Vi rigiro la lettera firmata da una decina di prof. dell'IPSIA: non ho parole! Non commento per la gravità della cosa.
Al Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale - Dott. M.Limina
Al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Parma - Dott. A. Acri
Al Presidente della Regione Emilia Romagna – Dott. V.Errani
All'assessore alla scuola della Regione Emilia Romagna – Dott. G. Sedioli
Al Presidente della Provincia di Parma – Dott. V.Bernazzoli
All'Assessore alla Scuola della Provincia di Parma - Dott. Romanini
Alla Dirigente Scolastica dell' IPSIA di Parma – Prof. A.Berna
Al Dirigente Scolastico dell' I.I.S. 'Zappa-Fermi' di Borgotaro – Prof. Angella
Ai sindaci e agli assessori alla scuola dei Comuni di: Bedonia-Borgotaro-Albareto-Berceto-Bardi-Compiano-Tornolo-Varsi
Al Presidente e all'Assessore alla scuola della Comunità Montana Ovest
Al Presidente del Distretto Scolastico n.5 – Prof. S. Tagliaferri e.p.c.
Alle organizzazioni sindacali Scuola CGIL- CISL-UIL-SNALS
Agli organi di stampa e alle emittenti locali.
Come insegnanti e come lavoratori della scuola, non possiamo tacere la situazione di disagio in cui versa l'Istituto Professionale IPSIA di Bedonia. Nell' anno scolastico 2009/10 il numero degli alunni è di 139 iscritti così suddivisi: settore elettrico : 76 settore meccanico: 43 settore moda: 18 settore chimico: 2 le classi sono 5 e sono articolate. Le alunne iscritte nel settore moda e nel settore chimico sono ufficialmente inserite nelle classi di Parma, pur seguendo a Bedonia le materie dell'area comune e una parte delle materie di indirizzo, attraverso un collegamento in 'videoconferenza'.
Due volte la settimana queste alunne frequentano le lezioni presso la sede di Parma. La classe prima articolata era composta al 1^ settembre 2009 da 41 alunni, suddivisi in 3 gruppi (elettrici 26, meccanici 9, operatrici moda 6).
Facciamo notare che questa situazione, evidentemente fuori norma, non è stata resa pubblica come sarebbe stato normale e doveroso, anche in occasione di precise richieste da parte del personale. Gli insegnanti solo alla fine di ottobre hanno ricevuto il registro personale perché non era ancora chiara la composizione delle classi, non essendo pervenuti da Parma gli elenchi ufficiali. E' evidente che questi numeri impediscono un insegnamento di qualità e pongono alcuni problemi di sicurezza. Le lezioni in videoconferenza non funzionano a causa del cattivo collegamento internet, e le alunne non hanno un tutor abilitato nelle loro materie in grado di supplire la mancanza fisica dell'insegnante in classe.
Ulteriore disagio è vissuto dai docenti e dall'assistente tecnico dei laboratori di meccanica a causa della presenza di macchinari obsoleti e della carenza di materiale di facile consumo. La Legge 133/2008 prevede “Obbligo delle Regioni a definire entro il 30 novembre 2009, già per l' a.s. 2009/2010, i piani di ridimensionamento degli Istituti Scolastici” (Riforma Ministro Gelmini). La stessa Legge conferma i parametri dimensionali per l'attribuzione e il mantenimento dell'autonomia fissati dal DPR 233/98 art.2. In questo quadro la Sezione coordinata di Bedonia, non rispettando tali parametri, è destinata alla chiusura.
Per questo motivo il personale chiede che la situazione della scuola sia attentamente valutata. L'unica soluzione a questo punto veramente praticabile per garantire la salvezza dell' IPSIA di Bedonia è l'accorpamento all'Istituto di Istruzione Superiore 'Zappa-Fermi' di Borgo Val di Taro. Tale accorpamento garantirebbe ai 139 alunni iscritti la possibilità di continuare a frequentare un corso di studi adeguato senza doversi spostare verso la città. Infine consentirebbe anche all'Istituto Zappa-Fermi di raggiungere le dimensioni previste dalla Legge.
Il rafforzamento di un polo professionale in Montagna manterrebbe vivo un territorio che è in difficoltà e contribuirebbe a preparare manodopera giovane e qualificata per le piccole imprese della zona.
Chiediamo che chi ha davvero a cuore il futuro delle aree marginali montane, costrette ad applicare le stesse regole delle aree urbane, si mobiliti per salvaguardare un patrimonio di risorse umane e materiali destinato altrimenti a disperdersi, privando la zona del suo apporto.
Risposta di Mattia Lezoli | 15:04 - 16/11/09 |
Stavo per aprire io un post sull'argomento, sono stato preceduto di pochissimo... |
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Risposta di Claudio Agazzi | 21:54 - 16/11/09 |
Allora, ho letto la lettera. |
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Risposta di Fausto | 23:10 - 16/11/09 |
Ti ringrazio per le precisazioni perchè mi si è parata innanzi una realtà ben differente da quella prospettata dal tam tam mediatico cui siamo sottoposti. Ora finalmente ci ho capito qualcosa, anche se il fatto che io abbia capito non comporta che il problema sia risolto. |
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Risposta di Mattia Lezoli | 23:34 - 16/11/09 |
Rispondo alle primissime domande!!! |
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Risposta di Fausto | 00:12 - 17/11/09 |
Ma come non funziona la videoconferenza? Meno di un mese fa (il 22/10) è stato presentato in un portale di zona un servizio simile per il corso di Laurea in infermieristica. Si tratta solo di connessione un pò sfigata che avete a Bedonia o non va neanche quella di Borgotaro? A questo punto veramente se le istituzioni non sono in grado di fornire un servizio simile (ma di presentarlo si) allora siamo proprio alla frutta e tanto vale che le chiudiamo veramente le scuole e ci concentriamo sulla qualità dei treni... Poi facciamo così, visto che anche i Professori faranno i pendolari, riserviamo un vagone per la scuola e sia all'andata che al ritorno da Parma si ottimizza e si recuperano due orette. Però se qualcuno lo conosce sto politico influente secondo me è meglio se un chiamo glie lo da. Scusate la vena sarcastica relativamente ad un argomento così importante, ma concordo con Claudio quando ci invita a non piangerci addosso. Muoversi fino a che siamo in tempo altrimenti finisce come con le poste. Io sono veramente ignorante in materia politica perciò la mia è una domanda seria : ma in Regione chi abbiamo che ci potrebbe appoggiare (indipendentemente dallo schieramento)? |
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Risposta di claudio agazzi | 18:59 - 17/11/09 |
Ciao Fausto, Penso però che l'IPSIA di Bedonia sia un valore aggiunto dell'alta Valle del Taro, spesso dimenticata e quindi chiedo che le istituzioni facciano il massimo per salvaguardarle ma anche per valorizzarle ulteriormente. Sui temi specifici non so addentrarmi, sinceramente non ho ancora capito cosa si intende per accorpamento. Nel senso: vuol dire chiudere la scuola a Bedonia e riaprirla a Borgotaro???? Vuol dire questo? Mah. Qui servirebbe l'Amministratore locale, un suo intervento, un incontro con chi di dovere in loco al quale fare domande specifiche e così perlomeno capire se il rischio di chiusura c'è veramente oppure è solo "propaganda". Ma purtroppo gli amministratori non leggono questo forum, e se lo leggono non sono interessati a farci sapere cosa ne pensano. Un peccato :) Claudio |
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Risposta di Fausto | 15:46 - 19/11/09 |
A beh... se continua lo "snobbismo" tre secondi e andiamo su RTA a farlo presente. Che ci vuole, come è stato fatto il servizio di presentazione, così si può fare il servizio di "richiamo all'attenzione". I numeri che ha snocciolato gigi sono veramente interessanti perciò volenti o nolenti ne devono prendere atto. Colgo l'occasione per far risalire il post, perchè di risposte non se ne sono sentite. |
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Risposta di Rodolfo Marchini | 22:47 - 23/11/09 |
Non conosco il problema evidenziato dall'IPSIA di Bedonia e non entro nel merito di questa Prima articolata formata da 41 alunne/i. Tuttavia l'argomento del riordino delle scuole Superiori è di attualità e mi spinge ad esprimere il mio pensiero. La presenza di 131 alunni nella sezione di Bedonia rappresenta una risorsa che non si può assolutamente perdere. Quello che si dovrebbe decidere è di costituire un blocco unico tra le Scuole superiori di Borgotaro e quelle di Bedonia, in modo da conservare i corsi Professionali a Bedonia. Non sarebbe uno scandalo se a Bedonia fosse trasferito anche il professionale di Borgotaro. A questo punto bisogna anche proporre quali siano i settori e gli indirizzi professionali più utili e legati alle vocazioni del nostro territorio. Personalmente vedrei molto bene l'inserimento di corsi legati allo sviluppo rurale. E' infatti vero che l'agricoltura da noi è ridotta al lumicino, ma non si può certo pensare che un ambiente rurale come il nostro possa fare a meno in futuro di un adeguato numero di addetti alla cura dell'ambiente e della ruralità. Certo ci sarà ancora bisogno di meccanici e di elettrici, ma qualcuno a curare i boschi e la campagna occorrerà pure averlo. Altrimenti ci sarà il deserto!? Mi rifiuto di pensarlo. Siccome la Riforma scolastica prevede di semplificare in sei indirizzi i corsi professionali, ci può stare anche l'indirizzo per Ambiente, Agricoltura e Sviluppo rurale, un corso, a mio parere, molto calzante per il nostro territorio. |
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Risposta di Comune di Bedonia | 16:31 - 25/11/09 |
Provo a dare un chiarimento a tale delicatissima tematica di cui l'Amministrazione di Bedonia si sta occupando proprio in queste settimane. In base alle riforme scolastiche, alla scarsa presenza di studenti in alcuni corsi, alla difficoltà di chiedere finanziamenti: l'IPSIA di Bedonia rischia di sparire ed è inutile sottolineare cosa significherebbe l'indebolimento e la perdita di un'istituto professionale nel nostro comune: SPOPOLAMENTO e DEGRADO. Si è così cercato di anticipare i tempi intraprendendo una "lotta" per tutelare questa realtà e molto si avvicina a l'intervento di Rodolfo. Una risposta logica e di prospettiva è unire i due poli scolastici della Valtaro con un'unica presidenza, un numero maggiore di alunni e poter avere così più peso politico nelle sedi istituzionali e scolastiche. A Bedonia verrebbe portato, presso l'IPSIA, un nuovo indirizzo denominato enogastronomico-alberghiero, che bene si inserirebbe nel tessuto economico della vallata e contestualmente ci sarebbe l'impegno degli enti per rilanciare gli indirizzi meccanici ed elettrici, che negli ultimi anni hanno risentito di un forte calo di iscrizioni. |
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Risposta di Claudio Agazzi | 21:27 - 30/11/09 |
Ciao Veronica, come commenti l'intervento sugli organi di stampa di questo dirigente scolastico? Dice la verità? Se la dice perchè hai detto che l'Ipsia rischia la chiusura anche a causa della riforma scolastica? Mi pare, da quello che ho letto io, che tale riforma non prevede rigidità in alcuni ambiti quale potrebbe essere il nostro e, se verosimile quanto affermato dal dirigente, non ci sarebbero neppure i presupposti numerici per rischiare una chiusura. L'ho già scritto precedentemente, dobbiamo lottare con tutte le forze per far si che i corsi rimagano in quella sede e non che un'ipotetica unione con lo Zappa nasconda invece una "necessità" politica di avere iù corsi a Borgo Val di Taro. Ciao Claudio Agazzi |
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Risposta di Remo Ponzini | 17:38 - 01/12/09 |
Cara Veronica, confesso che anch'io mi sono posto gli stessi interrogativi di Claudio non disgiunti anche da qualche perplessità. Capisco che non si possano tenere aperti dei corsi per un numero esiguo di alunni ma la dirigente responsabile nella sua relazione ha precisato che (cito testualmente) : “ In particolare l’esperienza, innovativa ed efficace, delle lezioni in videoconferenza, consente ormai da anni a numerosi giovani di Bedonia di seguire percorsi di studio non presenti sul territorio (in quanto gli allievi non sarebbero sufficienti per costituire una classe), quali i tre indirizzi: Abbigliamento e Moda, Meccanico, Chimico e Biologico. “ Quindi alla luce di quanto dichiarato non ci sarebbe alcun rischio ne di chiusura totale e ne di eliminazioni di alcuni corsi formativi. Da rilevare, inoltre, l'importanza delle molteplici sinergie tra la sede di Bedonia e quella di Parma. Anche il ventilato “ accorpamento “ con il Zappa di Borgotaro mi fa arricciare un po il naso. Ci vedo, al pari di Claudio, il rischio che possano essere dirottate alcune attività che potrebbero depauperare e/o ridimensionare la ns. scuola professionale. Questo non va interpretato come sciocco campanilismo ma come equa ripartizione e dislocazione dei servizi scolastici sul ns. territorio. Ben vengano i nuovi servizi enogastronomici ed alberghieri ma senza togliere o trasferire quelli che ci son già.
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Risposta di Dirigente scolastico Anna Berna | 11:26 - 30/11/09 |
Risposta alla comunicazione del 9/11/2009 di alcune unità di personale della Sede di Bedonia. Si trasmette copia integrale della risposta della Dirigente della scuola IPSIA a tutti gli organi di stampa e a quanti si sono occupati della questione. Risposta alla comunicazione del 9/11/2009 di alcune unità di personale della Sede di Bedonia. Con rammarico e sgomento ho letto la comunicazione di cui all’oggetto, che per praticità si fornisce in allegato. Tale missiva è infatti piena di inesattezze e imprecisioni e getta un ingiustificato discredito sulla sede coordinata di Bedonia di questo Istituto che al contrario non presenta assolutamente aspetti di particolare criticità se non quelli di quasi tutte le Istituzioni scolastiche Italiane. Il contenuto di tale documento pertanto non depone certo a favore della professionalità, responsabilità e correttezza degli autori. La sede di Bedonia offre al territorio un servizio scolastico di qualità apprezzato dall’utenza che partecipa attivamente alle attività educative attraverso la massiccia e fattiva partecipazione degli alunni e dei genitori agli organi collegiali. In particolare l’esperienza, innovativa ed efficace, delle lezioni in videoconferenza, consente ormai da anni a numerosi giovani di Bedonia di seguire percorsi di studio non presenti sul territorio (in quanto gli allievi non sarebbero sufficienti per costituire una classe), quali i tre indirizzi: Abbigliamento e Moda, Meccanico, Chimico e Biologico. Senza questa opportunità questi giovani sicuramente avrebbero abbandonato gli studi dopo aver magari tentato un indirizzo di studi a loro non congeniale ma presente sul territorio. Il filo diretto con la sede di Parma consente l’istituzione di classi integrate con le quali si riesce a rispondere a molteplici esigenze formative dei giovani di quel territorio. Inoltre con l’ampliamento dell’offerta formativa, attraverso gli indirizzi di cui sopra, in particolare Abbigliamento e Moda, si è riusciti a migliorare anche il clima relazionale della sede. Infatti con l’iscrizione delle ragazze si sono superati gli svantaggi che comporta un’utenza prettamente maschile quale era quella dell’ dell’IPSIA. Sento quindi il dovere di presentare, ai medesimi destinatari della missiva di cui all’oggetto, una nota con cui si contestano tutte le affermazioni presenti nella missiva stessa. Il Dirigente scolastico Anna Berna |
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Risposta di michele porcari | 19:08 - 30/11/09 |
come al solito fatti interpretati in modo scorretto... |
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Risposta di Comune di Bedonia | 18:34 - 02/12/09 |
IPSIA DI BEDONIA - UN PROGETTO PER IL FUTURO GIOVEDI 10 DICEMBRE, ALLE ORE 20.45, PRESSO LA SALA CONSIGLIARE A BEDONIA si terrà una pubblica assemblea ed interverranno: 1) Carlo Berni - Sindaco di Bedonia 2) Silvano Tagliafferi - Presidente del Distretto Scolastico 3) Giuseppe Beccarelli - Assessore all'Istruzione del Comune di Borgotaro 4) Claudio Filippini - Dirigente settore scolastico della Provincia di Parma Concluderà l'incontro L'Assessore all'Istruzione Pier Luigi Granelli La popolazione è invitata a partecipare. |
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Risposta di Claudio Agazzi | 18:53 - 02/12/09 |
Buonasera, Mi aspettavo una risposta ai miei dubbi sollevati in merito all'intervento della Veronica (dubbi miei e di Remo) e invece è arrivato questo comunicato del comune. Comunicato che credo sia sempre a firma di Veronica (PS. Io adoro Veronica eh, tanto perchè non si facesse confusione). Vengo all'incontro: Abbiamo Silvano Tagliaferri presidente del distretto scolastico, abbiamo un assessore del comune di Borgo Val di Taro, un assessore del comune di Bedonia, un dirigente del settore scuola della Provincia di Parma (se non erro), il nostro sindaco. E la Signora Berna, che tanto si è data da fare in questi giorni per difendere l'operato dell'IPSIA? Peccato che non sia presente perchè di persona si potevano chiarire tante cose. Sarò curioso ma mi dite come mai non potrà venire? Se per caso non l'aveste invitata sarebbe opportuno farlo, è possibile? Grazie mille per la risposta Claudio Agazzi |
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Risposta di Gruppo docenti IPSIA Bedonia | 09:15 - 14/12/09 |
I sottoscritti sono gli “altri” insegnanti che hanno prestato o prestano tutt’ora servizio presso l’IPSIA di Bedonia.
Si premette che lo scopo di questo documento è quello di far sapere pubblicamente che ci dissociamo da quanto affermato, negli ultimi tempi e in diverse occasioni anche in forme eclatanti, da un ridotto gruppo di colleghi (sei docenti su ventiquattro).
Teniamo a precisare che a Bedonia si è sempre lavorato in un clima sereno e produttivo sia per spirito di collaborazione tra colleghi, sia per disponibilità di strumenti didattici e laboratoriali.
Grazie a queste due condizioni ambientali, i nostri alunni, nonostante l’iniziale demotivazione e scarsa autostima, riescono a frequentare regolarmente e proficuamente prima i corsi di qualifica professionale e poi i corsi post-qualifica, conseguendo alla conclusione degli studi il diploma di Tecnico.
I nostri Dirigenti scolatici, nonostante la lontananza della sede da Parma, hanno sempre prestato molta attenzione al servizio scolastico offerto dall’IPSIA di Bedonia. In particolare ci si è impegnati costantemente nella ricerca di esperienze didattiche innovative (vedi utilizzo videoconferenza, integrazione, ecc.) per aumentare e garantire agli studenti della zona un’alta qualità formativa e le migliori opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, prestando anche un’attenzione concreta con investimenti documentabili su attrezzature e attività.
Naturalmente, come nella maggior parte degli Istituti scolastici Italiani, le difficoltà esistono, ma gli scriventi sono sempre riusciti, con professionalità, spirito di servizio, buon senso e buona volontà, a superarle ottimizzando le risorse disponibili.
Riteniamo che il perdurare di atteggiamenti polemici, da parte del ridotto gruppo di colleghi, non solo getti discredito sull’operato di chi svolge quotidianamente, in silenzio e con professionalità, la propria attività, ma - ancora più grave - generi disorientamento e sconcerto negli allievi e nelle loro famiglie.
L’accorpamento proposto allo “ Zappa-Fermi” da una parte toglierebbe l’identità di un Istituto Professionale operante nel territorio da oltre trent’anni, dall’altra diminuirebbe l’offerta formativa per i giovani, a vantaggio della sola dispersione scolastica.
Ricordiamo inoltre che il ruolo svolto dall’IPSIA ha consentito negli anni la formazione di generazioni di tecnici altamente specializzati che hanno trovato facilmente sbocchi occupazionali coerenti con le loro aspettative. Alcuni allievi si sono laureati e ricoprono tutt’ora ruoli di prestigio, altri sono imprenditori.
Infine, se qualcuno “deve“ valutare l’operato, la validità e l’aderenza alle esigenze del territorio di questo Istituto, crediamo che questo “qualcuno” debba essere l’utenza, cioè gli alunni e i loro genitori.
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Risposta di Il puntinator cortese | 10:32 - 14/12/09 |
In pratica, è solo la solita disputa politica o c'è dell'altro che giustifica queste due visioni così diverse della stessa "materia"?
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Risposta di claudio agazzi | 13:31 - 14/12/09 |
Mi aggiungo anche io al puntinator... E quindi? Come dissi all'inizio la lettera pareva più un pretesto che una disamina sui vari problemi dell'IPSIA di Bedonia. Il mio timore era che fosse in atto un'azione volta ad accorpare l'istituto di Bedonia a quello di Borgotaro in quanto quest'ultimo soffre di carenza strutturale in base al DPR di Prodi e all'integrazione della legge del governo attuale. Ebbene se è così perchè non dirlo????? La verità aiuta sempre e migliora le relazioni tra le persone. Se invece per ottenere uno scopo si deve scrivere un testo politico e mutuare enfasi quali "colpa del decreto Gelmini" e altre amenità, beh allora... Un po' di chiarezza non farebbe male. PS. Mi è stato detto da Maria Pia Che all'incontro sono stati invitati anche i dirigenti dell'IPSIA, cosa che non appariva dall'annuncio fatto da Veronica Galli e dall'elenco dei partecipanti. Chiedo a Veronica allora chi erano i dirigenti IPSIA di Parma presenti all'incontro e soprattutto (visto che purtroppo non ero presente) se l'incontro è stato utile per addivenire ad una "soluzione". Grazie Claudio Agazzi |
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Risposta di Luigi | 09:04 - 16/12/09 |
Che all'interno dell'Ipsia ci sia un disagio è evidentissimo e questo è risaputo in tutta la provincia. E' un disagio che dura da anni ma che non importa a nessuno. E'vero, i docenti hanno pubblicizzato la cosa perchè sperano in un cambiamento vero e importante sotto tutti i punti di vista, per gli alunni e per chi vuole lavorare nella scuola con serenità. E' giusto però che chi vive in montagna difenda il territorio e l'autonomia scolastica. Solo attraverso un accorpamento tra due scuole vicine si può essere più forti nell'organizzazione didattica e finanziaria. Rafforzando un Polo Professionale con offerte formative adeguate
si può rispondere meglio alle esigenze di un territorio sempre più precario. Penso che un obiettivo vero sia costruire un scuola per tutti e non solo per alcuni. Spero inoltre che comunque vinca il senso di responsabilità verso la montagna e non l'interesse personale.
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Risposta di Claudio Agazzi | 18:33 - 17/12/09 |
In data 2 Dicembre il Comune di Bedonia, credo nella persona di Veronica Galli, comunicava l'evento: "IPSIA DI BEDONIA - UN PROGETTO PER IL FUTURO". Ho fatto notare al relatore del messaggio che non erano presenti nell'elenco indicato rappresentanti della dirigenza dell'IPSIA di Parma e che la cosa mi parva strana. Ho chiesto delucidazioni e purtroppo non sono rimasto nella stessa ignoranza di prima. La Maria Pia mi ha detto che i rappresentanti dell'IPSIA c'erano e allora ho RIchiesto a Veronica di confermarmi la loro presenza e il loro nome. Questo in data 14 Dicembre. In data 30 Novembre chiedevo sempre a Veronica di commentare l'intevento del dirigente dell'IPSIA di Parma in quanto asseriva cose completamente diverse dalle sue e da quelle di 6 insegnati su 24 dell'IPSIA di Bedonia. Ho anche chiesto se l'incontro è comunque andato bene, se ha portato ad un risultato. Purtroppo ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta. I Casi sono tre: 1° Caso Claudio Agazzi non è degno di risposta 2° Caso Non c'è stato il tempo per rispondere 3° Caso Non si sa cosa dire Il secondo caso lo accetto, il terzo lo apprendo, il primo ... me ne farò una ragione. Ciao CLaudio Agazzi |
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Risposta di Luigi | 11:28 - 18/12/09 |
L'incontro è andato bene perchè l'amministrazione ha voluto chiarire una volta per tutte l'importanza di questo passaggio e per mettere a tacere l'infondatezza di notizie che circolavano al riguardo. |
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Risposta di Claudio Agazzi | 12:57 - 18/12/09 |
Luigi, Un privato può fare quello che vuole. Il pubblico no e la trasparenza dovrebbe garantirmela. E' interesse del nostro territorio ralizzare questa unione tra Bedonia e Borgotaro? Bene la si faccia ma questo interesse l'Amministrazione Comunale lo deve palesare chiaramente, senza tralasciare nessun particoalre. Ad esempio se ci sono dei vantaggi per Bedonia a rimanere legata all'Ipsia di Parma vanno mostrati. Ancora: è vantaggioso per Borgotaro realizzare questa unione con Bedonia in quanto da solo soffrirebbe di una carenza di numeri? Bene, aiutiamo Borgotaro ma non da Buon Samaritano ma negoziando con loro un nostro giusto tornaconto. Non so in che veste tu intervenga, magari se me lo dici capisco meglio. Rimango un po' dubbioso pemettimelo ma magari sbaglio. Ciao Claudio Agazzi |
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Risposta di Fausto | 14:59 - 18/12/09 |
Claudio, Pensa che invece io credevo che fosserole sue capacità e la sua preparazione il corretto metro. Evidentemente se non ti si degna di risposta significa che sei in grado di spostarne pochi. Perciò non lamentarti e segui la strada maestra : 1 creati il consenso 2 fai un buon accordo con chi pensi che vincerà 3 se ti restano 5 minuti pensa a cosa fare di buono e di innovativo 4 se ti avanza qualche minuto fai quello che hai pensato, altrimenti che ti frega, ormai sei qualcuno... sposti i voti!!! Secondo me stai rompendo parecchio a chi aveva già pianificato il tutto, comunque la giusta contropartita per l'accorpamento potrebbe essere che la struttura di Borgotaro si accolli le spese di trasporto (tanto per dirne una). Magari si potrebbero utilizzare un pò di quei fondi europei, statali, regionali, provinciali che orbitano tutt'ora intorno all'istruzione pubblica e che servono fondalmentalmente a mantenere certi equilibri. Sono convinto che Berni comunque difenderà il territorio con il coltello tra i denti perciò credo che la chiave di soluzione non possa essere che lui. |
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Risposta di Claudio Agazzi | 20:08 - 18/12/09 |
EH Mauro, rispondere è soprattutto CORTESIA e EDUCAZIONE, la madre di tutte le buone maniere. Ma io sono fiducioso... vedrai che prima o poi rispondono. :) Ciao |
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Risposta di Remo Ponzini | 12:45 - 19/12/09 |
Sull'argomento non sono più intervenuto da tempo perchè c'era già il Claudio Agazzi che si arrabattava a porre le stesse domande che avrei posto io. Ma purtroppo nonostante il suo impegno assiduo ed incessante volto a chiarire gli eventi, a cercare di districarsi in questa gazzarra di competenze, ad interpellare dirigenti scolastici, i ns. amministratori locali e quant'altro , mi sembra che non sia riuscito ad ottenere le risposte che sia lui che noi tutti ci attendavamo. |
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Risposta di Luigi Battoglia | 10:06 - 19/12/09 |
Piccola precisazione fuori tema: dal momento che sul forum risultano presenti altri Luigi (per altro più che legittimamente), volevo solo precisare che i miei interventi sono esclusivamente quelli firmati con nome e cognome. La precisazione è dovuta al fine di evitare fraintendimenti. |
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Risposta di claudio agazzi | 13:19 - 21/12/09 |
Le risposte dal comune non sono arrivate. Allora me le sono andate a cercare direttamente. Ho appena sentito telefonicamente la Professoressa Berna Preside dell'IPSIA di Parma la quale mi dice che ufficialmente non ha ricevuto nessun invito per l'incontro tenuto a Bedonia. Potrebbe essere che le sia arrivato e non l'abbia visto, in un primo momento mi sembrava molto incerta (al telefono) ma poi ha fatto anche controllare ad un suo collaboratore il quale ha confermato che non c'è stato invito ufficiale. Mi ha anche detto di essersi risentita (sue testuali parole) per questo episodio. Non sono entrato nel merito della vicenda, troppo complicato e che meriterebbe più tempo da parte mia e io non ne ho. Era solo una precisazione. Ora ritorno a chiedere all'Amministrazione Comunale di Bedonia: il preside dell'IPSIA è stato ufficialmente invitato al convegno che doveva parlare delle sorti di questo istituto oppure no? Ritorno a dire che non sono contrario ad un accorpamento con l'Istituto di Borgotaro se dovesse servire, sono invece contrario alla politica delle mezze parole, delle cose preparate a tavolino e poi "condivise" fintamente a giochi fatti. Grazie per la gentile risposta. Claudio Agazzi |
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Risposta di Remo Ponzini | 15:55 - 21/12/09 |
Caro Claudio, la tua indomabile tenacia e risolutezza mi fa sovvenire gli arieti bellici che usavano, tanti secoli fa, per sfondare i portoni d'ingresso delle città. Stai picchiando con grande virulenza da diverso tempo ma ho l'impressione che qualcuno faccia il finto sordo. Eppure basterebbero due righe di semplice spiegazione; tempo occorrente 1 o 2 minuti. C'è però una terza opzione : ...entrambe le cose. Alleluia !!!!!! |
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Risposta di Comune di Bedonia | 14:08 - 11/01/10 |
Buon giorno, chiedo scusa per la lunga assenza dal forum, per problemi personali, durante le festività, sono venuta meno nei vostri confronti. Negligenza da attribuire esclusivamente alla mia persona. |
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Risposta di Remo Ponzini | 16:47 - 10/12/10 |
Ecco il link di un articolo apparso sul quotidiano on-line PARMADAILY titolato: www.parmadaily.it/Notizie/Dettaglio.aspx?pda=PRB&pdi=39616 Lo lascio commentare a Voi. Ora devo uscire. Ciao a tutti. |
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Risposta di Claudio Agazzi | 19:27 - 08/01/10 |
A distanza di un mese, due, non ricordo bene la risposta dell'Amminstrazione, sia direttamente dal sindaco, sia indirettamente dalla Veronica, sia ancor più indirettamente da Granelli sollecitato dal buon Remo, non è arrivata. La domanda era come mai ad un convegno così importante sull'IPSIA di Bedonia non avessero invitato la preside di tale istituto. Il perchè l'ho capito da solo, rimane il rammarico di vedere che l'Amministrazione ha un criterio tutto suo per staibilire quando essere trasparente e quando non esserlo oppure quando comunicare e quando non farlo. Si era partiti bene, anche con l'utilizzo di Facebook ma poi mi pare si sia tutto un po' arenato. Carlo e Veronica, sia ben chiaro, non sto cercando un pretesto per mettere in cattiva luce il vostro operato, NON sono in grado di farlo perchè non ho elementi di valutazione reali, ma purtroppo in questo caso non mi siete davvero piaciuti e ci voleva molto poco per piacere a me e forse non solo a me. Voglio essere ancora più chiaro. Se voi operate bene io sono contento, se fate il bene di Bedonia io sono contento, lo dico qui e lo confermo de visu. Quello che mi da molto fastidio e intuire che qualche volta il "bene" del paese può passare in secondo piano rispetto a "urgenze" molto più pressanti dei capi partito stranieri... chi vuol capire capisce. PS. per la risposta ha intenzione di inviare una formale richiesta all'organizzatore dell'evento con Raccomandata RR vediamo se ottengo soddisfazione :) Ciao Claudio |
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Risposta di Remo Ponzini | 12:03 - 09/01/10 |
Caro Claudio, mi sono illuso quando ho letto, nell'indice, il titolo " risposta dell'amministrazione comunale ". |
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Risposta di claudio agazzi | 21:03 - 11/01/10 |
Cara Veronica, Poi ti dirò anche che è giusto queste cose dirle qui, nel luogo pubblico dove certi dubbi sono emersi, penso sia anche un dovere, un rispetto verso coloro che qui scrivono o semplicemente leggono. Mi fa male parlare con te in questo modo, tanto male, per tutto il bene che ti voglio per tanti motivi ma ahimè purtroppo per sfortuna tua e per fortuna nostra hai scelto di dedicare del tuo tempo agli altri e quindi nel dare e nell'avere ci sono anche queste incombenze. In merito alla risposta: la mia domanda è datata 2 di Dicembre 2009. Qualucno all'interno dell'amministrazione avrebbe potuto aiutarti rispondendo per te non avendo tu avuto modo di farlo. (Senza nessuna ironia). Il tuo post dove si rendeva pubblico l'evento e precedente quello della mia domanda alla quale è stata data risposta solo ora (circa 40 giorni dopo). Sul fatto che abbia partecipato un ex preside. Ben vengano tutti gli ex presidi. Io mi chiedevo come mai non fosse stato invitato il Preside. Sull'invito del Preside. Tu dici che è stato invitato. Il preside da me interpellato dice di no. Considerato che è lo stesso preside che con una nota stampa ha sostanzialmente sconfessato quanto asserito dal gruppo dei 6 docenti dell'IPSIA mi vien da pensare che la sua presenza non avrebbe aiutato una "serena" discussione al convegno. (Con molta ironia). Quindi da una parte tu, l'Amministrazione, dici di aver mandato l'invito e dall'altra parte si dice di non aver ricevuto nulla, a chi credere? Nella tua risposta dici che diverse persone hanno parlato dell'argomento, cito "...professori, genitori, preside IPSIA, ..." Ma c'era il preside dell'IPSIA? Nella sostanza. Parli di anticipare i tempi per evitare possibili indebolimenti. Bene, guarda che io non sono contrario a nulla, forse questo non è ancora chiaro, sono contrario ad operazioni fatte a tavolino che utilizzino mezzucci di comunicazione inadeguati per l'importanza dell'argomento. Tu mi confermi quindi che la nostra amministrazione, il nostro sindaco Carlo Berni ha avuto da solo o con il vostro aiuto questa intuizione di salvaguardare l'IPSIA di Bedonia e quindi ha contattato le istituzioni, l'istituto di Borgotaro per vedere se era possibile questo accorpamento? Bene mi fa piacere io un po' più macchiavellicamente ho pensato che invece fosse stato l'istituto di Borgotaro a contattare qualcuno dell'entourage bedoniese per vedere se questo accorpamente fosse possibile. Comunque, sia che il caso sia più vicino al primo che al secondo o viceversa quello che a me preme è CHE QUEL POCO CHE ABBIAMO VENGA MANTENUTO e che non finisca come tutte le cose in vallata dove il capoluogo accentri tutto quello che gli serve per una continua crescita a discapito degli altri comuni valligiani. VOI AMMINISTRATORI BEDONIESI avete questo compito, far crescere il nostro comune e non foraggiare gli altri. Non vorrei sentire fra 5/10 anni argomenti del tipo: "mah vedete i ragazzi di Berceto fanno fatica ad arrivare a Bedonia, sarebbe meglio spostare alcune sezioni a Borgotaro in quanto più centrale", oppure "Signori lo stato ci impone di risparmiare, dobbiamo tagliare alcune classi, dobbiam accorpare dove possibile e quindi ci dispiace ma a malincuore dobbiamo eleminare una sezione di Bedonia, scomoda, disagevole, obsoleta, ecc". Ecco non vorrei succedesse questo e allora cari AMMINISTRATORI BEDONIESI salvaguardate la vostra terra. Ciao Veronica Claudio |
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Risposta di Remo Ponzini | 17:08 - 12/01/10 |
Caro Claudio, non ho nulla da aggiungere a quanto hai scritto perchè l'argomento è stato sviscerato in ogni dettaglio come sai fare solo tu. |
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Risposta di Claudio Agazzi | 19:48 - 12/01/10 |
Remo, Grazie! Fausto, Grazie! |
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Risposta di Fiorella | 13:32 - 05/12/10 |
Per fortuna ci sono i nostri figli che si fanno sentire!!!! La gazzetta di Parma ci ha dato voce...... GRAZIE adesso confidiamo nella stampa locale..... AIUTATECI Una quarantina di studenti dell'Ipsia di Parma e di Bedonia hanno raggiunto la sede della Gazzetta, questa mattina, per protestare contro il progetto di riorganizzazione dell'istituto. Una delegazione è entrata in sede e ha spiegato le ragioni del malcontento dei ragazzi, che hanno bussato anche alla porta della Provincia. |
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Risposta di Fiorella | 13:35 - 05/12/10 |
E poi ancora sulla gazzetta di Parma..... Gli studenti dell’Ipsia dicono no all’accorpamento del distaccamento di Bedonia con l’istituto Zappa-Fermi di Borgotaro. Lo dicono con una protesta silenziosa ma convinta, che ieri ha portato una delegazione di studenti di Parma e Bedonia, prima in Provincia, dove sono stati ascoltati da Nicola Fusco, dirigente del servizio Scuola, e poi alla Gazzetta di Parma. |
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Risposta di PK | 17:30 - 05/12/10 |
Fiorella: Pare che a decidere l’accorpamento allo Zappa-Fermi (che ha percorsi formativi completamente diversi) siano stati i sindaci di alcuni comuni della Val Taro e Val Ceno |
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Risposta di Fiorella | 11:43 - 06/12/10 |
Per fortuna sono intervenuti in molti e le rispote le hai già potute leggere!! Sindaco di Bedonia = PD Ministro dell'istruzione = PDL La colpa su chi va scaricata secondo te? |
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Risposta di Claudio Agazzi | 14:49 - 05/12/10 |
Ieri, sabato 4 Dicembre 2010, è apparso sulla Gazzetta di Parma, nella prima pagina della provincia, in bella evidenza, un articolo dal titolo: “In provincia la protesta degli studenti di Bedonia”. Sottotitolo: “Si oppongono all’unione dell’Ipsia con lo Zappa Fermi di Borgotaro”. Intanto la notizia bomba: sono stati ricevuti in Provincia del dirigente del servizio scolatico Nicola Fusco e dalla Gazzetta di Parma. E’ una notizia perché nello stesso articolo si legge che invece l’incontro con i nostri amministratori chiesto dai studenti e genitori è sempre stato rinviato (che strano, non è d’uso da noi non ascoltare...) e che ora ne è stato fissato uno il 9 di Dicembre quando ormai pare le cose siano state fatte. (venite gente il padre vi ascolta ma non vi caga). Sempre l’articolo mette in risalto come verranno persi alcuni corsi dell’Ipsia come Moda e Chimico-Biologico con l’obbligo a questo punto di chi li frequentava di recarsi a Parma con aggravio di disagi e costi. Nell’articolo ci si chiede come mai invece di migliorare un servizio che funzionava da 40 anni si sia pensato di procedere in questo modo. La decisione pare sia stata presa da alcuni SINDACI della valle del Taro e del Ceno e quindi anche da quello di Bedonia. Le conseguenze, cita l’articolo sono che l’Istituto si fonderà con il polo scolastico Zappa-Fermi di Borgotaro e che verrà attivato un nuovo corso di Enogastronomia. I corsi di Chimica e Moda verranno trasferiti definitivamente all’Ipsia di Parma mentre i corsi di Elettrica rimarranno attivi SOLO per gli studenti già iscritti ai corsi. Quindi, considerato le capacità medie di un lettore si dovrebbe leggere: dal prossimo anno ci si potrà iscrivere solo per il corso di Enogastronomia? I corsi di Moda e Chimico saranno trasferiti da subito (contenti ovviamente studenti e genitori) mentre per i corsi Elettrico e Meccanico ci si potrà ancora iscrivere? Oppure terminati gli anni per quelli ora iscritti anche questi due scompariranno da Bedonia? In qualunque modo vada è per NOI BEDONIESI!!!!, quei pochi che ancora hanno le palle per chiamarsi così, una sconfitta sonora. Mi auguro, senza ironia, che il corso di ENOGASTRONOMIA vada bene, ma se questo non andrà bene? se gli iscritti saranno pochissimi? Cosa succederà? diremo addio per sempre ad una scuola superiore a Bedonia? Non era meglio andare e ottenere miglioramenti dall’Ipsia di Parma? Non era meglio consolidare quello che era per noi un ruolo importante in seno alla comunità dei comuni della montagna? Qualcuno di voi ha pensato che ridurre a niente una scuola, o farla chiudere significa ridurre anche l’economia di un paese? Signori Commercianti gli affari non si fanno solo con il parcheggio davanti casa ma anche con la gente che vive o transita in paese. Qualche panino in più e due penne acquistate saranno poca cosa ma sono sempre meglio di nulla. Non avere più 130 alunni a Bedonia vorrà dire far decrescere la nostra economia che mi pare non stia molto bene. Ridurre gli alunni vuol dire anche ridurre di conseguenza i servizi di collegamento, quindi meno mezzi di trasporto pubblico da Bedonia verso gli altri comuni. E poi rimane il fatto dell’accorpamento che in sostanza è un passare direttamente sotto le dipendenze dell’Istituto di Borgotaro. Non mi risulta che in tutti questi anni la politica del capoluogo Valtarese sia stata tanto magnanima verso gli altri comuni. Spero davvero di sbagliarmi altrimenti un altro pezzo della nostra cultura se ne andrà per sempre. Ci vuole tanto a costruire e pochissimo a distruggere. Mi pare che qui si ascoltino poco le esigenze culturali della nostra popolazione: non importa se ci sono dei beni storici da tutelare, non importa se centinaia di persone vogliono dire la loro sulla ristrutturazione del Breia, non importa se Bedonia perderà un suo pezzo di cultura come l’Ipsia... Non importa a chi però? Forse a chi non ama questo paese e a quanto pare sono in tanti a non amarlo, prima fra tutti coloro che invece potendolo amministrare lo dovrebbero preservare. Un plauso infine ai ragazzi dell’Ipsia, che senza andare sui tetti, senza essere ascoltati in patria se ne sono emigrati a Parma e sono stati ricevuti nello stesso giorno da Provincia e Gazzetta. E’ una battaglia persa questa in partenza. I grandi poteri, quelli del “PARTITO” avranno la ragione e CHISSENEFREGA se la comunità bedoniese ci rimetterà... I se rangieran. Ah dimenticavo, ovviamente è colpa delle GELMINI (ma andate a...) Claudio Agazzi |
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Risposta di Fausto | 00:22 - 06/12/10 |
Cavolo, sinceramente non me lo aspettavo che presentassero la pappa già pronta nel piatto. Io ho sempre speso parole di elogio per questa Amministrazione di Bedonia, ma se la faccenda è come l'ho capita, qui qualche punticino se ne va... Per questo motivo mi piacerebbe in maniera molto pacata che qualcuno dell'amministrazione delicidasse la faccenda. Io sono fermamente convinto che l'unico modo per non abbandonare le nostre montagne sia quello di qualificare la produzione artigianale a discapito di quella industriale (che possono fare tranquillamente, meglio e a minori costi nelle città). Avevo proprio pensato e letto in questi giorni di un'iniziativa interessante portata avanti da un impresa femminile e riguardava la realizzazione di linee di abbigliamento, fatte anche su misura, per le persone diversamente abili. E qui che si fa? Si hanno dei corsi già avviati e si spostano verso Parma? Non esprimo alcun tipo di parere perchè vorrei veramente sentire prima l'altra campana, e l'unica cosa che metto in rilievo è che secondo me è arrivato il tempo di fare le cose in maniera seria, perciò per cortesia lasciate le scuole ai nostri figli in montagna e lasciamo i corsetti sull'importanza dei socialnetwork alla città. Dite pure che sono guerre personali, ma la realtà dei fatti è che le cifre in ballo non giustificano sperperi del genere a fronte della chiusura (perchè è di questo che si tratta) delle nostre scuole (vere). A Claudio dico solo una cosa... oggi mi si è inchiodato il PC e subito mi è venuto in mente che la colpa non poteva essere altri che di quella cattivona dela Gelmini... ovviamente scherzo perchè uso linux che al pari della Gelmini è un affidabile sistema operativo, certo non è a prova di ignoranti (come si suol dire...) |
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Risposta di Marchini S. | 10:54 - 06/12/10 |
Signor Agazzi, signora Fiorella, signor Fausto mi sento di assecondare i vostri pensieri e le vostre preoccupazioni. Non c'è dubbio che questa scelta sia da imputare ai nostri politici. Queste 2 amministrazioni sono nella stessa linea di partito, è quindi evidente che il gioco tra le parti è "sporco". Studenti e genitori manifestate per non farvi mettere in piedi in testa. Quelle che sentirete saranno solo scusanti, colpe di altri ecc eccc ma la realtà è 1. E' già evidente. |
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Risposta di Fausto | 12:43 - 06/12/10 |
ecco il link in cui viene presentato questo progetto di imprenditoria femminile. Si tratterebbe di un mercato di nicchia per il quale è richiesta qualificazione... ed un alto livello di personalizzazione, di conseguenza potrebbe essere una strada percorribile. Lo riporto perchè si capisca che non parlo di aria fritta... sono cose reali che non si devono inventare... basta informarsi e fare le scelte giuste in base al territorio in cui si vive. Anzi, perchè non puntare proprio tutto sulla realizzazione di un paese fatto per una popolazione diversamente abile? Infrastrutture ecc.. Le nostre valli potrebbero diventare proprio un centro terapeutico a cielo aperto, un luogo in cui chi ha dei problemi può vivere meglio. Penso a laboratori fisiatrici e tutto quello che può ruotare intorno alla struttura ospedaliera che già c'è. Certo che lo scoglio principale da superare è che tanti dei valligiani sono "diversamente furbi". Lo stesso ragionamento potrebbe essere fatto per un polo linguistico. Da qui a 10 anni sarà obbligatorio utilizzare molte lingue altrimenti i mercati in espansione per noi saranno solo un problema invece che una risorsa. Ciao Fausto |
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Risposta di Claudio Agazzi | 14:18 - 06/12/10 |
Ciao Fausto, Oltre all'utilità per l'economia, oltre all'utilità per i diversamente abili, diventa un fantastico strumento di marketing territoriale. ciao Claudio Agazzi
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Risposta di Giovanni | 09:23 - 07/12/10 |
Ciao Fausto, Oppure come prevedo io, tempo che finiscano i lavori della Pontremolese le FFSS chiuderanno e metteranno due bus-navetta x Ghiare? Secondo me vi è da sperare(per noi) che i lavori della Pontremolese siano il solito appalto Italico che dura all'infinito! altrimenti se rispettano i tempi pr il 2020 fatevi/facciamoci l'abbonamento del Bus...... Io spero di arrivare alla pensione ma mia figlia ho paura che dovrà fare tanti tanti KM x lavorare o per studiare. Quà se non si danno uno scrollone finisce tutto;un esempio pratico: mia moglie cercando lavoro si iscrive alle varie agenzie di lavoro(oltre ad effettuare colloqui diretti)per verificare se vi è la possibilità di trovare un lavoro nel settore delle lingue. Bè ti devo dire che anche pur essendo Parma una città ad alta densità produttiva raffrontata ad altre provincie (es.Padova, Ravenna, Forlì, Vicenza...) non offre tante oppurtunità di lavoro. Su un giornale nei gg scorsi è apparso un raffronto sulla differenza di utili e tasse pagate da un imprenditore con ca. 50 dipendenti in Italia e la stessa azienda trasferita all'estero (non si parla di Romania ma di paesi come l'Austri, Slovenia) ebbene : Italia: utile 39000,00 € - tasse 79% Altri: utile 80000,00 - tasse 53% Come possiamo sperare di andare avanti?? I nostri governanti (tutti,opposizione e governo) ci dovrebbero spiegare come fare. Per il tanto decantato Made in Italy (bella cosa certo) non servono 20 milioni di dipendenti ma solo 5.... e gli altri? li mandiamo in Cina?
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Risposta di Remo Ponzini | 15:46 - 06/12/10 |
Carissimi Claudio, Fausto, Marchini S. e Fiorella |
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Risposta di Veronica Galli | 17:09 - 07/12/10 |
Dopo avere letto i numerosi interventi sul Forum e anche i diversi articoli di stampa (vedi Gazzetta di Parma) riteniamo doveroso fare alcune precisazioni sul futuro del Polo Professionale di Bedonia. |
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Risposta di Gianpaolo Serpagli | 18:48 - 07/12/10 |
Faccio seguito a quanto ha ben scritto l'assessore Galli. |
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Risposta di Fausto | 23:50 - 07/12/10 |
Ho letto con attenzione e, a parte la solita uscita infelice sull'indottrinatore mascherato (non so chi sia ma a questo punto immagino che un docente dell'avversa corrente politica la pensasse in maniera difforme dalla vostra), la faccenda mi sembra leggermente meno offuscata. Rimangono tuttavia aperte e senza risposta le dolianze proposte da quegli studenti che "in corso d'opera" si vedono privati del corso che hanno iniziato. Il fatto che vi fosse un corso vicino a casa potrebbe aver influito sulla scelta dell'indirizzo di studio, ora non penso sia sufficiente chiuderla con un ... vedremo di venirci incontro (punto lasciato aperto da Veronica). Io se fossi un genitore e mio figlio fosse costretto ad andare a Parma invece che studiare a Bedonia dopo che ha iniziato un indirizzo mi incazzerei di brutto, e secondo me, fareste lo stesso pure voi. Per il resto mi sembra che anche se impopolari le giustificazioni addotte siano state motivate al meglio e personalmente le condivido (anche se ritengo che un indirizzo scolastico orientato alla moda ed all'immagine sia una scelta di qualità al pari di un indirizzo gastronomico-turistico). Come l'avete messa giù sembrerebbe che la presenza degli alunni dovrebbe aumentare invece che diminuire ma questo ce lo dirà il tempo credo. Resta anche a me il dubbio sollevato da Gigi sul motivo per il quale gli studenti abbiano scelto una via alternativa a quella del confronto diretto con l'Amministrazione. Comunque in qualsiasi caso... è bello sentir suonare le campane... ah ora che mi ricordo... devo andare a suonare le campane del Borgo perchè da noi mi sa che le hanno legate!!! |
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Risposta di Gigi Cavalli | 19:43 - 07/12/10 |
Una domanda mi sorge spontanea... Veronica o Gianpaolo, mi potete dare, alle luce di quanto letto sopra, una motivazione per cui gli studenti IPSIA hanno dimostrato i loro timori presso la sede della Gazzetta e dal Presidente della Provincia? Grazie! |
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Risposta di Fiorella | 12:05 - 08/12/10 |
Chi vuole vedere la dimostrazione dei genitori alla Comunità Montana può guardare il video di Videtaro |
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Risposta di Fausto | 17:28 - 08/12/10 |
Ho visto il video, ed effettivamente dalle parole dei genitori traspare la delusione per il fatto che i loro figli siano costretti a rivedere le cose "in corso d'opera". Perciò penso che il vero sbaglio sia stato quello di non prevedere questa situazione qualche anno fa e chiudere le iscrizioni. Una volta che li hai lasciati iscrivere gli devi garantire il servizio fino in fondo. Ho però notato una cosa... erano pochini i genitori, perciò poco potere politico in gioco. Non dovrebbe essere così, ma secondo me si tratta di un numero di studenti "sacrificabile", di conseguenza di speranze, sinceramente, ne vedo poche. E aggiungo una considerazione... quando si tratta di andare contro i poteri forti... (vedi 3 operai della Fiat) la sinistra ne fa sempre un motivo di principio... ma quando è lei a prendere le decisioni mi sembra che non abbia la stessa sensibilità... Comunque personalmente vi sono vicino perchè ripeto che se può essere una scelta condivisibile quella di variare l'idirizzo della scuola, non è però pensabile cambiare le carte in tavola. Una volta smazzato si gioca con quello che si ha nel tavolo. Mah.... noi speriamo che ce la caviamo!!! Ps. comunque se veramente si vuole il bene della scuola è ora che la finiamo di mettere ad insegnare materie scientifiche a chi ha insegnato materie ludiche fino a ieri (anche se la legge lo permette, non so con quali accrocchi, bisognerebbe attenersi a criteri di opportunità e qualità). E tra l'altro gente che... come dice Serpagli... fa proseliti politici all'interno della scuola... e magari ha anche il coraggio di protestare contro la Gelmini. Qui non si interviene mai? Sulla qualità degli insegnanti? Mai? A me è capitato di arrivare in 5° liceo e che l'insegnante (molto bravo) ci abbia fatto ripartire a studiare dal programma della terza in avanti, e fortunatamente era così in gamba che ci è riuscito. Anche in questi casi sono stato di fronte a persone completamente fuori ruolo. |
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Risposta di Claudio Agazzi | 17:46 - 08/12/10 |
Ciao Gianpaolo, come vedi io sono abituato a parlare direttamente alle persone senza giri di parole. |
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Risposta di Remo Ponzini | 23:43 - 08/12/10 |
Buongiorno a tutti. |
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Risposta di Marino Manfredi | 12:25 - 10/12/10 |
ragazzi, parlo alla veronica e a gianpaolo, io vi voglio bene e lo sapete, ma prima di parlare bisognerebbe viverci dentro alla scuola, mi sembra che prima di aprire qualsiasi indirizzo, indipendentemente dalle intenzioni, bisognerebbe fare una cosa più democratica e vedere cosa ne pensano sia i ragazzi che tutti i professori che dentro alla scuola ci vivono, dire che la scuola versa in un totale abbandono è un insulto verso chi ci lavora nella scuola e , specialmente verso chi si è fatto il culo per anni per farla funzionare. |
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Risposta di Remo Ponzini | 17:02 - 10/12/10 |
Ecco il testo di un articolo apparso sul quotidiano on-line PARMADAILY titolato: Lo lascio commentare a Voi. Ora devo uscire. Ciao a tutti. La Provincia esamina la possibilità di aprire una nuova Scuola alberghiera a Bedonia e il PdL insorge. Da: www.parmadaily.it/Notizie/Dettaglio.aspx?pda=PRB&pdi=39616 |
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Risposta di Fausto | 17:55 - 10/12/10 |
Spero solo che ti sia inventato tutto Remo... o che tu abbia fatto un copia incolla sbagliato... o di essermi sbagliato a leggere... Per farla breve... la sinistra avrebbe venduto la pelle dell'orso (del lupo o che dir si voglia) senza averlo catturato e quel che è peggio è che i miei timori che anche i vertici Provinciali della PDL siano da rivedere di brutto. Saremmo di fronte al solito rimpiattino in cui alla fine chi se la prende nel (posso Gigi???) CULO!!! siamo solo noi perchè siamo rappresentati in Provincia e in Regione da destra e da sinistra da gente che non glie ne fotte na cippa della Montagna. Giocano al poliziotto bravo e a quello cattivo ma tanto il finale è già scritto. Venga l'amico (a sinistra si chiamano compagni) Villani (sempre che le abbia dette veramente) a ripetere le stesse parole qui in montagna. E venga il compagno Bernazzoli a fare quello che ha promesso con i soldi degli "altri", cioè lo Stato (che però siamo sempre noi...). Remo dimmi che non è veo!!! Ciao |
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Risposta di Comitato della montagna | 10:40 - 11/12/10 |
Carissimi, Cominciate a leggere i decreti applicativi della Riforma Gelmini, e cominciate a guardare questo territorio che sta morendo. I personalismi non servono in questo momento e dire che per l'Ipsia è sempre andato tutto bene negli ultimi 30 anni è una parola forte. I poveri ragazzi dell'Ipsia e le loro famiglie non sanno ancora cosa significa ASSISTENZA e MANUTENZIONE TECNICA e cosa significa la RIFORMA. Forse è ora che i Dirigenti dell'IPSIA lo spieghino. Rafforzare il Polo Professionale della Montagna è indispensabile. La scuola sta cambiando a tutti i livelli e allora tutti dobbiamo fare uno sforzo per migliorarla dando ulteriori opportunità alle nuove generazioni della Val Taro- Val Ceno che vogliono imparare un mestiere attinente al territorio. Gli elettrici e i meccanici possono stare tranquilli perchè loro avranno sempre la possibilità di questa opportunità formativa visto che la zona offre anche per loro possibilità lavorative. Tutti vogliamo cambiamenti in questo paese chiamato ITALIA ma alla prima opportunità ci si spaventa e vengono fuori i personalismi di pochi. Cominciate a informarvi sulla riforma e poi tirate le vostre conclusioni. 30 anni sono passati così, diamo una possibilità diversa ai nostri figli e una svolta alla montagna che affonda sempre di più nel clientelismo e nell'interessi di pochi. LEGGETE LA RIFORMA!!! |
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Risposta di Michele | 12:14 - 11/12/10 |
Caro Remo, Cordialità Buon Natale Michele |
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Risposta di Remo Ponzini | 00:07 - 11/12/10 |
Caro Fausto, |
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Risposta di Carlo Berni | 14:19 - 11/12/10 |
Credo che la verità dovrebbe essere sempre al centro dell'attività amministrativa e politica di chi ha incarichi istituzionali. |
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Risposta di marino manfredi | 20:14 - 11/12/10 |
carissimi, vedo che nessuno si è sognato di ripondermi sul perchè non sia stato instaurato un tavolo di confronto aperto ai rappresentanti degli studenti, dei genitori e dei professori che, nella stragrande maggioranza non ritengono l'attuale direzione deleteria. Sono tutti capaci di criticare il lavoro degli altri senza esserci dentro,o, pur essendoci, non facendo altro che distruggere, poi, a mio parere, le critiche sono in larga parte dettate da motivi personali che esulano qualsiasi contesto inerente al bene degli studenti. Ho già detto che non ho nulla contro l'enogastronomico ma voglio proprio vedere se le cucine che abbiamo a Bedonia sono a norma, io penso, al contrario che sia necessario un forte investimento per metterle in condizione di funzionare. non c'è nulla di male a proprorre un'alternativa ma bisogna essere chiari e sinceri, di propaganda in giro ne ho vista anche troppa.
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Risposta di Fausto | 00:05 - 12/12/10 |
Mi sono già espresso sulla positività della scelta di accorpare, a patto di mantenere poi i giusti servizi presso l'Istituto di Bedonia, ma quello che mi lascia perplesso è il fatto che abbiate "segato per certo" i due rami senza avere la certezza matematica della sostituibilità... se non ho capito male per l'enogastronomico a Bedonia siete ancora in fase decisionale. Per quanto riguarda le obiezioni relative all'infelice uscita mi vedono perfettamente d'accordo. Una cazzata è una cazzata indipendentemente da chi la pronuncia, e, mi sembra evidente, non sono certo di idee sinistrorse. Queste uscite avvalorano solo la mia tesi che ci voglia un partito della Montagna slegato dalle correnti e ideologie nazionali perchè quelle non fanno altro che dividerci e frammentare il nostro potere contrattuale nei confronti della Provincia e della Regione. Ps. le criticità mi sembrano comunque ancora di più ampia portata... vedi A.P., le poste sono sempre chiuse al pomeriggio, la situazione treni è rimasta invariata, non solo l'edilcuoghi fatica, tante aziende locali, le righe blu hanno ammazzato il centro storico di borgotaro, tarsogno sta scomparendo, a compiano crolla un pò tutto, i commercianti non fanno gruppo (significa che l'Ascom non ha più le redini della situazione in pugno..), l'espansione dei progetti di copertura a banda larga sono arenati, l'informatizzazione della pubblica amministrazione è all'era della pietra e tanto tanto altro. ps. ps. : comunque complimenti per l'intervento perchè sarebbe stato facile cavalcare l'onda e piantare tutto a metà scaricando la responsabilità addosso agli altri. Rinnovo la mia stima a chi ha il coraggio di agire per il bene comune. |
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Risposta di Claudio Agazzi | 18:07 - 11/12/10 |
La differenza tra gli uomini "liberi" e quelli "prigionieri" sta tutta qui. Da una parte quel che dice Bersani è oro colato, non serve capire cosa dice, si accetta e si difende. Dall'altra si è liberi di dire che il Sig. Villani ha detto una sciocchezza grande come una casa e che lo stesso pare non abbia mai fatto nulla per noi. Parlo di me e mi permetto di interpretare il modo di pensare di Remo e di Fausto da quello che leggo. Mi piace che ci sia un Comitato per la montagna. Io la riforma l'ho letta e allora? Ho trovato molti punti dove si tenta di "distruggere" questo sistema delle baronie e qundi non mi scandalizzo se i baroni facciano di tutto per dire il contrario. Siete per caso dei baroni? Caro comitato, parlo a nome mio, io i cambiamenti li voglio ma devono garantire il pregresso se questo c'è. E' stato un cambiamento anche cambiare la destinazione d'uso del ex cinama di Bedonia, l'aver rifatto alcune strade del centro storico con ciottoli rossi ma se permette non li ho trovati positivi. Come vede i cambiamenti devono essere ponderati e se mi permette ancora, il più possibile condivisi e rispettosi. Detto questo ben venga tutto quello che può aiutarci. Abbasso i Villani e abbasso i gerarchi della sinistra che dispongono e impogono agli amministratori comuncali il da farsi.
Cordialmente Claudio Agazzi |
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Risposta di Paolo | 16:57 - 13/12/10 |
Ben ci stà....... la colpa è sempre nostra e di quei politici bedoniesi che pensano di essere dei veri politici invece sono solo dei galli in un pollaio. Se la locale sezione del PDL "omissis" non faceva espressamente votare "omissis" anzichè "omissis" qualche possibilità in più l'avevamo, invece illusi eravamo e illusi saremo!!!! Complimenti!!! Grazie! Seguiremo ancora i vostri preziosi consigli!!!! |
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Risposta di Fausto | 23:38 - 13/12/10 |
Il mio voto. Ho riletto con attenzione Paolo per evitare di dire fesserie, ma anche rileggendo mi sembra di capire che hai votato chi ti è stato indicato. Orbene la mia personale scelta è stata quella di depennare in automatico chiunque cercasse di influenzare il mio voto. Se il Centro Destra deve vincere lo deve fare con criteri diversi dalle logiche partitiche che dominano le nostre valli da secoli (e cioè di venire a chiederti il voto a casa, parlo per esperienza vissuta). Perciò nella tua vena polemica noto un rammarico che non puoi che addossare a te stesso. Se tutti facessero come me... stai tranquillo che te lo chiedono una volta e poi non lo fanno più! La verità che sta dietro è però che non conosciamo nè uno nè l'altro perchè nè uno nè l'altro si è preso la briga di farsi conoscere (e forse è stato meglio così viste le ultime sortite). Tra l'altro nessuna smentita ufficiale è stata presentata e tanto meno sono state presentate scuse pubbliche. Se quella del turistico è stata una "vendetta" allora comunque nel bene e nel male hai votato per il meno peggio. Io non so se i vertici della PDL siano contenti dell'operato dei loro rappresentanti provinciali, io personalmente SERO. E, visto che sono sempre secoli che in Emilia vince il Centro Sinistra anzi... la Sinistra forse sarebbe meglio che cominciassero a metterli in discussione. ps. la mia non è una presa di posizione nei tuoi confronti... ho preso solo spunto perchè finalmente mi hai chiarito che giochetti ci sono dietro. E con i giochetti noi ci spegnamo loro (in Provincia intendo) ci campano. |
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Risposta di Assemblea genitori IPSIA Bedonia | 10:15 - 15/12/10 |
Su richiesta dell'Assemblea dei genitori IPSIA "P.Levi" sede coordinata di Bedonia, inviamo copia della delibera del Consiglio di Istituto inerente all'argomento trattato. Vedi allegati... |
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Risposta di Remo Ponzini | 18:32 - 17/12/10 |
Ecco un articolo della Gazzetta di Parma riguardante l'Ipsia di Bedonia : http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/2/67481/La_scuola_cambia%3A_arrivano_nuovi_corsi_tarati_sul_mercato_del_lavoro.html . Anche Repubblica on-line ha pubblicato un articolo al riguardo: |
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Risposta di Marco S. | 11:52 - 18/12/10 |
Notizia di oggi: LA RIORGANIZZAZIONE DEGLI ISTITUTI. Sul versante della riorganizzazione le novità riguardano lo spostamento della sede distaccata dell’Ipsia Levi da Busseto a Fidenza e l’accorpamento della sede dell’Ipsia Levi di Bedonia con lo Zappa-Fermi di Borgotaro. Nella sede di Bedonia sarà come detto attivato l’indirizzo enogastronomico e ospitalità alberghiera: una scommessa sul futuro della scuola e dello sviluppo dell’Alta Val Taro, attraverso cui si formeranno tecnici per gli esercizi di ristorazione e le strutture ricettive. |
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Risposta di Remo Ponzini | 15:41 - 18/12/10 |
Nonostante la protesta l'Ipsia di Bedonia sarà accorpato con lo "Zappa-Fermi" (Articolo del 18.12.2010 della GAZZETTA DI PARMA) |
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Risposta di Claudio Agazzi | 21:01 - 19/12/10 |
Buonasera, A parte che in questo caso la riforma "Prodi" mantenuta da questo governo pare non incidere sul plesso di Bedonia... E va beh E fatta la considerazione che qui c'era un'occasione per mettere a frutto questo famoso beneficio della banda larga in quanto anche se pochi questi studenti potevano seguire parte delle lezioni in video conferenza... Ma ovviamente è materia per riempirsi la bocca nei convegni per poi rinnegare tutto alla prima occasione. A parte tutto e fatta la considerazione volevo soffermarmi sulla frase: "... e di quelli di meccanica e elettrica che dovranno trasfersi a Borgotaro". E' un errore giusto? Oppure nell'accordo di accorpamento è previsto questo? Se possibile chiederei una risposta ufficiale dalla Veronica. Ciao e grazie Claudio Agazzi |
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Risposta di manfredi marino | 11:31 - 21/12/10 |
mi spiegate come mai se fanno politica i firmatari della lettera pubblicata da delgrosso nessuno muove un dito, se bernazzoli prende qualche iniziativa a difesa dell'onore della scuola in cui insegna parte subito la telefonata delle nostre amministrazioni locali per farlo cazziare dal preside e farlo passare come fomentatore? le difficoltà organizzative nella nostra scuola ci sono sempre state, e abbiamo sempre cercato di fare il possibile per eliminarle, come mai solo da 2 anni le persone di cui sopra si lamentano così calorosamente? forse per preparare il terreno all'eno e fare fuori maurizio dalla dirigenza, dirigenza che gli ha sempre impedito di fare a scuola i loro comodi. quando la buia non era ancora scoppiata allora andava tutto bene, siamo seri, evitiamo le pagliacciate, evitiamo di dire che l'eno è stato fatto disinteressatamente per migliorare l'offerta formativa e il bene dei ragazzi perchè non è vero, o almeno non è vero per tutti. sono convinto che la maggio parte delle persone che lo vogliono lo fanno per interessi personali e voglia di potere politico, specialmente alcuni miei colleghi all'interno della scuola; se ne accorgeranno di quanto falsi siano queste persone quelli onesti e moderati che vogliono l'eno, vedrete che daranno problemi anche a loro. come ho già detto vedremo se magicamente dal prossimo anno sotto lo zappa tutti i problemi spariranno, lo spero per i ragazzi ma ne dubito fortemente. |
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Risposta di Remo Ponzini | 13:57 - 21/12/10 |
Caro Marino, |
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Risposta di manfredi marino | 10:05 - 22/12/10 |
grazie remo, la situazione dilaniante e il rancore che la mancanza di trasparenza della decisione di creare l'enogastronomico hanno causato è devastante, serviranno anni per sanarla. ormai nella politica non credo più, è solo l'arte di usare il prossimo per scopi personali e voglia di potere, spero comunque che il progetto enogastronomico, fatto con tanta prepotenza, serva almeno ai ragazzi che si iscriveranno, lo spero ma non lo credo. l'esempio che tutti noi abbiamo dato ai nuovi iscritti è pessimo, io sono entrato nella discussione disgustato da offese vili e codarde verso bernazzoli in caso contrario non lo avrei mai fatto. a scuola capita che vengano chimate le forze dell'ordine contro gli alunni, che gli vengano dati dei voti negativi per intimorirli ed evitare che protestino contro l'avvento dell'enogastronomico, ma può un professore serio fare queste cose? esse sono degne del peggior regime eppure chi sostiene l'eno a scuola le ha fatte. se fossi io il sindaco di bedonia, cosa che non sarà mai perchè mai mi metterò in politica, la prima cosa che avrei fatto è prendere le distanze da questa gente e censurarla per evitare di mischiarmi con tal risma, gli avrei detto di rispettare l'avversario, ormai a terra inerme, e anche di rispettare gli alunni che sono le vere povere vittime del rancore che si è creato incautamente e maldestramente. certamente quanto succede è specchio dei tempi, credo che i vecchi politici bedoniesi, di qualsiasi estrazione e pur coi loro difetti, mai si sarebbero comportati in qiesto modo, mai si sarebbero alleati con dei vili buffoni. peccato per tutti e scusa ai ragazzi da parte mia per il rancore che vedono e le cose che subiscono. |
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Risposta di Carlo Berni | 13:14 - 22/12/10 |
Un saluto a Marino, |
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Risposta di manfredi marino | 16:43 - 22/12/10 |
grazie per gli auguri di natale che ricambio volentieri, spero che tu non abbia niente a che fare non solo con quelli che ti hanno mosso critiche dai banchi dell'opposizione, ma anche con quelli che, dicendosi di sinistra milantano il tuo assenso e il tuo sostegno, se vuoi di questa gente ti parlerò personalmente spiegandoti il danno enorme che hanno fatto alla scuola e anche alla tua amministrazione. in ogni caso le cazziate a bernazzoli tramite preside di parma te le potevi risparmiare, cosa pretendevi che uno ti consegnasse la scuola su un piatto di puro argento? dovevi poi riconoscere il valore del suo lavoro per tirare avanti la scuola in tutti questi anni, non fidandoti delle serpi che ti portavano una versione distorta delle cose. sai che non credo possibile per la scarsità del bacino di utenza mantenere vivi tutti i corsi di cui parli, spero che almeno due resistano e rispetto il disegno dell'enogastronomico. la trasparenza che vanti non credo sia stata massima se hai avuto un'opposizione così forte sia dai ragazzi che dai genitori, questo dovresti riconoscerlo per tentare di ricucire un minimo, ti reputo troppo intelligente per pensare che tu creda che tutto sia stato manovrato da maurizio considerando i genitori solo fantocci non pensanti. ti assicuro che in ogni caso e sotto qualsiasi dirigenza la gente come il sottoscritto farà sempre a scuola il proprio dovere e, se c'è bisogno di aiutare un ragazzo, si farà in 4 rimettendoci anche del proprio, come ti ho dimostrato di persona e come ti garantisco ha sempre fatto maurizio. auguri e buon natale |
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Risposta di Remo Ponzini | 17:56 - 22/12/10 |
Caro Marino, |
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Risposta di Remo Ponzini | 12:39 - 28/12/10 |
Ecco l'articolo odierno della Gazzetta di Parma relativo all'incontro tra amm.ne conunale ed assessore prov.le sull' IPSIA : |
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Risposta di Claudio Agazzi | 19:50 - 28/12/10 |
E vissero tutti felici e contenti... Io la chiuderei così...forse :) Qui sul forum era iniziata con un gruppo minotirario di insegnanti dell'IPSIA che "allarmati" dal drago Gelmini urlarono ai quattro venti il pericolo imminente della chiusura della scuola. (il post fu messo a cura di Mauro Delgrosso il 16 Novembre 2009) Non è servito a nulla fargli notare che quel famoso decreto aveva un padre diverso, un certo Romano Prodi, non è servito perché pare che Gianpaolo Serpagli, assessore alle attività produttive, come riportato dall'articolo apparso il 28 di Dicembre 2010 sulla Gazzetta di Parma, ha (di nuovo) sottolineato: «...pur penalizzati dai tagli del decreto Gelmini, in montagna si è riusciti a innovare e migliorare la scuola e quindi tutto il volano dell’economia». Comunque torniamo alla trama, dicevo il 16 Novembre la pubblicazione del post "terrorista". Ed ecco che in soli 9 giorni il Comune di Bedonia aveva già pronta la soluzione (vedere post del 25 Novembre 2009). La soluzione è l'accorpamento con lo Zappa Fermi di Borgotaro e l'apertura di un nuovo corso enogastronomico. Lo scorso anno non si fece in tempo ad avviare tutto per motivi burocratici e di tempi. La cosa fu evidentemente ripresa durante quest'anno e ora con un lavoro sinergico di comuni e provincia i giochi sono fatti. Il polo è realtà e come dice l'assessore provinciale se ci saranno gli iscritti si aprirà il nuovo corso. Ha anche dato il suo impegno a fare in modo che non ci siano disagi (leggasi cambiamenti nel modo di frequentare le lezioni) per chi si era già iscritto ai corsi di moda e chimico. Quindi a fronte dell'accorpamento (l'unica cosa certa che compare in delibera) abbiamo l'impegno di un politico, a parole, a fare in modo che non ci siano disagi per i ragazzi dei corsi destinati a chiudersi e una speranza d'avere un buon numero di persone per iniziare una prima del corso di enogastronomia. Mi fa piacere che si brindi al successo, ne sono veramente felice. Io scusate ma non riesco ora a vederlo questo successo. Andrà benino se il prossimo anno si farà questo nuovo corso E IO NE SAREI VERAMENTE FELICE, SENZA IRONIA. Ma per ora questo è quello che abbiamo. L'altra cosa certa che abbiamo noi bedoniesi è che d'ora in avanti la nostra scuola sarà governata dalla presidenza di Borgotaro. Non ci vedo nulla di male se non fosse che se fra 5, 10 anni come è molto probabile gli alunni diminuiranno e diventerà insostenibile avere un costo per affitti e insegnanti a 15 km dalla sede e quindi ecco che il Prof Roberto Corridoni preside dello Zappa nel 2010 deciderà un accorpamento. Io, se ci sarò, gli farò notare che erano stati presi degli impegni e lui mi dirà che non può farci nulla. Mi toccherà andare da Carlo Berni che nel frattempo sarà diventato Onorevole alle prese con l'ennesima crisi finanziaria e non avrà purtroppo tempo di occuarsi di 4 gatti sparuti come noi :) Una cosa però questa vicenda ce l'ha mostrata. La potenza di questo mezzo democratico qual è Internet. Dall'iniziale ritrosia all'uso vediamo ora un approccio se pur misurato dell'Amministratore che ha iniziato a capire che non può prescinderne e poi la bellezza della condivisione. Che bello sentire Marino che rinfaccia a Carlo che non è bello chiamare il Preside per far riprendere il professore. Cavolo una volta erano azioni di lobby che si facevano e che si fanno ma che rimanevano nell'intimità di una telefonata, ora lo sanno in qualche centinaia di elettori. Peccato infine che mi sia sfuggito l'incontro organizzato a Bedonia. Ci tenevo ad esserci ma mi sono perso la comunicazione fatta dall'Amministrazione. Cordialmente Claudio Agazzi |
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Risposta di Remo Ponzini | 12:39 - 06/01/11 |
IPSA , storia infinita. Tutti ne parlano, tutti traboccano pareri, tutti hanno verità infallibili da propinare. |
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Risposta di manfredi marino | 14:08 - 01/02/11 |
carissimi, non volevo più intervenire ritenendo la polemica chiusa, ma con questa mi vedo costretto a rispondere a federico bernabò, fantomatico genitore di un alunno dei nostri in quanto non risulta inserito nell'anagrafe dei genitori degli alunni iscritti in questo anno scolastico, che ha inviato una lettera alla gazzetta di Parma di martedì 1/2/11 lamentandosi che a scuola non abbiamo fatto orientamento. il non fare orientamento è una scelta del nostro dirigente, o dovrei dire ex dirigente visto che ormai siamo sotto lo zappa. personalmente condivido questa scelta, visto che si è creata una nuova offerta formativa è giusto che la esponga la nuova dirigenza, sarebbe come pretendere che un allenatore costretto alle dimissioni organizzi la campagna acquisti della squadra che lo ha esonerato. la nostra scuola ha organizzato delle giornate di cosidetta scuola aperta nelle quali ogni persona può visionare i laboratori che abbiamo, per vedere le cucine, che come avevo detto onestamente non sono a norma e vanno rifatte, chiedere alla nuova dirigenza. Il punto dolens della lettera del sig. bernabò federico consiste nella sua voglia di reprimere la protesta o almeno di censurarla, le rammento che la protesta è l'anima della democrazia, nei lenzuoli non vi sono frasi ingiuriose o insulti, solo la manifestazione di un disagio dei nostri alunni. Il degrado che lei lamenta è nelle parole di chi vuole reprimere la protesta, ogni forma di dissenso è infatti l'anima della democrazia, è la libera voglia di difendere le prpprie idee che bisogna insegnare ai giovani non il servilismo. sono sicuro che, come dice lei, la scuola che nascerà sarà seria e mi auguro che da essa nascano punti di sviluppo per la nostra valle, ma si pretende un minimo di rispetto per la scuola che c'era e per chi ci ha lavorato e messo impegno se lei vuole chiarimenti su quanto ho esposto venga pure a scuola e le saranno dati, nel rispetto delle sue idee qualunque esse siano. manfredi marino |
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Risposta di Remo Ponzini | 18:05 - 15/04/11 |
Articolo tratto dala GAZZETTA di PARMA del 15.04.2011. |
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Risposta di Paolo | 12:58 - 20/04/11 |
Al di là di tutto quello che era stato detto/promesso dal prossimo anno, al 99% di probabilità, chi vorrà frequentare il corso moda dal secondo anno in avanti dovrà recarsi a PARMA tutti i giorni...(quindi molto probabilmente non verrà garantita la continuità didattica a chi ha già iniziato il corso di studi a Bedonia)... E non verrà attivato il primo anno nel settore moda come diversamente detto in precedenza! |
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