritta al corso di moda, aggiunge: «La mia famiglia dovrà spendere più di 400 euro all'anno di autobus e io dovrò svegliarmi tutti i giorni alle 5 per essere a casa alle 16».
Dopo circa mezz'ora gli studenti vengono fatti entrare nel palazzo, dove l'assessore Romanini li accoglie cercando di rassicurarli: «Lavoriamo per arricchire l'offerta formativa della montagna, vogliamo creare meno disagi possibili per gli studenti del corso di moda e rendere lo Zappa-Fermi il polo scolastico di riferimento, aggiungendo un nuovo indirizzo enogastronomico».
 Un brusio di protesta accompagna le parole dell'assessore. Il genitore con il megafono e qualche studente esprimono la loro contrarietà, ma la decisione sembra ormai questione di ore.
 «Il percorso di consultazione dura da più di un anno e ha compiuto tutti i passaggi necessari, se c'è stato un difetto di comunicazione non è stato mio. So bene che ogni cambiamento comporta delle preoccupazioni ma dobbiamo avere fiducia» conclude l'assessore.
All'uscita del palazzo le facce dei ragazzi sono scontente. Il corteo si sposta all'Ipsia P. Levi, dove il preside Barezzi conferma alla Gazzetta le preoccupazioni degli studenti: «L'assessore ha sempre dimostrato molta disponibilità, ma rimangono forti le perplessità su questa operazione che vanifica i nostri investimenti sulla sede di Bedonia. Inoltre un incontro serio con tutte le rappresentanze del caso è avvenuto solo una settimana fa. Secondo i nostri numeri ci sembra poi improbabile che un corso enogastronomico a Borgotaro possa avere i numeri per essere attivato».

(Articolo del 18.12.2010 della GAZZETTA DI PARMA)

 
Risposta di Claudio Agazzi 21:01 - 19/12/10

Buonasera,
nell'articolo apparso sulla Gazzetta di Parma, virgolettato, è scritto questo commento di un genitore: "Quest'unione forzata va in direzione della nuova riforma Gelmini, fare numero per garantire il servizio, a discapito degli studenti di moda e di chimica che saranno costretti a venire a Parma tutti i giorni e di quelli di meccanica e elettrica che dovranno trasferirsi a Borgotaro».

A parte che in questo caso la riforma "Prodi" mantenuta da questo governo pare non incidere sul plesso di Bedonia...

E va beh

E fatta la considerazione che qui c'era un'occasione per mettere a frutto questo famoso beneficio della banda larga in quanto anche se pochi questi studenti potevano seguire parte delle lezioni in video conferenza... Ma ovviamente è materia per riempirsi la bocca nei convegni per poi rinnegare tutto alla prima occasione.

A parte tutto e fatta la considerazione volevo soffermarmi sulla frase: "... e di quelli di meccanica e elettrica che dovranno trasfersi a Borgotaro".

E' un errore giusto? Oppure nell'accordo di accorpamento è previsto questo? Se possibile chiederei una risposta ufficiale dalla Veronica.

Ciao e grazie

Claudio Agazzi

 
Risposta di manfredi marino 11:31 - 21/12/10

mi spiegate come mai se fanno politica i firmatari della lettera pubblicata da delgrosso nessuno muove un dito, se bernazzoli prende qualche iniziativa a difesa dell'onore della scuola in cui insegna parte subito la telefonata delle nostre amministrazioni locali per farlo cazziare dal preside e farlo passare come fomentatore?

le difficoltà organizzative nella nostra scuola ci sono sempre state, e abbiamo sempre cercato di fare il possibile per eliminarle, come mai solo da 2 anni le persone di cui sopra si lamentano così calorosamente? forse per preparare il terreno all'eno e fare fuori maurizio dalla dirigenza, dirigenza che gli ha sempre impedito di fare a scuola i loro comodi.

quando la buia non era ancora scoppiata allora andava tutto bene, siamo seri, evitiamo le pagliacciate, evitiamo di dire che l'eno è stato fatto disinteressatamente per migliorare l'offerta formativa e il bene dei ragazzi perchè non è vero, o almeno non è vero per tutti.

sono convinto che la maggio parte delle persone che lo vogliono lo fanno per interessi personali e voglia di potere politico, specialmente alcuni miei colleghi all'interno della scuola; se ne accorgeranno di quanto falsi siano queste persone quelli onesti e moderati che vogliono l'eno, vedrete che daranno problemi anche a loro.

come ho già detto vedremo se magicamente dal prossimo anno sotto lo zappa tutti i problemi spariranno, lo spero per i ragazzi ma ne dubito fortemente.

Risposta di Remo Ponzini 13:57 - 21/12/10

Caro Marino,
come insegnante ci hai fornito una visione dall'interno che ci mancava. Il quadro che ci hai delineato è tutt'altro che consolante.
Mi sembra di aver intravisto un miscuglio di posizioni in antitesi fra loro, arroccamenti personalistici e pretestuosi fra insegnanti, macchinari ed attrezzature vetuste ed una frotta di alunni e genitori tumultuosi scesi in piazza a manifestare il loro disagio e le loro preoccupazioni per il futuro della scuola.
Una rappresentazione davvero raccapricciante che non lascia intravedere squarci di credibili soluzioni. Non oso immaginare come una direzione possa gestire e procedere in questo disarmante contesto; in questa fangosa pastoia fatta di recriminazioni e dove ognuno sbandiera la propria verità.
 
Mi sembra che anche qui, per dirla con il celebre motto di Claudio Agazzi, occorrerebbe una " dittatura illuminata " ma con poteri illimitati.

Ciao a te e buone feste a tutti.
Remo Ponzini

Risposta di manfredi marino 10:05 - 22/12/10

grazie remo,
non siamo di parti politiche uguali, come ho già detto sono sempre stato di sinistra ma se questa è la sinistra, ossia quella che rappresentano i nostri politici a livello locale e provinciale, ormai non sono più neanche di sinistra, ma le tue risposte sono sempre precise e ben articolate.

la situazione dilaniante e il rancore che la mancanza di trasparenza della decisione di creare l'enogastronomico hanno causato è devastante, serviranno anni per sanarla.

ormai nella politica non credo più, è solo l'arte di usare il prossimo per scopi personali e voglia di potere, spero comunque che il progetto enogastronomico, fatto con tanta prepotenza, serva almeno ai ragazzi che si iscriveranno, lo spero ma non lo credo.

l'esempio che tutti noi abbiamo dato ai nuovi iscritti è pessimo, io sono entrato nella discussione disgustato da offese vili e codarde verso bernazzoli in caso contrario non lo avrei mai fatto.

 a scuola capita che vengano chimate le forze dell'ordine contro gli alunni, che gli vengano dati dei voti negativi per intimorirli ed evitare che protestino contro l'avvento dell'enogastronomico, ma può un professore serio fare queste cose? esse sono degne del peggior regime eppure chi sostiene l'eno a scuola le ha fatte.

se fossi io il sindaco di bedonia, cosa che non sarà mai perchè mai mi metterò in politica, la prima cosa che avrei fatto è prendere le distanze da questa gente e censurarla per evitare di mischiarmi con tal risma, gli avrei detto di rispettare l'avversario, ormai a terra inerme, e anche di rispettare gli alunni che sono le vere povere vittime del rancore che si è creato incautamente e maldestramente.

certamente quanto succede è specchio dei tempi, credo che i vecchi politici bedoniesi, di qualsiasi estrazione e pur coi loro difetti, mai si sarebbero comportati in  qiesto modo, mai si sarebbero alleati con dei vili buffoni.

peccato per tutti e scusa ai ragazzi da parte mia per il rancore che vedono e le cose che subiscono.

Risposta di Carlo Berni 13:14 - 22/12/10

Un saluto a Marino,
noi due non ci conosciamo molto, pur salutandoci e pur avendo avuto il sottoscritto conferma della tua generosità quando c'è stato bisogno di aiutare una famiglia in difficoltà.
Anche per questo episodio, ho sentito la necessità di intervenire sul dibattito della scuola per cercare di dare alcune risposte ad interrogativi del tuo ultimo intervento.
I rapporti tra i docenti all'interno dell'IPSIA erano compromessi molto tempo prima di quando si è cominciato a parlare di accorpamento e di Alberghiero; non ne conosco le motivazioni, e neanche mi competono.
La scelta di rafforzamento del polo professionale di Bedonia e del sistema scolastico in generale della montagna, nasce SOLO dall'analisi preoccupante di un calo di iscrizioni, dalla necessità di un indirizzo che possa dare nuove risposte occupazionali legate al territorio, dal consolidamento di una Presidenza in vallata che sopravvive ad una deroga rinnovata ogni anno e dall'esigenza di riportare altri Enti ad investire sulla formazione professionale in montagna.
Abbiamo cominciato a parlarne 15 mesi orsono con i Comuni vicini, con la Comunità Montana, con la Provincia, con la Regione, con il Distretto Scolastico, con il Dirigente Scolastico Provinciale e con i Presidi. Con quelle persone a cui la  legge demanda il compito di programmazione delle scuole e degli indirizzi sul territorio. Logicamente ci sono stati momenti di incontro con i Sindacati e con diverse Associazioni.
Abbiamo organizzato un incontro pubblico in Municipio e MAI sono stato invitato ad incontri con genitori e ragazzi in scuola per illustrare i "perchè" della nostra scelta; neppure quando l'ho chiesto direttamente per telefono ad un genitore.
Il Comune sin dall'inizio ha preso le distanze da tutto il corpo docente dell'Ipsia di Bedonia, pur non negando a nessuno colloqui. Ma abbiamo intuito subito che mentre noi eravamo mossi da un nuovo disegno di scuola in vallata, altri erano animati da obiettivi personali. Ma sia tra i pro che tra i contro. Chi diceva che i ragazzi sarebbero andati a scuola a Borgotaro, che spariva il corso di meccanico, che chiudeva tutta la scuola a Bedonia e chi dall'altra parte scriveva un'interrogazione per conto della minoranza accusando il Comune che non stava facendo nulla per istituire l'enogastronomico a Bedonia.
Gli insegnanti hanno un compito molto importante, non solo didattico ma anche di esempio agli alunni come comportamento e correttezza. Usando le tue parole, "con tal risma" è eventualmente chi ha responsabilità scolastiche che deve intervenire e richiamarla a fare il proprio dovere, non il Sindaco che in questo caso non ha alcuna competenza.
Tornando al centro della discussione, sarebbe meglio dire finalmente ai ragazzi e ai genitori, che la riforma scolastica con il nuovo indirizzo di Manutenzione e Assistenza  permetterà di avere a Bedonia  ben 4 specializzazioni (elettrico, elettronico, meccanico e termico), che partirà l'enogastronomico (presto con l'orientamento capiremo cosa vale in termini di iscrizioni) e che per le ragazze iscritte a moda c'è l'impegno di accompagnarle sino al 5° anno. Avremo un Preside e una segreteria a 15km di distanza che ci permetteranno una maggiore crescita qualitativa del Polo Professionale.
Questa è la realtà. Tutto il resto: "alleanze, politica, disegni oscuri" appartengono ad un mondo di interessi personali che MAI sono stati presi in considerazione.
L'invito è di contribuire tutti a rasserenare l'ambiente, a lavorare insieme per il futuro della scuola e di smetterla con certe polemiche senza contenuto. Non dimentichiamoci che si parla dell'educazione di ragazzi.
Con la speranza di poter continuare il colloquio con te personalmente, ti auguro Buon Natale.

Risposta di manfredi marino 16:43 - 22/12/10

grazie per gli auguri di natale che ricambio volentieri, spero che tu non abbia niente a che fare non solo con quelli che ti hanno mosso critiche dai banchi dell'opposizione, ma anche con quelli che, dicendosi di sinistra milantano il tuo assenso e il tuo sostegno, se vuoi di questa gente ti parlerò personalmente spiegandoti il danno enorme che hanno fatto alla scuola e anche alla tua amministrazione.

in ogni caso le cazziate a bernazzoli tramite preside di parma te le potevi risparmiare, cosa pretendevi che uno ti consegnasse la scuola su un piatto di puro argento? dovevi poi riconoscere il valore del suo lavoro per tirare avanti la scuola in tutti questi anni, non fidandoti delle serpi che ti portavano una versione distorta delle cose.

sai che non credo possibile per la scarsità del bacino di utenza mantenere vivi tutti i corsi di cui parli, spero che almeno due resistano e rispetto il disegno dell'enogastronomico.

la trasparenza che vanti non credo sia stata massima se hai avuto un'opposizione così forte sia dai ragazzi che dai genitori, questo dovresti riconoscerlo per tentare di ricucire un minimo, ti reputo troppo intelligente per pensare che tu creda che tutto sia stato manovrato da maurizio considerando i genitori solo fantocci non pensanti.

ti assicuro che in ogni caso e sotto qualsiasi dirigenza la gente come il sottoscritto farà sempre a scuola il proprio dovere e, se c'è bisogno di aiutare un ragazzo, si farà in 4 rimettendoci anche del proprio, come ti ho dimostrato di persona e come ti garantisco ha sempre fatto maurizio.

auguri e buon natale

Risposta di Remo Ponzini 17:56 - 22/12/10

Caro Marino,
auspicavo che mi rispondessi e ti ringrazio per averlo fatto.
Ma ti confesso che avrei voluto trovare nel tuo post qualche barlume, qualche spiraglio che rendesse meno fosca la cupa visione che avevamo tratteggiato.
Ed invece nella stesura del tuo pensiero e delle tue argomentazioni non sono riuscito ad intravedere neppure un bruscolo di speranza; un vero vicolo cieco.

Cercare lumi in un simile guazzabuglio indecifrabile non deve essere una impresa facile per nessuno. Va da se però che la prima persona a cui tutti dovrebbero fare riferimento è il preside e, a seguire, tutto il corpo docente.
Spetterebbe al capo afferrare la barra di comando e promulgare direttive, linee di condotta, orientamenti didattici e quant'altro serva alla bisogna.
 
Ma mentre faccio questa questa semplice ed apparentemente ovvia affermazione, mi rendo anche conto che sarebbe troppo facile trovare questo capro espiatorio su cui scaricare colpe che sono di tutti. Ho usato appositamente il condizionale perchè conosco, anche se indirettamente,  le rilevanti difficoltà in cui siete (dirigente ed insegnanti) " condannati" a lavorare.

Secondo il mio personalissimo parere furono compiuti errori colossali nell'ambito scolastico. Sotto l'egida di una conclamata " democrazia " furono istituiti i rappresentanti di istituto, di classe, dei genitori, degli studenti ecc. ecc..
Ed a rappresentare i docenti ????  Il NULLA.

Gli insegnanti furono depauperati della loro autorevolezza; sviliti nel loro insigne ruolo; costretti a subire i diktat di tanti genitori spavaldamente ignoranti e capricciosi; le intemperanze, la protervia e l'ignavia di tanti alunni e quant'altro di più deleterio si possa immaginare.
Di fatto fu loro impedito di sgridare, di insegnare con efficacia per non affaticare, di punire, di rimandare e di bocciare. Furono di fatto trasformati in fantocci in balia di ogni stormir di vento.

E la pretesa democrazia si trasformò in una bella anarchia.

Il risultato fu che, secondo le classifiche dell'OCSE, il grado di istruzione di noi italiani scese sempre più in basso e fummo sorpassati anche da stati come il Messico, il Cile, la Turchia ecc..

Caro Marino, mi rendo conto che non ti ho affatto rincuorato e che non sono stato in grado di darti alcun suggerimento costruttivo. Ne ho approfittato per fare delle esternazioni sulla scuola che mi frullavano in testa da molto tempo.
Comunque hai avuto la soddisfazione di interloquire con il sindaco Berni che, anzichè nascondersi dietro le scrivanie come fanno alcuni suoi colleghi della ns. vallata, si presta al dialogo sia direttamente e con i suoi assessori. Grazie.

Un cordiale saluto a tutti.
Remo Ponzini

 
Risposta di Remo Ponzini 12:39 - 28/12/10

Ecco l'articolo odierno della  Gazzetta di Parma relativo all'incontro tra amm.ne conunale ed assessore prov.le sull' IPSIA :

 
Risposta di Claudio Agazzi 19:50 - 28/12/10

E vissero tutti felici e contenti...

Io la chiuderei così...forse :)

Qui sul forum era iniziata con un gruppo minotirario di insegnanti dell'IPSIA che "allarmati" dal drago Gelmini urlarono ai quattro venti il pericolo imminente della chiusura della scuola. (il post fu messo a cura di Mauro Delgrosso il 16 Novembre 2009)

Non è servito a nulla fargli notare che quel famoso decreto aveva un padre diverso, un certo Romano Prodi, non è servito perché pare che Gianpaolo Serpagli, assessore alle attività produttive, come riportato dall'articolo apparso il 28 di Dicembre 2010 sulla Gazzetta di Parma, ha (di nuovo) sottolineato: «...pur penalizzati dai tagli del decreto Gelmini, in montagna si è riusciti a innovare e migliorare la scuola e quindi tutto il volano dell’economia».

Comunque torniamo alla trama, dicevo il 16 Novembre la pubblicazione del post "terrorista". Ed ecco che in soli 9 giorni il Comune di Bedonia aveva già pronta la soluzione (vedere post del 25 Novembre 2009).

La soluzione è l'accorpamento con lo Zappa Fermi di Borgotaro e l'apertura di un nuovo corso enogastronomico. Lo scorso anno non si fece in tempo ad avviare tutto per motivi burocratici e di tempi. La cosa fu evidentemente ripresa durante quest'anno e ora con un lavoro sinergico di comuni e provincia i giochi sono fatti. Il polo è realtà e come dice l'assessore provinciale se ci saranno gli iscritti si aprirà il nuovo corso. Ha anche dato il suo impegno a fare in modo che non ci siano disagi (leggasi cambiamenti nel modo di frequentare le lezioni) per chi si era già iscritto ai corsi di moda e chimico.

Quindi a fronte dell'accorpamento (l'unica cosa certa che compare in delibera) abbiamo l'impegno di un politico, a parole, a fare in modo che non ci siano disagi per i ragazzi dei corsi destinati a chiudersi e una speranza d'avere un buon numero di persone per iniziare una prima del corso di enogastronomia.

Mi fa piacere che si brindi al successo, ne sono veramente felice. Io scusate ma non riesco ora a vederlo questo successo. Andrà benino se il prossimo anno si farà questo nuovo corso E IO NE SAREI VERAMENTE FELICE, SENZA IRONIA. Ma per ora questo è quello che abbiamo.

L'altra cosa certa che abbiamo noi bedoniesi è che d'ora in avanti la nostra scuola sarà governata dalla presidenza di Borgotaro. Non ci vedo nulla di male se non fosse che se fra 5, 10 anni come è molto probabile gli alunni diminuiranno e diventerà insostenibile avere un costo per affitti e insegnanti a 15 km dalla sede e quindi ecco che il Prof Roberto Corridoni preside dello Zappa nel 2010 deciderà un accorpamento. Io, se ci sarò, gli farò notare che erano stati presi degli impegni e lui mi dirà che non può farci nulla. Mi toccherà andare da Carlo Berni che nel frattempo sarà diventato Onorevole alle prese con l'ennesima crisi finanziaria e non avrà purtroppo tempo di occuarsi di 4 gatti sparuti come noi :)

Una cosa però questa vicenda ce l'ha mostrata. La potenza di questo mezzo democratico qual è Internet. Dall'iniziale ritrosia all'uso vediamo ora un approccio se pur misurato dell'Amministratore che ha iniziato a capire che non può prescinderne e poi la bellezza della condivisione. Che bello sentire Marino che rinfaccia a Carlo che non è bello chiamare il Preside per far riprendere il professore.

Cavolo una volta erano azioni di lobby che si facevano e che si fanno ma che rimanevano nell'intimità di una telefonata, ora lo sanno in qualche centinaia di elettori.

Peccato infine che mi sia sfuggito l'incontro organizzato a Bedonia. Ci tenevo ad esserci ma mi sono perso la comunicazione fatta dall'Amministrazione.

Cordialmente

Claudio Agazzi

 
Risposta di Remo Ponzini 12:39 - 06/01/11

IPSA , storia infinita. Tutti ne parlano, tutti traboccano pareri, tutti hanno verità infallibili da propinare.

Ecco l'ennesimo responso sfornato dall'UDC ; ... naturalmente pro Salsomaggiore.

Dalla GAZZETTA di PARMA del 5 genn 2011 : (incollo)




05/01/2011 -

" UN ALBERGHIERO a BEDONIA; UNA ASSURDA CONCORRENZA "

Sulla nascita di un nuovo indirizzo alberghiero presso l’Ipsia a Bedonia, previsto dalla Provincia nel Piano di programmazione territoriale dell’offerta formativa per l’anno 2011-12, ed approvato dalla giunta provinciale, interviene l’Udc che critica questa scelta.
«Ribadiamo quanto abbiamo avuto modo di affermare in varie occasioni: l’istituto alberghiero di Salso non può essere penalizzato da un’assurda concorrenza, ma al contrario deve essere potenziato e valorizzato con iniziative qualificanti sia sul piano didattico che strutturale - rileva il direttivo - Innanzitutto è doveroso confermarne l’eccellenza prevedendo anche l’istituzione di una vera e propria università per la formazione di operatori alberghieri e turistici, con collegamento con le istituzioni competenti e con tutte le realtà interessate del territorio».
«In secondo luogo, e questa è competenza specifica della Provincia, è urgente individuare una sede adeguata alle necessità e alla dignità della scuola che oggi è costretta ad utilizzare due plessi, con tutti i disagi che ne derivano agli studenti, ai docenti e all’attività didattica».
Per l’Udc, «la soluzione ideale sarebbe quella di trasferire la sede dell’alberghiero nel complesso Tommasini che, dopo le ultime scelte amministrative fallimentari, è totalmente inutilizzato, pur essendo dotato di grandi potenzialità strutturali ed attrezzature alberghiere funzionanti.
La combinazione di una realtà scolastica di eccellenza, ampiamente consolidata ed opportunamente valorizzata, con la disponibilità di spazi qualificati, può rappresentare la formula vincente per il rilancio economico della città, ma anche l’occasione per rafforzare l’identità storica e culturale di Salso in ambito nazionale con evidente vantaggio per tutto il territorio».

 
Risposta di manfredi marino 14:08 - 01/02/11

carissimi, non volevo più intervenire ritenendo la polemica chiusa, ma con questa mi vedo costretto a rispondere a federico bernabò, fantomatico genitore di un alunno dei nostri in quanto non risulta inserito nell'anagrafe dei genitori degli alunni iscritti in questo anno scolastico, che ha inviato una lettera alla gazzetta di Parma di martedì 1/2/11 lamentandosi che a scuola non abbiamo fatto orientamento.

il non fare orientamento è una scelta del nostro dirigente, o dovrei dire ex dirigente visto che ormai siamo sotto lo zappa.

personalmente condivido questa scelta, visto che si è creata una nuova offerta formativa è giusto che la esponga la nuova dirigenza, sarebbe come pretendere che un allenatore costretto alle dimissioni organizzi la campagna acquisti della squadra che lo ha esonerato.

la nostra scuola ha organizzato delle giornate di cosidetta scuola aperta nelle quali ogni persona può visionare i laboratori che abbiamo, per vedere le cucine, che come avevo detto onestamente non sono a norma e vanno rifatte, chiedere alla nuova dirigenza.

Il punto dolens della lettera del sig. bernabò federico consiste nella sua voglia di reprimere la protesta o almeno di censurarla, le rammento che la protesta è l'anima della democrazia, nei lenzuoli non vi sono frasi ingiuriose o insulti, solo la manifestazione di un disagio dei nostri alunni.

Il degrado che lei lamenta è nelle parole di chi vuole reprimere la protesta, ogni forma di dissenso è infatti l'anima della democrazia, è la libera voglia di difendere le prpprie idee che bisogna insegnare ai giovani non il servilismo.

sono sicuro che, come dice lei, la scuola che nascerà sarà seria e mi auguro che da essa nascano punti di sviluppo per la nostra valle,  ma si pretende un minimo di rispetto per la scuola che c'era e per chi ci ha lavorato e messo impegno 

se lei vuole chiarimenti su quanto ho esposto venga pure a scuola e le saranno dati, nel rispetto delle sue idee qualunque esse siano.

manfredi marino

 
Risposta di Remo Ponzini 18:05 - 15/04/11

Articolo tratto dala GAZZETTA di PARMA del 15.04.2011.

Ecco il copia/incolla :

A Maria Luigia ed Ipsia i fondi regionali per le scuole

 Sono stati destinati   alle scuole elementari e medie di Bedonia, Sorbolo, Mezzani e Bardi, e agli istituti superiori Ipsia e Maria Luigia di Parma  le risorse regionali assegnate nel 2010 alla Provincia di Parma: 455 mila 872 euro.
Le procedure pubbliche per i bandi  sono state fatte a fine 2010 e hanno individuato i destinatari  nei Comuni (273.523 euro, il 60% della somma totale) e nelle scuole di competenza provinciale, gli istituti  superiori (182.348 euro, il restante 40%).
Alla scuola elementare   e  media di Bedonia sono stati assegnati 75.500 euro di contributo regionale, che sommati a 75.500 euro provenienti dal bilancio provinciale hanno portato a 151 mila euro  la somma disponibile. Alla scuola elementare e media di Sorbolo  e all'elementare di Mezzani sono andati complessivamente 332 mila euro (148 mila di fondi regionali, quasi 184 mila provinciali), mentre  l'istituto comprensivo di Bardi ha avuto 100 mila euro, ugualmente diviso fra fondi regionali e provinciali.  I lavori in tutte queste scuole sono finalizzati alla messa a norma e in sicurezza delle strutture, ma anche a tinteggi, serramenti, porte e caldaie.
In città, ad Ipsia e Maria Luigia sono stati destinati poco più di 393 mila euro, ugualmente ripartiti: 185 mila euro a ciascun istituto (91.174 di finanziamento regionale, 93.825 di finanziamento dal bilancio provinciale), cui si aggiungono le spese di progettazione e verifica. Anche in questo caso si tratta di lavori di manutenzione straordinaria e di messa a norma.
«La Regione ha mantenuto il suo impegno annuale per l'edilizia scolastica, ed ha funzionato l'effetto volano che ha permesso di aumentare i fondi con contributi del bilancio provinciale. Ma mancano completamente all'appello i finanziamenti statali della legge Masini, la 23 del 1996,  sulle norme per l'edilizia scolastica - commenta l'assessore provinciale alle Politiche scolastiche Giuseppe Romanini - Il risultato è che   possiamo finanziare lavori  per  poco più di 976 mila euro, molto al di sotto delle aspettative e delle richieste delle scuole. Con i fondi della legge Masini saremmo potuti arrivare a circa un milione e mezzo».

Risposta di Paolo 12:58 - 20/04/11

Al di là di tutto quello che era stato detto/promesso dal prossimo anno, al 99% di probabilità, chi vorrà frequentare il corso moda dal secondo anno in avanti dovrà recarsi a PARMA tutti i giorni...(quindi molto probabilmente non verrà garantita la continuità didattica a chi ha già iniziato il corso di studi a Bedonia)...

E non verrà attivato il primo anno nel settore moda come diversamente detto in precedenza! 

 
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